PER QUATTRO VOLTE LA MADONNA PARLO’ DI BONATE A MONTICHIARI
Nel 1947, a Montichiari, durante le apparizioni di MARIA ROSA MISTICA a Pierina Gilli, la Madonna parlò più volte della sua venuta a Bonate.
Nella prima apparizione, il 16 novembre 1947, la Madonna deplorò la mancanza di fede e l'abbandono in cui era lasciato il posto delle apparizioni di Bonate, frequentato da gente di malaffare e ordinò che per tre giorni si facesse un pellegrinaggio riparatore da Ponte San Pietro al luogo delle apparizioni.
Nella seconda apparizione, il 22 novembre 1947, la Madonna parlò della profanazione del luogo dove Ella nel 1944 presso BONATE (Bergamo) era apparsa ad Adelaide Roncalli, una bambina di sette anni, e chiese che si facciano pellegrinaggi per tre giorni consecutivi dalla chiesa di Ponte San Pietro al luogo delle apparizioni in segno di penitenza e di riparazione e che questa cosa venga riferita direttamente al Vescovo di Bergamo.
Nella terza apparizione, il 7 dicembre 1947, ancora in Duomo, la Madonna apparve prima del previsto, con vicino a lei Francesco e Giacinta, i due bambini che avevano visto la Madonna a Fatima. In quest'apparizione la Madonna affermò il nesso tra Fatima, BONATE e Montichiari. La Madonna a Fatima chiese la consacrazione dell'umanità, a BONATE la consacrazione delle famiglie, a Montichiari la fedeltà delle anime consacrate alla propria vocazione.
Nella quarta apparizione, l’8 dicembre 1947, la Madonna deplorò la mancanza di fede a BONATE.
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ECCO QUANTO PIERINA GILLI SCRISSE NEL SUO DIARIO IN MERITO A QUEI GIORNI
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PRIMA APPARIZIONE NEL DUOMO DI MONTICHIARI 16 NOVEMBRE 1947 Dal diario di Pierina:
“…Ero abbastanza vicina quando mi rivolse la parola, però era molto triste. A stento sentii la voce; era come affranta da un grande lavoro o dolore, come ormai le sue forze fossero diminuite, e disse: "Nostro Signore, il mio Divin Figlio Gesù è stanco di ricevere grandi offese dagli uomini per i peccati contro la purità. Egli vorrebbe mandare un diluvio di castighi. Sono intervenuta perché avesse ancora misericordia, perciò chiedo preghiera e penitenza in riparazione di questi peccati". Poi la Madonna mi fece cenno con la mano di avvicinarmi, obbedii trascinandomi in ginocchio sul pavimento, perché sentivo che non avevo la forza di alzarmi. (...) Mi fermai un po' ed Ella mi fece cenno di avvicinarmi di più, e disse: "In segno di penitenza e di purificazione fa' con la lingua una croce sopra quattro mattonelle unite e queste mattonelle vengano poi chiuse per ricordo della mia visita, onde non siano calpestate". Mi abbassai e con la lingua feci le quattro croci sulle mattonelle. Poi la Madonna mi fece cenno di scostarmi un pochino indietro. Appena fui andata indietro di qualche passo, la Madonna scese sul pavimento proprio dove io avevo tracciato le croci. (...) Riprese Lei stessa la parola dicendo:
"RACCOMANDO CHE IL PURIFICATOIO SIA COPERTO CON IL VELO BIANCO, PERCHÉ NON VENGA TOCCATO DA ALTRE MANI E RESTI UN PRIVILEGIO PER LA CAPPELLA DELL'OSPEDALE! ECCO PERCHÉ A BONATE NOSTRO SIGNORE, IL MIO DILETTO FIGLIO GESÙ HA RITIRATO LE SUE GRAZIE, PERCHÉ IL LUOGO CONSACRATO ANZICHÉ ESSERE META DI PREGHIERA, È STATO PROFANATO ED È DIVENTATO PESTE DI PECCATI CONTRO LA PURITÀ, E SI NEGA LA REALTÀ DELLA MIA PRESENZA".
