IERO HO TRASMESSO L'ISTANZA DEL PROCESSO CANONICO AL VESCOVO

Lettera di Mons. Angelo Bramini a Don Italo Duci
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Lodi, 3 agosto 1946

Carissimo Don Italo,

ieri ho trasmesso al Vescovo l’istanza, formale del processo canonico con la domanda dei capi famiglia di Ghiaie e chiedendo risposta scritta. Vedremo che cosa si risponderà.

Se la risposta sarà, come penso, affermativa, dovrà farmi tenere mandato di procuratore da parte degli stessi capi famiglia, perché in piena veste giuridica io possa prendere contatto con il tribunale che sarà costituito e svolgere l’opera che equivarrà a quella del postulatore nelle cause di beatificazione e canonizzazione.

Se sarà negativa, vedremo il da farsi. Io intanto non mollo nessuno dei documenti.
Dalla dott. Maggi non ho ancora ricevuto nulla. Bisognerebbe sollecitarla, perché la documentazione sua, insieme con quella che lei mi ha consegnato, dovrebbe essere valorizzata subito non appena fosse costituito il tribunale.
Di ritorno da Clusone sono passato alla Sagesse, ed ho visto l’Ad.: la madre mi ha dato buone notizie di lei, ed anche lei mi ha detto cose importanti. La piccola ha un desiderio infantile, che io, col permesso della superiora, ho promesso di accontentare. Vorrebbe una colomba bianca viva in gabbia. Veda lei di procurargliela presto e di portargliela a mio nome, dato che io nella prossima settimana dovrò assentarmi per recarmi ad Ancona, dove mi fermerò fino verso il 22 o 23 c.
Sono a casa fino a giovedì 8: se ha qualcosa da comunicarmi mi scriva presso l’Arcivescovado di Ancona. Però attenda altra mia comunicazione prima, perché se l’Arcivescovo non fosse a casa, sospenderei la mia andata. Sto attendendo posta da lui. Se poi ha cose urgenti da dirmi, mi mandi subito un espresso qui.
Le rammento l’informazione da ottenere intorno alla stigmatizzata di Mese.
Per il momento nulla d’altro. Attendiamo senza fretta.
Tanti cordiali fraterni saluti.
Affmo
A Bramini

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Fonti:
- Archivio privato.
- Archivio Mons. Bramini.