Autore:  Suor A. M. Sala Data documento:  22/02/1985
Titolo:  Miracolata a Ghiaie il 31 maggio 1944

 TESTIMONIANZA DI SUOR ANNA M. SALA, MIRACOLATA A GHIAIE IL 31 MAGGIO 1944

Sala Anna M., nata il 22/04/1910, 34 anni al momento delle apparizioni, sofferente da circa 4 anni per trauma cranico chiuso, guarì improvvisamente a Ghiaie il 31 maggio 1944, ultimo giorno delle apparizioni. Morì il 21 luglio 1985.

Ecco il racconto della sua guarigione miracolosa.

(Il racconto è stato trascritto tale e quale, correggendo soltanto alcuni errori ortografici)
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Sia lotato G. M.
Umilmente. Mi hanno chiesto di fare, la relazione del miracolo operato dalla Madonna di Ghiaie di Bonate Sopra il 31 maggio 1944, scritta da Suor Anna M. Sala.

Io sottoscritta Suor Anna M. Sala nata ad Airuno il 22.04.1910, domiciliata a Mandello del Lario provincia di Como, dichiaro e scrivo di mio pugno dell’anno 1940 il dì 11 dicembre alle ore 6,30 mentre mi recavo alla Santa Messa e nell’attraversare la piazza dove c’era un lungo canale perché stavano facendo la maternità vi sono precipitata dentro, in quel tempo c’era l’oscuramento ed era impossibile e proibito accendere le luci perché era tempo di guerra; l’impresa Bertarini non aveva messo né luci né ripari per cui il pericolo di una grande disgrazia era inevitabile, per questa mia caduta.
Allora mi hanno preso e mi portarono nel dottor Stea, il medico del paese mi ha medicato e poi: portatela subito a letto e non muovetela, perché è in pericolo, e allora viene l’intervento il Tribunale di Lecco e subito viene il Procuratore del re con il medico scelto da loro, che è signor professor Leopoldo Rossi dell’ospedale di Lecco, e quindi egli mi ha seguito attentamente durante le sofferenze provocatemi della disgrazia e stavo sempre tra la vita e la morte il dott. Stea dopo che il Tribunale si è intervenuto della disgrazia non è più venuto il dott. Stea, ma al suo posto il dott. Voltera, Egli ha preso l’incarico di seguirmi attentamente, però sempre venivano spesso il Procuratore del Re e il signor professor Rossi Leopoldo. E tutte le volte che venivano mi visitavano e ero sempre uguale tra la vita e la morte un giorno hanno deciso di mandarmi all’ospedale di Lecco per potermi controllarmi bene e se potevano farmi guarire, ma questo è stato impossibile su questi esami fatti. Allora dopo un mese mi hanno dimessa peggio che prima, senza avere un beneficio di miglioramento allora ritorno alla mia casa a fare la volontà di Gesù e Maria quindi mi seguiva il dott. Voltera attentamente fino al mese di gennaio del 1944 quando venne per l’ultima volta per decidere la sentenza per la disgrazia avuta nel 1940. 11. dicembre il Tribunale con il Procuratore del Re ed il signor professor Rossi Leopoldo la mia cara mamma le ha chiesto al signor professor Rossi Leopoldo se aveva una medicina per farmi guarire, ma il professore le aveva risposto: mia cara signora Enrichetta, io di medicina non ne ho per sua figlia però c’è una più grande medicina se potete mandarla a Lourdes o a Caravaggio in quei pellegrinaggi della Madonna, questa è la mia medicina che posso darle. Altra cosa non ho. La mia mamma rispose al signor professor appena finirà la guerra la manderò al primo pellegrinaggio se sarà ancora viva.
La cara mia mamma le ripete non c’è proprio nessuna medicina per mia figlia? Il signor professor Leopoldo Rossi le risponde: ve l’ho già detto, a Lourdes e a Caravaggio. Questa è stata l’ultima parola del signor professor Rossi Leopoldo, con il Procuratore del Re del Tribunale di Lecco e sono andati. Ero sempre tra la vita e la morte.
Io in tutti quegli anni che ero inferma dissi alla mia cara Mamma se la Madonna del Cielo avesse a farmi guarire io voglio farmi suora e tu mamma mi lasceresti andare? la Mamma mi rispose noi questo non lo meritiamo. Dopo un po’ di tempo era la domenica 21 maggio 1944 molte persone erano venute a trovarmi dissero a mia mamma signora Enrichetta avete sentito che in un paese vicino a Bergamo a Ghiaie di Bonate sopra a una bambina di sette anni Adelaide Roncalli le è apparsa la Madonna già nove volte? non lo sapevo disse la Mamma. Io le ho detto alla mia mamma che vorrei andare anch’io, allora questa signora ha precisato che la prossima apparizione sarebbe avvenuta la Domenica successiva giorno della prima Comunione di Adelaide Roncalli la mia cara Mamma ha risposto che avrebbe mandato la sua figlia Chiara sul posto dell’apparizione allora il sabato 27 maggio alle ore 15 mandò la mia sorella Chiara sul posto dell’apparizione per vedere se veramente era apparsa la Madonna a Ghiaie di Bonate e sono andati a piedi per fare un po’ di penitenza e proprio il giorno 28 maggio 1944 alle ore 18 è comparsa la Madonna a Ghiaie. C’era grande moltitudine di gente da ogni parte e la Madonna di Ghiaie disse alla piccola Adelaide Roncalli che sarebbe venuta ancora per tre giorni 29 – 30 – 31 maggio 1944 mia sorella ritornata a casa confermò che era la verità.
