APPARIZIONI, UNO SCOOP DI CINQUANT’ANNI FA di Claudio Sorgi Da “Avvenire” del 26 Febbraio 1994
(Vedi l'originale cliccando l'allegato nella griglia in basso) ------------------------------------ Giovedì «Detto tra noi» ha presentato una puntata molto particolare. Si parlava di una supposta apparizione di cinquant'anni fa, a Ghiaie di Bonate, in provincia e diocesi di Bergamo. Si dà il caso che io stesso, bambino, ho il ricordo vivo di quei fatti. Era l'ultimo anno di guerra, tra il '43 e il 44 e naturalmente non c'era la televisione. Eppure la notizia di quella bambina che «vedeva» la Madonna, si è sparsa in tutta l'Italia del Nord e io ricordo la gente che partiva a piedi, o, i più fortunati, su carri trainati da buoi o da muli per andare a Bonate. E ricordo anche il famoso segno del sole. La Madonna «apparve» ad Adelaide Roncalli insieme alla Sacra Famiglia. Perciò fu chiamata «Madonna della Famiglia». Tra i pellegrini quei giorni anche monsignor Angelo Roncalli, omonimo e forse lontano parente della «veggente» e futuro Papa Giovanni XXIII. Adelaide Roncalli ha tenuto nel cuore per tutta la vita il segreto e il dolore per una vicenda non del tutto limpida, che l'ha portata a firmare una discutibile ritrattazione, giunta dopo un estenuante interrogatorio. Piero Vigorelli ha ricostruito tutta la vicenda, interrogando testimoni e «miracolati». Ma il fatto più clamoroso - un vero e proprio scoop - è stata la riscoperta di un filmato d'epoca, girato da un giornalista. Un filmato assolutamente inedito, presentato dal figlio deI giornalista, che riprende la folla enorme di pellegrini e alcune estasi della piccola Adelaide, con gli esperimenti dei medici che studiavano il caso. Bisogna ricordare che tra i medici ci fu anche padre Agostino Gemelli, che dichiarò l’assoluta normalità della bambina e anche la convinzione di trovarsi di fronte a qualcosa che la scienza non poteva spiegare. Nessuno sapeva che ciò era stato fatto cinquant'anni fa a Bonate. Solo ora quella ripresa è andata in onda a documentare una trasmissione che ha acquistato così un valore giornalistico e storico davvero eccezionale. Giustamente Vigorelli ha chiesto al figlio del giornalista, se quel documento filmato fosse mai stato sottoposto al vaglio della autorità ecclesiastica. Sembra di no. Ma è davvero singolare il convergere di alcune circostanze. La trasmissione e il ritrovamento del filmato sulle supposte apparizioni, è avvenuto cinquant’anni dopo, nell'anno dedicato dall’Onu e dalla Chiesa alla famiglia, e il giorno successivo alla pubblicazione della lettera del Papa alle famiglie. È perlomeno strano, se si pensa che dal 1944 riguardo al caso di Bonate si parla di «Madonna della Famiglia». Oso pensare che una trasmissione con queste caratteristiche potrebbe rimettere in moto qualche cosa.
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07/09/2002 Precisazioni in merito all’articolo del 26/02/1994 a cura di Alberto Lombardoni
Per quanto riguarda il filmato ritrovato, si sa, da fonte certa, che a quel tempo la Curia di Bergamo fece pressione presso Vittorio Villa perché l’originale del filmato le fosse consegnato. L’autore preferì non consegnarlo per paura che venisse distrutto da qualcuno e lo custodì gelosamente per molti anni fino al giorno che decise di renderlo pubblico.
Per quanto riguarda le voci della presenza di Mons. Angelo Roncalli, pellegrino a Ghiaie nei giorni delle apparizioni, nel libro “Giovanni XXIII nel ricordo del Segretario Loris Capovilla” a pag. 113, il segretario del Papa afferma che Mons. Roncalli non si recò sul posto. Nel 1944, si recò solo in aereo a Roma per l’udienza col Papa. A Bonate Sotto vi si recò l’anno seguente, «ma non ci sono tracce che riguardano il caso Ghiaie».
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