PETIZIONE A SUA SANTITÁ GIOVANNI PAOLO II

Sorisole, marzo 1980

Santità,
Mentre qui riuniti alla Cappella delle Apparizioni della Madonna, avvenute nel 1944 a Ghiaie di Bonate in provincia di Bergamo, noi preghiamo devotamente innanzi alla statua della Vergine, in Parlamento stanno per essere presentate varie proposte di legge per la legalizzazione dell’aborto.
Vorremmo pertanto volgere lo sguardo di Vostra Santità a considerare il messaggio principale di queste Apparizioni, concernente la santità della famiglia, la fedeltà fra i coniugi, il rispetto per i figli, frutto del matrimonio cristiano.
La Mamma Celeste si preoccupava già da allora, non solo dello sfacelo materiale delle famiglie, dilaniate dalla guerra contingente, ma anche e soprattutto dell’edonismo e del materialismo che sarebbero succeduti nel dopo guerra.
La Madonna consigliava infatti di evitare certi peccati brutti, come l’aborto.
La Vostra stessa illuminata parola ha più volte sottolineato con forza come la “novella strage degli innocenti” gridava vendetta al Cielo e attiri i giusti castighi di Dio.
La Conferenza Episcopale Italiana e quella dei Vescovi della Lombardia chiaramente si sono espresse su tale argomento di scottante attualità.
Anche il nostro amato Vescovo di Bergamo ha ripetuto quale sia il pensiero della Chiesa Cattolica.
La Fede è una e indivisibile, anche se i vari Don Franzoni, l’ex abate di San Paolo, stampano e vanno predicando in giro, come ieri sera a Bergamo, che vi possono essere delle deroghe a comodo e a piacimento personale.
“La guerra – disse la vergine qui nel maggio del 1944 – è stata una conseguenza dei tanti peccati di cui si è macchiata l’umanità, specie nell’ambito della famiglia.”
Umilmente genuflessi al bacio del Vostro pastorale anello e idealmente uniti e riconoscenti all’insegnamento di Santa Madre Chiesa.
Un gruppo di fedeli bergamaschi
Seguono 32 firme.
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