Io Suor Anna M. Sala voglio dire questo particolare alle ore 18 del 28 maggio 1944 mentre la bambina Adelaide Roncalli aveva l’apparizione io dissi alla mia mamma: “diciamo un Ave Maria alla Madonna di Ghiaie perché abbia a comparire ancora così potrò andare anch’io”.
Nel momento che recitavamo l’Ave Maria una luce di oro entrò dalla finestra, come un lampo, fino al mio letto. In quel momento ci siamo guardate senza dire e senza essere capaci di dire una parola di questa luce ; solo stavamo in ansia per poter sentire la mia sorella Chiara che cosa avrà visto. Finalmente è arrivata verso le due di notte, quindi ha raccontato dell’apparizione e che ci sarà ancora per tre giorni 29 – 30 – 31 maggio 1944. Io ho detto alla mia Mamma che volevo andare anch’io. La Mamma mi rispose: vediamo, se si può portarti prima ci vuole il permesso del medico e poi c’è il trasporto, allora chiamò il medico, signor Voltera, Egli non voleva farmi il certificato perché lui non voleva responsabilità circa la mia salute che stavo sempre tra la vita e morte. Io gli dissi : che morire qui nel letto e morire sulla strada in viaggio per me era uguale. Io da lei voglio un certificato per poter viaggiare il medico rispose: “allora voi sarete responsabili di quello che potrà succedere” e mi fece il certificato e timbrato dal maresciallo di Mandello del Lario. anche per il trasporto c’è stata una lotta il 30 maggio 1944 il giorno della penultima apparizione non avevo ancora avuto il mezzo di trasporto per potermi recare alla Madonna di Ghiaie di Bonate. Allora, un uomo, il signor Lafranconi Noè si era offerto di aiutarmi per avere almeno qualche cosa. Andò a Lecco all’ospedale per avere un’autoambulanza, ma non è stato possibile perché era disponibile soltanto per due ore e non di più. Allora si rivolse a tutti i tassisti, ma pure questi non accettarono di trasportare un inferma allora ritornò a Mandello per chiedere sul posto, ma non ci fu nulla da fare. allora ha pensato di andare al comando dei tedeschi che stavano proprio a Mandello Lario loro tenevano tanti mezzi di trasporto. Allora si presentò al comando dei tedeschi le chiede a loro il mezzo di trasporto per una inferma sino al luogo dove comparve la Madonna che fa dei miracoli a Ghiaie di Bonate Sopra, gli fu risposto che tutto quello che avevano a loro avevano a disposizione non era per questo genere di lavoro, ma solo per la guerra. Il signor Lafranconi Noè a questo punto non voleva venire a riferirmi come erano andate le cose per non darmi un dispiacere, ma io Anna M. Sala sempre stavo aspettando, e il mio pensiero era sempre rivolto alla Madonna delle Ghiaie perché avesse ad aiutarmi per questo trasporto io volevo andare a tutti i costi sul luogo dell’apparizione erano le ore 3,30, del pomeriggio quando dissi alla mia mamma non viene nessuno a dirmi se si è trovato qualcosa per trasportarmi e potere andare alla Madonna di Ghiaie”. Allora dissi alla mia Mamma, Mamma ne hai fatti tanti di sacrifici fino a desso, fanno ancora uno, senti inginocchiati qui vicino al mio letto e recitiamo il Santo Rosario alla Madonna delle Ghiaie di Bonate Sopra, perché se la madonna vuole che io vada all’Apparizione deve mandarmi una persona a dirmi ecco, Anna M. Sala qui hai il mezzo di trasporto per andare alla Madonna delle Ghiaie di Bonate Sopra, sia auto sia camionetta, o carretta la Mamma si mise quindi a recitare il Santo Rosario mentre io pregavo come ho potuto. Terminato il Santo Rosario siamo rimaste in attesa della volontà della Madonna di Ghiaie di Bonate e del suo aiuto, si erano intanto fatte le ore 20 di sera quando sentiamo bussare alla porta di casa, mentre si apre e vedo una ricca signora Matilde Carcano industriale, subito io le dissi O signora lei la manda la Madonna due volte le si avvicina al mio letto e si mette a piangere, vedendomi in quale stato ero ridotta, e mi chiede Anna Sala come stai?