(...) La Madonna diede ancora come un sospiro di sollievo, come avesse vinto una vittoria, e disse meno triste: "Raccomando vivamente ai sacerdoti che si esercitino con carità nel raccomandare che gli uomini non commettano più peccati contro la purità. Io darò la mia grazia a coloro che ripareranno questi peccati". Allora io mi sentii spinta alla confidenza e le dissi: "E allora siamo perdonati?". Mi rispose con un leggero sorriso: "Si, purché non si facciano più questi peccati". Chiesi la benedizione su Montichiari, sull'Italia, sul mondo, sul Papa, sui sacerdoti, sulle anime religiose. La Madonna alzò e stese le mani in segno di protezione, sorrise, e ricongiunse le mani. Poi io le chiesi di portarmi presto in Paradiso. Sorrise, ma non rispose. Rimase un po' in silenzio e poi parlandomi piano mi raccomandò di pregare, di far penitenza, di essere generosa nei sacrifici che Nostro Signore mi chiede. Poi sorridendo e alzando le braccia disse: "Se tu sarai generosa, otterrai maggiori grazie anche su tutto il mondo". Poi piano, piano ricongiunse le mani e con lo sguardo rivolto a me si allontanò. Non avrei voluto che se ne andasse via, ma poi un altro lampo di luce me la tolse dagli occhi".
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SECONDA APPARIZIONE NEL DUOMO DI MONTICHIARI 22 NOVEMBRE 1947 (...) Mi sorrise e alzando gli occhi al Cielo e poi inchinandosi leggermente verso il santo tabernacolo (in un altare laterale), si rivolse verso di noi e disse: "Scendo in questo luogo perché qui vi saranno grandi conversioni. Raccomando che queste mattonelle siano chiuse, affinché non vengano calpestate". Qui con voce bassa ma piena di bontà e confidenza mi comunicò un segreto personale, riguardante il mio avvenire, un Messaggio al S. Padre e un altro segreto. Mi raccomandò di mettere tutto in iscritto e di mantenere il segreto che dovrà essere svelato solo alla mia morte, anzi più sorridente mi disse: "Verrò io ad avvisarti quando dovrai svelano". Fece un po' di pausa e con volto pieno di tristezza e con gli occhi semichiusi dal dolore disse: "In questo tempo i cristiani della tua Nazione Italiana sono quelli che offendono di più Nostro Signore, il mio Divin Figlio Gesù, con i peccati contro la santa purità". Poi aprendo gli occhi e chinandosi verso di me, disse: "Perciò il Signore chiede a te preghiera e generosità nei sacrifici". Risposi "Sì". Qui vedendo la sua confidenza verso di me, ricordai la raccomandazione che mi aveva fatta un Rev.do sacerdote, di chiedere alla Madonna la spiegazione circa la prima e la terza categoria di anime religiose, perciò le dissi: "I Rev.di sacerdoti non sanno bene la differenza che passa fra l'una e l'altra categoria" (...) A stento, come le costasse fatica a ripeterlo, disse: "La prima categoria è costituita dalle anime religiose sia femminili che maschili che tradiscono la loro vocazione: queste ultime, però, le maschili sono quelle che non hanno ancora ricevuto l'Ordine Sacro. La terza categoria riguarda invece i sacerdoti consacrati che tradiscono Nostro Signore come Giuda". Allora io le dissi: "Essi tradiscono Nostro Signore per l'attacco al danaro, o proprio come Giuda?". Seria rispose: "Proprio come Giuda". Ormai mi sentivo di esserle tanto vicina con la confidenza e le chiesi: "Cosa dobbiamo fare per eseguire il vostro ordine di pregare e fare penitenza?". Tacque alcuni minuti e poi continuò: "Penitenza, cioè accettare giornalmente tutte le piccole croci, anche il lavoro in segno di penitenza".
