MIO PADRE ERA IL TENENTE CHE ACCOMPAGNO’ ADELAIDE
Milano, 8 giugno 1997
Avevo sentito diverse volte mio padre parlare delle apparizioni della Madonna nel 1944. Egli era il tenente della polizia di Bergamo, che aveva il compito di prelevare la piccola M. Adelaide Roncalli dal convento di suore dov’era stata portata dopo l’inizio delle apparizioni, e di condurla sul luogo delle stesse, anche per difenderla dalla folla di fedeli che cercava a ogni costo di toccarla. Infatti, mio padre la portava in braccio circondato da un cordone dei suoi agenti. Tuttavia, alla mia domanda su quale fosse il paese preciso delle apparizioni, lui non riusciva a rispondere, perché non ne ricordava il nome. Mi diceva: “Vicino Bergamo, forse il paese si chiamava Bonate o qualcosa del genere”. E aggiungeva che la Madonna era apparsa con S. Giuseppe e il Bambino che giocava su un prato verde. Ho sempre, per questo, considerato mio padre un privilegiato e sono certa che la Madonna lo abbia aiutato in varie circostanze della sua vita e avevo sempre nel cuore il desiderio di ritrovare “quel posto”. Otto anni fa sono venuta ad abitare nel quartiere di Crescenzago, a Milano, e un giorno mi è capitato di vedere sulla vetrina di una lavanderia la locandina che invitava a un pellegrinaggio alla Madonna della Famiglia a Ghiaie di Bonate. Ne parlai a mio padre e mi rispose che doveva essere proprio quello il paese. Così partecipai a un pellegrinaggio e mi resi conto che quel vago desiderio del mio cuore era stato appagato: avevo trovato ciò che cercavo. E recentemente mio padre ha reso testimonianza di tutto ciò a cui aveva assistito. Io e mio marito abbiamo sempre coltivato la devozione per la Madre di Dio, e quando ero ragazza feci voto alla Madonna di Pompei che, se mi avesse concesso lo sposo adatto a me, mi sarei sposata nel Suo santuario. E così è avvenuto nel 1974. Da prima della loro nascita ho chiesto la Sua protezione sui nostri figli e abbiamo chiamato la prima Maria Grazia e il secondo Joseph Michael Maria. Inoltre, la bambina è stata battezzata nel Santuario di Pompei a mezzogiorno in punto, per un caso, mentre tutte le campane del tempio suonavano. Qualche anno fa abbiamo fatto un pellegrinaggio a Lourdes, insieme ai nostri figli, che ci è rimasto nel cuore, e speriamo di ripeterlo appena la Madre di Dio ce lo concederà. Nel frattempo Ghiaie è diventata per me come una “piccola Lourdes”, dove posso recarmi spesso perché è vicino a casa. Ma soprattutto mi sento legata a Ghiaie per via di mio padre: è come se appartenesse un po’ anche alla nostra famiglia. Per questo, ma anche per tanti pericoli che possono incombere su di noi, inconsapevoli, chiedo alla Madonna, la cui protezione abbiamo sempre sentito, di continuare a proteggerci e a benedirci. Di proteggere da qualunque pericolo mio marito, i nostri figli, i nostri genitori e me. Di proteggere da qualunque pericolo il mio matrimonio e di concedere ai nostri figli un matrimonio felice e benedetto da Lei. Di proteggere e benedire i nostri fratelli e sorelle con le loro famiglie.
Ho ricamato la tovaglia d’altare che oggi consegno nella speranza che la Madre di Dio la gradisca e voglia concedermi le grazie che Le chiedo. L’ho ricamata anche per ornare quel Suo piccolo altare nella cappellina, mentre dovrebbe essere venerata in un Santuario. Tuttavia, quale santuario potrebbe essere più bello di quella meravigliosa natura che ha intorno?
Se fossi un pittore, dipingerei la Sacra Famiglia; se fossi un architetto, disegnerei il santuario dove un giorno certamente sarà venerata. Ma non essendo né l’uno né l’altro, ho fatto ciò che potevo e sapevo fare, per testimoniare che crediamo in Lei e che riconosciamo come autentiche le apparizioni di Ghiaie. E, infine, per ringraziarLa di avermi permesso di ritrovarLa, perché, certo, non sono venuta ad abitare per caso in questo quartiere. Ho ricamato dodici rose, perché sono il suo fiore, ma anche perché, fra tutte le Litanie lauretane, quella che mi ha sempre commosso è: “Rosa Mystica”; e ho ricamato dodici stelle, perché Lei è la più splendente delle stelle, ma anche perché mio marito predilige fra le Litanie: “Stella matutina”. Accludo anche una poesia da me scritta. Con infinita devozione, Alda Maria Gallerano (Firmato anche: Gabriele Burrini, Maria Grazia, Joseph Michael Maria)
------------------------------------------------------------ Archivio privato (D. G. B.)
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