Autore:  Bergamo Sette Data documento:  31/05/2002
Titolo:  Intervista al Sig. Giovanni Cortinovis

 L’ASSOCIAZIONE TROVA CASA

Intervista a Giovanni Cortinovis, fondatore dell’associazione Fedeli delle Apparizioni delle Ghiaie di Bonate e nipote della scrittrice Ermenegilda Poli, autrice del libro «La Fede della gente a Bonate».

Che ricordi ha della zia signora Poli?
La zia era una persona molto dolce. L’ho sempre accompagnata nelle sue ricerche mentre preparava la stesura del libro «La Fede della gente a Bonate» e, fin da ragazzo, ho creduto alla veridicità delle apparizioni della Madonna alla piccola Adelaide.
Per ottemperare ad un desiderio della zia, che aveva espresso prima di morire, ho fondato recentemente, con amici, l’Associazione dei Fedeli delle Apparizioni della Madonna a Ghiaie di Bonate la cui sede sarà al più presto trasferita a Ghiaie di Bonate nei locali acquistati nella casa natale della veggente Adelaide Roncalli.

Quali scopi si propone l’associazione?
L’associazione intende perseguire per statuto le seguenti finalità:
«Invitare tutte le persone di ogni credo a partecipare a questa associazione per portare avanti l’amore per Dio e per la mamma dei cieli nostra regina, per portare tra di noi la pace vera e duratura. Ritrovarsi insieme a pregare soprattutto per lo sfacelo delle famiglie, insieme pregheremo, e Lei ci proteggerà, ci aiuterà a fare trionfare l’amore nei nostri cuori, allora si che ci sentiremo tutti fratelli perché siamo figli di un Dio solo per tutte le religioni e nazioni.
Al fine di svolgere le proprie attività l’organizzazione di volontariato si avvallerà in modo determinante e prevalente delle prestazioni volontarie, dirette e gratuite dei propri aderenti. L’organizzazione non svolgerà attività diverse da quelle istituzionali ad eccezioni di quelle ad esse direttamente connesse.
Queste ultime saranno: distribuire, ai propri soci, materiale di devozione mariana, organizzare trasporti di ammalati sul luogo delle apparizioni, organizzare gruppi di preghiera tra coloro che ritengono che la Madonna è veramente apparsa a Ghiaie di Bonate.»

Perché vuole portare quest’associazione a Ghiaie?
Per interpretare la volontà di migliaia e migliaia di fedeli che si sono sempre sentiti ostacolati nel recarsi presso la Cappella delle Apparizioni e che vogliono che sia fatta una volta per tutte chiarezza sui molti lati oscuri di questa vicenda e che emerga finalmente la verità nascosta per troppo tempo. Come associazione chiederemo all’autorità ecclesiastica una rivalutazione dei fatti perché, in tutti questi anni, nonostante la Curia di Bergamo sapesse che circa centocinquantamila persone visitano ogni anno il luogo delle apparizione (e il numero dei devoti cresce di anno in anno), non si è mai sentita in dovere di esprimere il proprio parere al popolo di Dio.

Che cosa si chiede la gente?
La gente semplice non capisce l’atteggiamento ambiguo della Curia e si pone tante domande. Perché la Curia ha acquistato tutti i terreni intorno alla Cappella, se non riconosce le apparizioni? Perché all’interno della stessa Cappella ci sono dei quadretti che ricordano le visioni di Adelaide, se la Curia non ci crede? Perché nella cancelleria dietro la Cappella si vendono oggetti sacri e libri che ricordano le apparizioni, se questo non sono vere? Perché è vietata la celebrazione della messa in quel luogo? Crede la Curia di fare dimenticare queste grandi apparizioni intestando la Cappella alla Madonna di Lourdes o di Fatima? E infine, dove vanno a finire i tanti e tanti milioni raccolti in elemosina, dati generosamente dai pellegrini per il futuro santuario?
Il popolo di Dio, non è stupido, queste cose le vede e certi comportamenti creano solo disagio nei credenti.

Che cosa chiede l’Associazione?
L’associazione chiede che il Vescovo spieghi pubblicamente e chiaramente ai fedeli che ne hanno diritto, la sua posizione in merito anche perché il Papa ha detto nell’udienza generale del 22 settembre 1993 che «secondo l’insegnamento di Gesù, presiedere la comunità non significa dominarla ma servirla». I preti devono rispettare la «giusta libertà dei laici» ed essere pronti ad ascoltare il loro parere, tenendo conto della loro esperienza e competenza nell’attività umana per riconoscere «i segni dei tempi». I sacerdoti, ha detto il Papa, non possono «ricercare il proprio onore né il proprio interesse» ma comportarsi come «servitori di tutti» accettando «tutti i sacrifici richiesti dal servizio».
La nostra associazione non vuole entrare assolutamente in contrasto con l’autorità ecclesiastica ma deve riportare il pensiero e la preoccupazione di migliaia e migliaia di devoti alla Regina della Famiglia di Ghiaie di Bonate che vogliono essere ascoltati e che chiedono verità e chiarezza dai loro Pastori e non repressione.

Vogliamo precisare, inoltre, che nessuno può proibire la preghiera alla Cappella delle Apparizioni, né l’autorità ecclesiastica né quella civile, anche perché la Cappella è sorta per volontà sì del Vescovo mons. Bernareggi ma coi soldi dei Fedeli.

Quali iniziative contate d’intraprendere?
Vogliamo sensibilizzare l’autorità ecclesiastica fino ai più alti livelli per la revisione dei Fatti delle Apparizioni di Ghiaie di Bonate del 1944, perché tutti i fedeli hanno grossi dubbi sulla serietà, la professionalità, la limpidezza con cui sono state condotte le indagini e il processo alla piccola veggente. I fedeli che vanno a Ghiaie di Bonate sono persone per bene del popolo, non sono né fanatici né esaltati.

Vogliamo che sia finalmente aperto e studiato il voluminoso dossier riguardante le numerose guarigioni avvenute e che siano ascoltati, con rispetto e dignità, sia la veggente sia i parecchi testimoni che sono ancora in vita.

(Giovanni Cortinovis – Cene, intervista del 19 maggio 2002)
(Intervista pubblicata su BergamoSette, 31 maggio 2002)

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Allegato   Data inserimento:  31/05/2002