(...) CON QUESTA SUA DELICATISSIMA ESPRESSIONE DI VERA E AMOROSA MAMMA MI INFERVORÒ NEL CHIEDERE ANCORA E LE DISSI: 'A BONATE CHE COSA SI DOVRÀ FARE IN RIPARAZIONE DEI PECCATI COMMESSI?". MI RISPOSE: "SI FACCIANO PELLEGRINAGGI PER TRE GIORNI CONSECUTIVI DALLA CHIESA DI PONTE S. PIETRO AL LUOGO DELLE APPARIZIONI IN SEGNO DI PENITENZA E DI RIPARAZIONE. QUESTA COSA SIA RIFERITA DIRETTAMENTE AL VESCOVO DI BERGAMO".
Rimase poi un po' in silenzio, poi prese un aspetto di trionfo, come più luminosa, e con voce lieta disse: "il giorno 8 dicembre, a mezzogiorno verrò ancora qui in Parrocchia, sarà l'Ora di Grazia". Mandò uno sprazzo di luce più intensa e disse: "Sia diffusa la voce della mia venuta". Fui meravigliata, ossia mi trovai in una grande sorpresa e non mi vergognai a chiederle: "Spiegatemi in canta, che cosa vuoi dire Ora di Grazia?". Sorrise e mi rispose: 'L'Ora di Grazia sarà un avvenimento di grandi e numerose conversioni. Questo tu lo dirai personalmente a Monsignore Vescovo di Brescia". Poi si fece nuovamente seria ed accentuando parola per parola, come fosse la più delicata raccomandazione, disse: "Raccomando che il sacro Purificatoio sia sempre coperto con un velo bianco, affinché non venga più toccato da altre mani". Poi stette in silenzio; allora io le domandai: "Che cosa dobbiamo fare in questi giorni in preparazione a questo avvenimento?" (dell '8 dicembre). Rispose con compiacenza: "Preghiera e penitenza. Si reciti ogni giorno per tre volte il salmo Miserere con le braccia aperte". Poi chinandosi verso di me e sorridendomi disse: "Che cosa desideri tu dal Signore?". "Per me niente; domando il perdono dei nostri peccati". La Madonna mi sorrise soddisfatta e disse: “Prometti di non fare più peccati?". Mi sentii come fossi già diventata più buona e con slancio le risposi: "Si, a nome di tutti prometto che non faremo più peccati". (...) Allora io dopo un po' di paura le chiesi una preghiera particolare per alcune persone ammalate fisicamente e altre spiritualmente che mi erano state raccomandate dai loro cari. La Madonna con il suo dolce sorriso mi disse: "Le grazie spirituali verranno concesse. Anzi chi porterà sopra queste quattro mattonelle lacrime di pentimento, otterrà per mezzo mio dal Signore mio Divin Figlio Gesù, grande misericordia". Qui la Madonna alzò gli occhi al Cielo e con voce di supplica, scandendo le parole, disse: 'Anime indurite, gelide come questo marmo, saranno toccate dalla grazia divina e diventeranno fedeli e vere amanti del Signore"
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TERZA APPARIZIONE NEL DUOMO DI MONTICHIARI 7 DICEMBRE 1947 Dal diario di Pierina: “... Prese Lei la parola e guardandoci disse: "Sono venuta per portare a voi tre, grazie e benedizioni, per compensarvi del lavoro e dei sacrifici che dovrete compiere per questa mia causa". Poi chinandosi verso di me, disse: 'Ma da parte tua occorre ancora tanta preghiera e generosità nei sacrifici". Le risposi: "Si, lo farò" (...) Lo sguardo della Madonna era così penetrante, che anche senza la mia parola capiva tutti i miei sentimenti. Disse ancora la Madonna: "Quest'apparizione deve rimanere in segreto tutta la giornata. Fate un sacrificio e non dite niente a nessuno" (…). L'assicurai dicendole: "Si, lo farò; non lo