Autore:  Patrizia Planta Data documento:  10/09/2014
Titolo:  La Signora, mi ha detto che mi guarisce!

 LA SIGNORA, HA DETTO CHE MI GUARISCE

Testimonianza di Patrizia Planta
inviata via e-mail il 10/09/2014

A distanza di dieci anni, e in seguito ad un improvviso impulso interiore, ho deciso di dare la mia testimonianza su quanto avvenuto nell’estate del 2004 a mio figlio Michele, che all’epoca era un bambino di quasi cinque anni.
Michele aveva avuto una gran febbre per un giorno intero, febbre che era aumentata oltre i 39° durante il giorno successivo; la temperatura esterna era ugualmente molto alta (doveva essere luglio o agosto) e non riuscivo, nonostante la tachipirina e i continui impacchi freschi sul suo corpo, a fargliela abbassare.
Con mio marito Alessandro stavamo aspettando che l’antipiretico appena dato facesse effetto: in caso contrario avremmo portato il bambino al pronto soccorso.
Sono circa le sei della sera. Michele è steso nel grande lettone della nostra camera e delira. Ogni tanto apre gli occhi ma non sembra riconoscere noi, né il luogo dove si trova. Stiamo a vegliare, seduti al suo fianco, molto preoccupati. Propongo ad Alessandro di recitare insieme il rosario per chiedere aiuto alla Madonna.
Iniziamo le nostre preghiere e per non disturbare il sonno tormentato di Michele, già tanto provato dalla febbre, ci spostiamo in salotto.
Finito il rosario ritorniamo in camera. Cambio nuovamente le pezze sulla fronte, sulle gambe, sulle braccia, sostituendole con altre fresche.
D’un tratto Michele, che fino a quel momento non aveva avuto neppure la forza di sollevare la mano, si rizza a sedere sul letto e guardandoci con gli occhi aperti e vigili dice:
“Ha detto che mi guarisce”.
Io e Alessandro ci guardiamo spaventati, pensando ad un aggravamento della situazione.
“Chi? – gli dico – chi ti guarisce, Michele?”
“La Signora. Ha detto che mi guarisce”
Mi viene in mente il rosario appena fatto. Guardo ancora Alessandro, e penso che probabilmente abbiamo dipinta sul volto la stessa espressione di stupore.
“Quale Signora?”
“La Madonna. Lo so, era la Madonna”.
“Ma come era vestita?” – gli chiedo, nel tentativo di capire qualcosa di più.
“Aveva un vestito lungo” – mi risponde. “Ma lungo fino ai piedi?” - chiedo.
“Sì. Aveva il mantello verde. Era la Madonna”. Detto questo si rimette giù nel letto e chiude gli occhi, come se niente fosse accaduto.
Mi giro verso Alessandro senza capire e ci guardiamo per qualche secondo, senza parlare. Mi guarda stralunato.
Dentro di me sento che sta accadendo qualcosa di strano e importante ma ancora non capisco. Non conosco immagini della Madonna col manto verde. Mai visto niente di simile.
A quel punto gli chiedo: “Un mantello verde? Ma non esiste un’immagine col mantello verde. Tu conosci qualcosa di simile?”
“No” – mi risponde.
Passa un poco di tempo, forse un’ora o poco più. Tocco la fronte di Michele: sembra che la temperatura stia scendendo.
Nel corso della sera la situazione migliora gradualmente, e durante la notte il bambino non ha più febbre. La mattina è fresco come una rosa e, cosa che mi stupisce, riprende totalmente la sua energia fisica e mentale, nonostante la debilitazione dei giorni precedenti.
Inutile dire che l’episodio non è passato inosservato e che ci siamo dati da fare per cercare, tramite internet, un’immagine della Madonna col manto verde.
Ne abbiamo scoperto una, la Vergine della Rivelazione di Roma ma, tutto sommato, non ci aveva aiutato a capire il senso di quanto era accaduto.
Tre anni dopo siamo venuti a conoscenza, in maniera del tutto casuale, della Madonna delle Ghiaie di Bonate, ma ora posso dire che in realtà ha avuto un ruolo davvero molto importante e speciale nella nostra famiglia.
Io e Alessandro ci siamo sposati nel giorno di Pentecoste, il 27 maggio 2007. Poco tempo prima avevamo deciso di inserire nella nostra partecipazione un’immagine della Madonna, alla quale siamo molto legati, in segno di devozione e come richiesta di protezione per la nostra famiglia. A fine celebrazione avremmo fatto un atto di consacrazione, d’accordo col sacerdote, alla nostra Madre Maria.
Ed eccoci nuovamente alla ricerca, sempre tramite internet, di un’immagine che ci ispiri e che sentiamo più vicina al nostro cuore. Inciampo per caso nel sito della Madonna di Ghiaie di Bonate: vedo quel volto dolcissimo, leggo quell’appellativo così giusto per l’occasione “Regina della Famiglia”. E’ davvero perfetta per le nostre intenzioni. Trovo un contatto via mail, mi risponde subito Alberto Lombardoni, creatore del bellissimo sito, e gli chiedo se è possibile avere un certo numero di immagini da distribuire nel giorno del matrimonio. Si, le nostre partecipazioni saranno arricchite dal dolcissimo volto di Maria, Regina della Famiglia. La nostra Regina.
Da allora è iniziato il nostro grande amore per la storia di Ghiaie di Bonate e della piccola veggente Adelaide. Ora questa storia è anche parte della nostra storia e della nostra famiglia. Siamo andati in pellegrinaggio due volte a Ghiaie e speriamo di poterci tornare al più presto. Stavolta per un ringraziamento speciale.
Chissà perché solo oggi, a distanza di sette anni, ho ricollegato quell’episodio vissuto da Michele con la Signora dal manto verde, la mamma premurosa che ha levato la grande febbre al mio bambino. Ma è sempre tempo per dirti
Grazie, Maria.

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Allegato   Data inserimento:  18/10/2014