Autore:  P. Candido Maffeis Data documento:  10/05/2003
Titolo:  Dagli scritti di padre candido: L'anfora

 Dagli scritti di Padre Candido Maffeis

L'ANFORA

Gesù, voglio farti una sorpresa, togli il coperchio a quest’Anfora vi troverai me; mi sono nascosta dentro per farti sorridere.

Gesù, non so se ti sei accorto: galleggia sull’acqua dell’Anfora un piccolo biglietto e una piccola frase che ho scritto solo per te “Gesù io ti amo”. E’ il nostro segreto!

Vorrei bere dell’acqua di quest’Anfora, han detto che è miracolosa “la voglio Gesù”. Chissà che possa nascere un santo. Teniamolo per noi Gesù, non lo dire a nessuno.

L’Anfora della Samaritana è segno della mia giovinezza: tienimi sempre fra le tue mani, poggiami sul tuo cuore. Grazie.

Quell’Anfora è simile al calice della Messa: fa Signore che io ne beva sempre e ne abbia sempre tanta sete: “ci vediamo domani Gesù”.

Ogni tanto penso a quest’Anfora che ha tanti significati, ma il più importante mi pare che rappresenti la mia vita : all’esterno è sempre quella di sempre, ma all’interno nasconde il più grande tesoro “E’ la tua amicizia, sei Tu Gesù”.

In Sicilia e altrove l’Anfora è uno strumento musicale, l’Artista soffia dentro facendola vibrare e ne esce un suono tipico, poco conosciuto. Gesù io vorrei che tu la muovessi e dal cavo del mio cuore ne uscisse una melodia che ti facesse incantare. Strumento e artista sono una cosa sola “Io e te siamo una sola cosa. Tutto è tua grazia. Che io la viva veramente”.

E quel calice così semplice dell’Altare non è un’Anfora ricolma di sangue vitale che chi si accosta e ripone le labbra rimane santificato ? Purificato e perdonato ?

Quell’Anfora che ricorda le pietre del pozzo di Giacobbe, non è forse fatta da una mano maestra che ha messo insieme tanti granelli di terra umana per farne un calice di cuori umani in cui tutti si sentono Uni nel Cristo ?

Molte volte mi agito, il mio cuore è in burrasca, penso che tutto dipenda da me e non mi accorgo che il mio vivere e il mio agitarmi è provvidenziale perché se guardo dentro l’Anfora del tempo vedo che sono nel cavo delle tue mani, al sicuro.

Malgrado me, perdonami Signore, vorrei essere il lino col quale ti cingesti lavando i piedi agli uomini, ti dico Gesù, usami come asciugamano per pulire i loro piedi : l’Anfora della loro vita tornerà a risplendere con un atto di volontà.

In fondo all’Anfora della Samaritana c’è un segreto che gli uomini distratti e sbadati non hanno colto, se fissassero lo sguardo con attenzione vedrebbero il loro volto riflesso nel tuo. “Che miracolo Gesù”. E di questi ne fai tanti.

Gira e rigira questa creta del mio essere o Maestro, tu sei l’artista, il vasaio biblico, il creatore che dopo aver lavorato su me tutta una vita, mi hai mostrato come nuova Anfora ai fratelli e mi dicesti “Non farmi fare brutta figura ti prego”.




Quest’oggi voglio aiutarti anch’io nel tuo lavoro, chiuso nella tua bottega che tiene poche cose, le essenziali, e imparare da te il segreto del lavoro difficile di plasmare l’anima. “Signore insegnami il segreto: sii paziente”. Per formare un’Anfora ci vuole molto lavoro, molto è in esubero, poco me ne serve. Ecco allora il capolavoro - Grazie Gesù -

Molti sbagliano ad amare : prendono la vita come una partita sportiva, credono di essere infallibili, di potere tutto, quando sbagliano si abbattono, ma se avessero centrato Te e chiamato Te Anfora di acqua pura non si sarebbero scoraggiati.

Fermati, Gesù, sono un’Anfora abbandonata e senz’acqua, riempimi di Te e della tua presenza, sarò felice di aver incontrato un Amico vero.

Un’Anfora è simile alla bocca di un fratello affamato di pane, di affetto, fa che sia io il primo a parlargli così lo riempirò di Te, parola che salva.

A volte incontro anime vuote simili a cocci d’Anfora che tutti calpestano ma che nessuna ha il coraggio di aggiustare, fai che le ami e non le disprezzi.

Un giorno, o Gesù, hai visto una creatura e le chiedesti di dissetarti dell’acqua dell’Anfora piena, si fermò ma non te ne diede.

Quante anime non sanno che tu Gesù sei quest’Anfora divina piena di Misericordia, basterebbe che io parlassi loro della tua disponibilità.

Una porta aperta è un’Anfora che invita a entrare in colloquio con te Gesù.

Signore vorrei essere la tua piccola Anfora, che tu trovi disposta ad ogni ora per dissetarti.

Quest’Anfora è sempre aperta come la ferita del tuo Cuore, vorrei essere io quest’Anfora d’Amore.

Vorrei mettermi lungo le strade del mondo con quest’Anfora in mano e gridare a tutti gli uomini
venite vedete Gesù
venite comprate Gesù
venite amate Gesù.

L’acqua più fresca e pura si trova in fondo all’Anfora : io la paragono alla porta del tuo Tabernacolo ; bisogna aprirla per vederti e parlarti.

Un’Anfora vuota muore di sete ed è un oggetto inutile, tutt’al più un soprammobile ; è l’anima che ignora che è nata per te ; io le parlerò di te.

Ho degli amici che come Anfore sono posti sul muro del pozzo e non ti conoscono Gesù ; andrò da loro e le riempirò di gioia perché io ti ho amato.

Gesù voglio vivere nell’Anfora del segreto del tuo amore ; il tuo cuore santo sarà la mia abitazione.

Gesù non vorrei essere un’Anfora inutile, ma viva palpitante d’acqua e come mercante regalarla al più povero del mondo : tu mi guardi e capisco che il più povero sei sempre e solo Tu - Gesù te solo per sempre -
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Allegato   Data inserimento:  10/05/2003