diremo a nessuno". La Madonna, più trionfante, vorrei dire come Mamma che vuoi dare una qualche cosa in regalo di sorpresa, mi disse: 'Domani verrò a mezzogiorno e ti farò vedere una piccolissima parte del Paradiso. (...) Voglio però da te il sacrificio di tenere gli occhi chiusi, per unirti a tutte le altre anime che vivono solo di fede". Le risposi: "Si, anche questo sacrificio, purché Voi mi aiutiate, perché sono molto miserabile; tante volte prometto e poi non sono capace di mantenere" La Madonna, come soddisfatta della mia rinuncia, disse: "Ti darò io l'avviso". Risposi: "Volentieri". Qui la Madonna sprigionò maggiormente la luce con un'espressione di bontà e di amore.(…) Con questa sua celestiale manifestazione di bontà, disse:
“DOMANI FARÒ VEDERE IL MIO CUORE IMMACOLATO CHE DAGLI UOMINI È POCO CONOSCIUTO. A FATIMA FECI DIFFONDERE LA DEVOZIONE DELLA CONSACRAZIONE AL MIO CUORE. A BONATE CERCAI DI FARLO PENETRARE NELLA FAMIGLIA CRISTIANA. INVECE QUI A MONTICHIARI DESIDERO CHE LA DEVOZIONE GIÙ ACCENNATA "ROSA MISTICA'; UNITA ALLA DEVOZIONE AL MIO CUORE, VENGA APPROFONDITA NEGLI ISTITUTI RELIGIOSI, AFFINCHÉ LE ANIME RELIGIOSE ATTIRINO GRAZIE ABBONDANTI DAL MIO MATERNO CUORE. CON QUESTA APPARIZIONE PER LA SANTIFICAZIONE DELLE ANIME RELIGIOSE CHIUDO IL CICLO DELLE APPARIZIONI.
Qui la Madonna stette silenziosa; allora io le dissi: "Sentite, Madonna cara, fate un miracolo domani perché tanti vogliono assicurarsi della realtà della Vostra presenza". Sorrise a questa mia domanda e rispose: 'Domani ti dirò quello che si dovrà fare riguardo alle quattro mattonelle. Riferisci ai Rev.di Sacerdoti di questa parrocchia che la cassetta delle elemosine non va bene sulle quattro mattonelle. Si metta almeno una piccola asse, così che le mattonelle non siano calpestate". Qui io le chiesi: "Riguardo al segreto manifestatomi vi chiedo se lo posso svelare almeno al Rev.do confessore". La Madonna mi rispose: "Per ora mettilo in iscritto, sigillato al sicuro. Prima della morte verrò io ad avvisarti per svelarlo". Poi la Madonna si chinò su di me e tenne la voce come sospesa, come non volesse farsi sentire da altre persone; mi disse cose riguardanti il confessore, che doveva essere un Rev.do Religioso e cose che riguardava-no il mio avvenire. Vedendo che la Madonna accettava la mia confidenza, le dissi ancora: "Madonna cara, ci sono tante persone che si raccomandano a Voi, ammalati, familiari che hanno soldati che si trovano in Russia e desiderano sapere se i loro cari sono ancora vivi". Alquanto più triste rispose: "Occorrerà pregare tanto per la conversione della Russia". Le domandai ancora: "Perché dalla Russia non si permette che ritornino almeno quelli che sono ancora vivi?". Più triste di prima mi rispose: "Perché in Russia non c'è più umanità. I sacrifici, le sofferenze, anche il martirio di questi soldati sono quelli che attirano sull'Italia tranquillità e pace". Io le dissi: "Vi raccomando in particolare alcuni Sacerdoti. Essi dicono che d'ora in poi saranno dei veri Sacerdoti, sono pentiti dei peccati commessi! Dicono che vi ameranno e vi faranno amare!". La Madonna sorrise con compiacenza senza rispondere. Io continuai: "Benedite i superiori dell'Istituto delle Ancelle. Me lo concedete, Madonna cara?". La Madonna continuava a sorridere