DON ETTORE GUARI' DI LEUCEMIA NEL 1966
Don Ettore nasce a Schilpario, il 12 marzo 1915. Entra all'Istituto di Ivrea il 10 dicembre 1931. Nel 1935 chiede di andare missionario ed è destinato alla Terra Santa. A Cremisan di Gerusalemme compie il noviziato e l'11 ottobre 1936 emette la sua prima professione religiosa. Frequenta il liceo classico a Cremisan dal 1936 al 1939. Dal 1939 al 1941 compie il tirocini a Betlemme. La professione perpetua a Betlemme il 16 aprile 1944 per l'imposizione delle mani di S.E. monsignor Luigi Barlassina, Patriarca di Gerusalemme. È Betlemme la sua Casa, la casa del pane, la casa della nascita di Gesù, dove per dieci anni difenderà la bontà del suo cuore, la chiarezza del suo pensiero, l'entusiasmo verso la devozione a Maria Ausiliatrice. È stimato insegnante; fa scuola ai giovani in arabo e parla correntemente l'ebraico. Sempre a Betlemme avrà l'incarico di Direttore dal 1946 al 1953. Nel 1953 rientra in Italia. Don Ettore non sta bene. Durante la seconda guerra mondiale fu rinchiuso dagli inglesi in un campo di concentramento e ridotto, per la scarsa alimentazione a 38 chili di peso. Nel 1954 giunge a Milano. Comincia un nuovo periodo per il suo ministero di insegnante, di sacerdote e di consigliere spirituale. Laureato in Teologia, consegue l'abilitazione per l'insegnamento delle Lettere nelle Scuole Superiori in Italia.
Nel 1963 inizia il ministero presso la Comunità delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Milano via Bonvesin. Don Ettore è insegnante nella Scuola Magistrale per diversi anni; è stimato per la sua discrezione, la capacità di ascolto, la cultura storica ed esegetica.
Nel 1966, è ricoverato al Policlinico di Milano e assegnato al padiglione Sacco per una forma irreversibile di leucemia. Il male è irreparabile. La caposala del reparto è Adelaide Roncalli che nel 1944 aveva visto la Madonna alle Ghiaie di Bonate. “Ogni sera, Adelaide”, racconta don Ettore “terminato il turno veniva da me e recitava l'intero rosario. Il 24 maggio 1966, ella chiese ai medici di portarmi alle Ghiaie sul luogo delle apparizioni. «Se sei veramente apparsa, ascolta la mia preghiera: se è bene che io guarisca», così io pregai. Ritornato in clinica, peggiorai di molto fino al punto estremo. Ma la Madonna ebbe compassione di me. Al mattino aprii gli occhi e vidi vicino a me il dottor Besana e l'Adelaide: agli esami successivi il male era scomparso. Sono stato dimesso il 18 luglio 1966.” Da quel giorno, Don Ettore, uomo di grande sensibilità e di grande carità continuerà per molti anni la sua opera sacerdotale in mezzo a noi. “Tutto questo tempo mi è stato donato dalla Madonna, lode e vita per Lei.”
Ci ha lasciato il 24 luglio 2002.
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Fonte: “Giornalino di Schilpario” autunno 2002
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