Era l’immagine della Madonna di Ghiaie
Una maestra d’asilo calabrese, qualche giorno fa ha raccontato quest’episodio alla Cappella. È di Soverato, il paese che la scorsa estate andò sulle cronache per il violento nubifragio che travolse il campeggio sistemato alla foce di un torrente in provincia di Reggio Calabria. Anche varie case del paese furono sommerse dal fango e dai detriti. Lei abitava in quella zona disastrata e si salvò per un vero miracolo, avendo lei, nel pericolo, invocato la Madonna. Qualche giorno dopo, gli operai vennero per rimuovere quella poltiglia e trovarono fra la colonna che aveva fermato il fango e il fango, incastrata un’immagine della Madonna che la signora tenne come reliquia. Diede l’esame di concorso e ottenne una cattedra nella Bergamasca. Un giorno andò a trovare in ospedale la nonna di un suo alunno e le donò quell’immagine della Madonna, dicendole: «Come ha salvato me, può aiutare anche lei». Meraviglia dell’ammalata che riconobbe in quell’immagine la Madonna delle Ghiaie. Infatti la maestra non sapeva che Madonna fosse e come fosse arrivata in Calabria. Da quel momento ha cominciato a frequentare la nostra Cappella, per grazia ricevuta, evidente!… Luigi Stambazzi Bonate Sopra, 29 maggio 2002
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