e dimostrava compiacenza delle domande che le facevo, anche se non mi rispondeva; mi lasciava certa che ascoltava i miei desideri. Poi mi sentii incuriosita dalla presenza dei due bimbi e domandai alla Madonna: "Chi Sono i bambini che avete accanto?". Mi rispose con dolcezza: "Giacinta e Francesco" (I due piccoli veggenti di Fatima). Mi sorprese ed esclamai: "Giusto! Giacinta e Francesco! Perché?". Mi rispose la Madonna con un'espressione rassicurante: “Essi ti saranno compagni in ogni tua tribolazione. Hanno sofferto anch’essi, benché più piccoli di te". Allora io dissi loro: "Bambinelli cari, aiuterete anche me?". Sia la Madonna come i bambini mi sorrisero, come avessero accettato la mia supplica, e mi rispose la Madonna: "Sì" (…) Poi io le feci un'altra domanda: “Allora vi aspettiamo a mezzogiorno in punto? Fate almeno guarire qualche ammalato?". La Madonna sorrise ancora, ma non mi rispose. il suo silenzio non mi scoraggiava, anzi mi pareva che mi spronasse a chiedere di più (...) e perciò le volli chiedere anche la benedizione, dicendole: “Madre" (il perché la chiamai cosi non lo so spiegare, Ella mi dimostrò di essere contenta). “Madre, a tutti noi tre qui presenti date la benedizione, proprio perché possiamo farci santi e santificare altre anime". La Madonna che fin qui teneva le mani giunte, le allargò e le stese in avanti sopra di noi in segno di protezione, volse gli occhi al Cielo ed esclamò: "Sia benedetto il Signore!". Poi adagio, adagio con i bambini si sollevò dalle mattonelle e scomparve nella nube di luce (...) Subito dopo il Rev.do Confessore mi domandò se la Madonna faceva dei miracoli. Dissi che non mi aveva risposto a questa domanda. Molto serio mi disse: "Come si fa domani con la ressa di gente che c'è già a Montichiari, che aspetta il miracolo della Madonna? Cosa ne sarà?". Povero sacerdote, che pena dimostrava di avere! Ed io non lo potevo assicurare, perché la Madonna non mi aveva detto nulla. La lotta durò così fino a tardi. Sacerdoti, dottori, autorità continuavano ad assalirmi di domande, di ansietà o di contrarietà: non ebbi mai un minuto di pace per godere da sola il dolce e celeste ricordo di Maria".
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QUARTA ED ULTIMA APPARIZIONE NEL DUOMO DI MONTICHIARI 8 DICEMBRE 1947 “… Questa volta non vidi le tre rose sul petto (…). Non potei fare a meno di esclamare: "Oh! La Madonna!" Ella sorridendo, volse gli occhi al Cielo e lentamente, scandendo parola per parola, con voce melodiosa non conosciuta sulla terra, disse: "Io sono l'Immacolata Concezione". Poi maestosamente fece qualche passo in avanti e disse: "là sono Maria di Grazia, Madre del Divino Figlio Gesù Cristo". Ancora fece qualche passo in avanti e disse: "Per la mia venuta a Montichiari desidero essere chiamata "Rosa Mistica". Quanto era bella! (…). Qui rimase ferma e silenziosa; allora io le dissi. “Madonna cara, non scendete su queste mattonelle? Perché?". La Madonna sorrise come per farmi capire che avrebbe accondisceso al desiderio. (…) Con dolcezza rispose alla mia domanda: “Desidero che ogni anno il giorno 8 dicembre si pratichi a mezzogiorno l'Ora di Grazia Universale; con questa pratica si otterranno numerose grazie spirituali e corporali". Le risposi di si. Poi vidi la