EBBI DA PAPA GIOVANNI CONFIDENZE E PROPOSTE PER UNA RIPRESA DEL PROCESSO
Lecco 5 – 10 – 77
Rev. Signor parroco sono un missionario anziano del Pime, degente in questa nostra casa di riposo. Mi è arrivato in questi giorni un ritaglio di giornale che, dato lo stile laicista, non è l’ECO di Bg. Tratta delle apparizioni della B. V. alle Ghiaie auspicandone la ripresa del processo. L’avrà ricevuto anche lei. Per conto mio, non me ne ero mai interessato. Nel 49’ obbedienza mi fece assistente della nostra chiesa di S. Francesco Saverio a Milano, frequentata anche dalla signorina Ersilia Galli professoressa di pianoforte alla quale Mons. Bernareggi aveva affidato la piccola Adelaide. Questa, trovandosi finalmente tranquilla, cominciò spontaneamente a raccontare le sue vicende: ogni sera dopo il brano ascoltato, la Galli metteva tutto in iscritto; dopo due mesi ella mi consegnò trenta pagine dattilografate da consegnare al Vescovo di Bergamo. senza disturbare S. E. io affidai il plico al Cancelliere e… stop.
Nel ’60, trovandomi a Roma, ebbi un’udienza da Papa Giovanni, già mio professore di Apologetica in seminario di Bg (1907-910). Ebbi da Lui confidenze circa l’affare di Adelaide e proposte per una ripresa del processo. Io tenni tutto segreto pensando che “nulla da fare” dopo il decreto negativo del Vescovo. Tanto meno da un estraneo per la diocesi. Ebbene? Ora il tema torna di attualità sui giornali, io le chiedo un consiglio: devo mantenere il mio silenzio? O è meglio che ne dia relazione all’ECO o piuttosto mi rivolga al nuovo Vescovo direttamente o tramite il Cappellano della Madonna, il benemerito Parroco delle Ghiaie?
Resto in attesa d’un cenno per regolarmi… Grazie infinite! E la vergine Santissima la benedica largamente ! Obbl.mo Sac. Antonio Lozza
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