Autore:  Mons. Luigi Chiodi Data documento:  09/03/1981
Titolo:  La Commissione non esclude in assoluto l'apparizione

 LA COMMISSIONE NON HA ESCLUSO IN ASSOLUTO L’APPARIZIONE

Lettera di Mons. Luigi Chiodi inviata allo studioso Luigi Stambazzi.
Mons. Chiodi era stato incaricato, nel 1978, di un supplemento segreto di indagine su Ghiaie, sollecitato dal Vaticano al Vescovo di Bergamo Mons. Oggioni.

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Verdello, 9 marzo 1981

Ill.mo Signore,
Dopo qualche esitazione e parecchia riflessione, mi decido oggi a rispondere alla Sua lettera del 27 u.s.
Lascio da parte la faccenda Don Cortesi: il suo comportamento fu da molti approvato e da altri addirittura riprovato: perché non è questo il nodo della questione. Direi anzi che è circostanza affiorata per situazioni similari in ogni tempo. Ad ogni modo, avendo trascorso con lui molti e molti anni, dichiaro che la sua azione è da collocare nell’ambito della ricerca scrupolosa di oggettiva realtà nei termini del raggiungimento di constatare verità. Ma ripeto che non è questo il nodo della questione; e io mi permetto di riassumerla senza presunzioni, con la necessaria umiltà.
1)Il parere espresso dalla Commissione non esclude l’apparizione, ma afferma che non esistono (“non consta”) prove sicure di essa allo stato dell’informazione presente.
2)Tutti, senza eccezione alcuna, sarebbero estremamente felici, se l’apparizione venisse dimostrata: le ragioni sono ovvie.
3)Devo aggiungere che sarebbe iniquo pensare che, nel circolo delle autorità allora e oggi interessate all’argomento, e tra le persone incaricate, anche una sola abbia agito contro la verità, di proposito, Don Cortesi compreso.
4)Della Commissione ricordo tra i componenti quelli che personalmente conoscevo: Mons. Merati, Mons. Castelli, Mons. Meli e Mons. Magoni: su di essi non si può sollevare nessuna eccezione o dubbio, per la scienza, la gravità, il senso di responsabilità e la devozione religiosa. Il loro giudizio, pertanto, deve essere accettato, rebus sic stantibus, come del resto lo accettò il Nunzio di Parigi, Mons. Roncalli (v. la corrispondenza pubblicata con Mons. Bernareggi).
5)I fatti prodigiosi o ritenuti tali di ieri non offrirono alla Commissione fondamento di tranquillo giudizio e quelli di poi non hanno cambiato la situazione, almeno secondo il parere delle autorità competenti.
Voglia, caro Signore, accettare le mie espressioni di stima per la lettera e l’interessamento che annuncia una bella e religiosa serietà e gradisca i miei più rispettosi saluti.
Obbl.mo
D. Luigi Chiodi

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Commento scritto dal Sig. Luigi Stambazzi a cui era indirizzata la lettera.


Qualche giorno dopo la data di questa lettera andai a trovarlo a Verdello, a casa sua: mi disse che nell’ottobre 1960 fece visita a Giovanni XXIII, il quale gli parlò della richiesta del Vescovo di Faenza per la riapertura del processo per Ghiaie; per sentire il suo parere,… che fu ovviamente negativo.
Nel 1978, Mons. Chiodi fu incaricato di riesaminare il Caso Ghiaie dal Vescovo Oggioni, sollecitato dal Vaticano che, dopo la pubblicazione della lettera di Papa Giovanni effettuata dal Vescovo Battaglia nel 1977, voleva vederci chiaro sull’argomento. Dopo 7 mesi di studio, condotto in segreto, Mons. Chiodi diede risposta negativa sull’ipotesi di una riapertura del Processo di Ghiaie, che bloccò ogni ulteriore indagine. Amico personale (e dichiarato) di Don Cortesi da lunghi anni, non era certo la persona più adatta per questo delicato incarico; tanto più che nel 1960 aveva già sconsigliato Papa Giovanni sullo stesso Caso.
Questa sua seconda risposta negativa, inviata dal Vescovo Oggioni al Vaticano (Congregazione per la Fede), determinò forti pressioni sulla Curia di Faenza per far tacere Mons. Battaglia, che sulla stampa continuava a insistere che “Papa Giovanni credeva a queste Apparizioni”. Si giunse al punto di somministrargli dei sedativi che lo indebolirono sempre di più…

Oralmente mi ha detto che D. Cortesi ora lo nega, ma che inizialmente era “entusiasta delle Apparizioni”. Anzi era l’informatore di chi, come lui (Mons. Chiodi) era impossibilitato a recarsi alle Ghiaie per motivi diversi. Mi ha parlato anche di Mons. Merati, a cui Adelaide avrebbe detto, in confidenza, di aver visto solo “nuvole”… (unico testimone che vale?).

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Fonti:
- Archivio Sig. Luigi Stambazzi.
- Archivio D. G. Bonanomi.
- Archivio privato.

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Allegato   Data inserimento:  09/03/1981