Madonna scendere lentamente la scala fino a più della metà circa, press'a poco dalle mattonelle alla distanza di sette o otto gradini. Per la prima volta vidi i suoi piedi, li distinsi bene; non portava né calze né scarpe, erano nudi e si posavano sui gradini della bianca scala. (…) Vedendola circondata da tanta bellezza, mi pareva che fosse come una grande festa per Lei e mi venne in mente che c'era pure tanta gente per festeggiarla, e allora io le dissi a nome di tutti: “Madonna, non siete contenta di questa dimostrazione da parte dei fedeli?". Sorridendo rispose: "Si". Lo pronunciò con grande sorriso e gioia. Allora io ebbi la convinzione che eravamo tutti amati da Lei, e pia perdonati dai nostri peccati, e le dissi. "Chiediamo perdono dei nostri peccati, purché fermiate la Divina Giustizia". La Madonna... con tanta benevolenza, chinandosi verso di noi, mi rispose: “Nostro Signore, il mio Divino Figlio Gesù, concede la sua pia grande misericordia, purché i buoni continuino sempre a pregare per i loro fratelli peccatori". (…) La Madonna alzò un po' gli occhi come cercasse qualcuno per dargli un comando e disse: "Sia riferito al pia presto possibile al Sommo Padre della Chiesa Cattolica, Papa Pio XII che desidero che quest'Ora di Grazia sia conosciuta ed estesa a tutto il mondo". Le risposi. "Glielo diremo". Continuò: "Quelli che non potranno portarsi nella loro Chiesa, pur restando nelle proprie case, a mezzogiorno, pregando otterranno da me grazie". (…) Io le volli dire: “Madonna, imploriamo la Vostra benedizione sopra noi tutti qui presenti e specialmente su questo paese". La Madonna mi sorrise; stette un poco in silenzio e poi, scandendo piano piano le parole, disse: “Desidero che queste quattro mattonelle siano chiuse da un cancelletto di ferro e con le offerte ricevute sia fatta una statua somigliante (qui sorrise) a “Rosa Mistica”; con tre gradini sotto i piedi, e sia portata processionalmente per il paese. Per quelle vie ove passerò seminerò grazie spirituali e guarigioni. Poi la statua sia deposta sopra le quattro mattonelle". APPENA EBBE FINITO DI PARLARE, PRESE UN ATTEGGIAMENTO SEVERO, ALZÒ L'INDICE DELLA MANO DESTRA QUASI IN SEGNO DI AMMONIZIONE, ED IO FUI PRESA DA UN VIVO SGOMENTO, PERCHÉ NON L'AVEVO MAI VISTA AL ALZARE LA MANO. SERIA IN VISO E DOLENTE DISSE: “AH! BONATE, BONATE; MANCA FEDE". ALLORA IO DOMANDAI. "C'È QUALCHE COSA DA RIFERIRE?". LA MADONNA MANTENENDO SEMPRE UN ASPETTO SERIO NON RISPOSE. NON ARRIVAI A CAPIRE IL MOTIVO ESATTO DELLA TRISTEZZA CHE DIMOSTRAVA SUL SUO VOLTO, SE ERA PER COLPA DELLA BAMBINA O PER COLPA DEGLI UOMINI. AD OGNI MODO PENSAI PIÙ ALLA PICCOLA E ALLORA DISSI ALLA MADONNA: "FATE CHE QUELLA BAMBINA DIVENTI BUONA, DIVENTI SANTA". LA MADONNA SORRISE SENZA RISPONDERE È IL SUO SORRISO APRÌ L'ANIMO MIO A NUOVA CONFIDENZA, TANTO CHE NON PENSAI PIÙ ALLA SUA SEVERITÀ E LE FECI SUBITO QUESTA DOMANDA: “Madonna, vi domando una grazia particolare per due Sacerdoti, per tutti gli ammalati che si sono raccomandati a me, che desiderano essere risanati e promettono di usare bene la loro vita". Con una dolce espressione mi rispose: “Alcune guarigioni saranno concesse". Nuovamente le dissi: "Vi raccomando l'Istituto delle Ancelle, questa Comunità che è stata la culla dei Vostri desideri". Oh! quale