Testimonianza inviata al
sito il 20 agosto 2010 dal sig. Giorgio Pellicioli.
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IL DOTT. RUGGERI AL TEMPO DEI FATTI ERA
UFFICIALE SANITARIO DI PONTE S. PIETRO
20 agosto 2010
da: Giorgio.pellicioli@alice.it
Egregio Dott.Lombardoni
Alberto
Mi è capitato, non molto tempo fa, di parlare così con molta
semplicità con un mio caro amico circa le Apparizioni Mariane ed in particolare
quella relativa alle Ghiaie di Bonate. Lo stupore da parte mia è
stato grande quando lo stesso esordendo mi disse che suo nonno
paterno il Dott. Pietro Ruggeri al tempo dei fatti era Ufficiale Sanitario
di Ponte San Pietro e comprendeva la condotta di Bonate.
Non solo, mi confidava inoltre che allo stesso suo nonno era stato
dato mandato di esprimere parere medico scientifico circa gli avvenimenti
delle Ghiaie.
Ricordava anche che di questi Fatti nella sua famiglia spesso se ne
parlava.
Ora con meraviglia e curiosità gli chiesi se per caso traccia dell'operato di
suo nonno fosse rimasto tra le carte della sua famiglia
Non sapendomi dare risposta mi promise che avrebbe chiesto a suo padre (
tutt'ora vivente ) se poteva essere utile nel merito della richiesta.
Poco tempo dopo mi faceva
pervenire in modo abbastanza sintetico ma significativo un foglio contenente le
memorie (verbali ) circa i Fatti sopraccitati che lo stesso Dott. Ruggeri
Pietro raccontava ai suoi figli in famiglia.
Qui gliele trascrivo così come mi sono state consegnate senza togliere e
aggiungere.
"LA MADONNA DELLE GHIAIE
(MAGGIO 1944 )
Un gruppo di povere case
sovrastate dal campanile della chiesa: da un lato una radura abbastanza brulla,
quasi una pietraia che portava alle rive del Grembo.
Dall'altra un verde
paesaggio, con il prato inondato dal sole.
Le campanule, riversate nel
campo, erano là come un azzurro ruscello.
Sullo sfondo il bosco del
Ferrari. Queste erano le Ghiaie di Bonate.
Proprio qui, la piccola Roncalli ha la prima visione: lei
è inginocchiata nei pressi del piccolo corso d'acqua ed ha le mani giunte e
sente il profumo del Paradiso: ogni giorno, per più giorni sempre alla stessa
ora, ha i suoi incontri Celestiali.
E' in questo preciso momento
che il papà nostro medico condotto della zona entra, così per dire, nel vivo di
questa vicenda mistica: viene chiamato dal parroco delle Ghiaie perché un
dottore verifichi, per quanto possibile, la sincerità della fanciulla e,
attraverso alcune sollecitazioni, dia il suo parere professionale circa le
reazioni della piccola.
Proprio nel momento in cui
entra in contatto con la Madonna, il papà le si avvicina e accende più volte un
fiammifero la cui fiamma lambisce le manine giunte della Roncalli che non dà
alcun segno di fastidio; più volte le mani vengono punte anche da un ago, ma la
bimba non reagisce rapita com'è in uno stato di "trance".
Il responso medico è di
cauta ma di giusta meraviglia di fronte ad un comportamento non naturale.
Molti affermeranno
poi che il sole si mettesse a ruotare vertiginosamente nel cielo...
La notizia delle
"apparizioni" si propaga e la gente accorre: dapprima sono sparuti
campanelli, ma con l'andare del tempo, una folla enorme incalcolabile invade la
piccola frazione e vuol portarsi a casa un ricordo del sito Benedetto: un
fiore, una pietra, un ramoscello.
Già il... ramoscello: il
bosco del Ferrari viene raso al suolo."
Ecco questo è quanto in mio possesso che le invio senza pretesa di rivelazioni
eccezionali e sono comunque, nel caso lei riterrà opportuno, a sua disposizione
per eventuali sue domande circa quanto le ho scritto.
Con osservanza
Giorgio Pellicioli