sorriso di compiacenza mi fece (…). Mi rispose: "Le Suore Ancelle per mezzo della loro Santa Fondatrice hanno ottenuto da me abbondanza di grazie". Siccome nella precedente apparizione pareva avesse dimostrato che fosse l'ultima sua visita, le dissi: “È questa l'ultima volta che venite?". Rispose: "Si, verrò da te prima della tua morte, per far svelare il segreto che manifèsterai al Rev.do Confessore". Rispose "Grazie". Ero gia contenta sapendo che prima di morire, sarebbe venuta ancora (…). Le chiesi. “Mi spiegate il significato di questa grande scala?". Come brillava di gioia celestiale; pareva che finalmente fosse giunto il momento che Ella desiderava. Mi rispose con grande gioia: "Chi su questa mattonella pregherà e verserà lacrime di pentimento troverà una scala sicura per ottenere dal materno mio Cuore protezione e grazie". (…) Adagio allargò le braccia, mentre prima le aveva tenute chiuse, e con esse pure il manto si aprì. Quale meraviglia! Sul suo petto spiccava il suo Cuore, nel quale erano puntate le tre rose, bianca, rossa e gialla. Una luce così viva, raggiante e penetrante usciva da quel Cuore, che io ne rimasi abbagliata e quasi accecata, al punto che la Madonna scomparve al mio sguardo. (…) Mi colpì la luce, perché era così forte quando uscì dal suo Cuore. Ma fu tanto penetrante nel mio interno, che mi riempì di un'immensa gioia, per cui non potei fare a meno di gridare con entusiasmo: "Oh! il Cuore Immacolato di Maria!". Appena ebbi pronunciato queste parole di gioia, la luce rossa che avevo negli occhi e che me li oscurava, cominciò a diminuire e così adagio adagio potei acquistare la vista e rivedere la Madonna, che piena di bontà e con voce molto calma, disse: "Ecco il Cuore che tanto ama gli uomini, mentre la maggior parte di essi lo ricambia con oltraggi". Anche queste parole furono pronunciate da Lei con tanta effusione di amore per noi tutti, che io mi sentii colpita e a nome di tutti volli ricambiare la sua manifestazione di amore e le dissi: "O Madonna cara, promettiamo che vi ameremo, che non faremo più peccati". (…) La Madonna con un sorriso tutto pieno di dolcezza mi disse: "Quando buoni e cattivi saranno uniti nella preghiera, otterranno da questo Cuore misericordia e pace. Per ora i buoni per mezzo mio hanno ottenuto dal Signore la misericordia che ha fermato un grande flagello". Poi nuovamente ricongiunse le mani, coprendo l'amabile suo Cuore. il suo atteggiamento pareva che dimostrasse di voler chiudere dentro qualche cosa anche del mio. Infatti piegandosi con gesto molto materno, mi rivelò qualche cosa del mio avvenire di sofferenza, delle umiliazioni che avrei subito per causa sua. Capivo che le costava tanto a dirmi queste cose, ma poi volle confortarmi promettendomi la sua protezione nella prova e la sicurezza del premio eterno. Erano le sue ultime parole! (…) Il suo sorriso era di addio: cominciò a muoversi, capii che stava lasciandomi. Oh! Non avrei voluto, ma Lei cominciava ad allontanarsi indietreggiando con la persona sempre rivolta a noi. (…) “Madonna bella, le dissi, vi ringrazio. Beneditemi, benedite il mio paese, l'Italia, tutto il mondo; in modo particolare il santo Padre, i Sacerdoti, i religiosi, i peccatori” (…).
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