Io sono venuta apposta a trovarti per dirti che, se vuoi andare alla Madonna che dicono che fa dei miracoli, se tu vuoi domani mattina da Milano viene il mio Autista alle ore 10,30 lui ti porterà con il fratello di Mariuccia che tu conosci, l’impiegata del mio ufficio. Io l’ho saputo solo oggi da lei verso le ore 3,30 del pomeriggio, lei mi ha raccontato il fatto e vuole andare per il suo fratello che ha un braccio paralizzato a questo posto dove appare la Madonna che fa dei miracoli; ascoltavo ma non prestavo grande attenzione a quello che diceva. A un certo punto, dopo circa un quarto d’ora mi viene un forte pensiero che mi diceva per questa Madonna che fa dei miracoli sarà buona cosa che io domani anziché fare i miei interessi di lavoro a Bergamo mandi questo bambino e Anna M. Sala che non guarisce più, chissà che la Madonna le dia Ancora la Salute ha lasciato tutto il suo lavoro andò a interessarsi presso la farmacia Sodano per consigliarsi.
Il signor Sodano della Farmacia le disse che aveva sentito che questa famiglia è molto tribulato per avere un trasporto. Allora la signora Matilde Carcano ritorna nel suo ufficio a mettere a posto tutto il suo lavoro che stava facendo e finalmente viene alla mia casa a farmi visita per dirmi che lei avrebbe dato il mezzo di trasporto per poter andare alla Madonna di Ghiaie di Bonate. Io Anna M. Sala dico che mentre io e la mia cara mamma alle 3,30 dicevamo il Santo Rosario la Madonna di Ghiaie di Bonate ha illuminato nella mente queste due persone ; la signora Matilde Carcano e la signorina Mariuccia per avere questo miracolo di trasporto, perché stava già terminato il giorno 30 maggio 1944 e restava solo l’ultima apparizione del 31 maggio del 1944 la Madonna non ha guardato alle nostre miserie ma alla grande bontà di tutti quelli che hanno prestato il loro aiuto per questa misera inferma Anna M. Sala. Finalmente il giorno 31 maggio 1944 con il certificato del dottor Voltera timbrato dal maresciallo di Mandello Lario per essere presente alla Apparizione siamo partiti 10,30 per arrivare a l’ultima apparizione cioè 31 maggio alle ore 20, 1944 di sera mentre la bambina Adelaide Roncalli andava in estesi e proprio in quel momento ho sentito un qualche cosa come una mano che mi passava sulla mia persona e mi sono sentita guarita, in quel preciso momento.
Ho visto uno splendore di luce, tutta la gente che cambiava i colori ma io in questo momento mi sono messa a piangere per sentirmi guarita e mi trovavo in mezzo a questa moltitudine di gente
avrei tante cosa da dire ma per ora basta. quando terminato la apparizione mi hanno portato dove si trovava la mia Mamma. Appena ho visto la mia mamma le ho detto mamma sono guarita che fame e sete non hai niente da darmi da mangiare e bere io sono guarita. la mamma quando mi ha vista si mise a piangere per quanto era successo, lei mi dice ho proprio niente da darti. E mi dice guarda che io non posso venire con te perché questo signore Noè che ti ha assistito non ha più la forza di andare a casa in treno, io le do il mio posto sulla macchina con te. Questo signor Noè Lafranconi con il mio Fratello Isidoro stavano aspettandomi all’arrivo sul posto della Apparizione per potermi aiutarmi a prendermi giù dalla macchina con la barella.
Sul posto dell’Apparizione la mia mamma e mio fratello Isidoro sono rimasti alle Ghiaie perché non hanno potuto viaggiare perché non c’era più posto sul treno sono rimasti fina alla mattina del giorno dopo. Io sono partita dalle Ghiaie alle 9 di sera con il bambino e il signor Noè Lafranconi.
Io sono tornata a casa mia alle 11 di notte e sulla via del ritorno la macchina si fermò a Lecco i miei accompagnatori che mi offrivano di portarmi del caffè in auto risposi: no scendo io, e fra le meraviglie anche degli astanti mi sedetti a un tavolino di un bar.
Commossi e meravigliati mi chiedevano se ero guarita. Risposi: “io sono guarita, però non fate parole, state calmi perché io voglio arrivare a casa mia”. Appena arrivata a casa tutta la gente del paese si alzò dal letto per vedere se veramente ero guarita e miracolata dalla Madonna di Ghiaie di Bonate e vennero anche persone che mai andavano in Chiesa. Erano tutti commossi e mi facevano tante domande. Io le dicevo che sono guarita e disse alla mia famiglia alla nonna e Sorelle e Papà io sono guarita ho fame e sete allora la gente che hanno sentito sono andati a prendere e mi hanno portato formaggio e pane, erano tanto commossi e sono restati fino alle due di notte. Appena la gente se ne andò via, anch’io mi sono coricata a letto con sonno meraviglioso, veramente guarita. Alle ore 6 del mattino sento le campane che suonano. Mi sono detta: è impossibile che io resti a letto: voglio andare alla Santa Messa per ringraziare la Madonna di Ghiaie di Bonate che è lei che mi ha guarita. Oggi poi è il primo giugno, mese del Sacro Cuore e la nostra parrocchia è proprio consacrata al Cuore di Gesù. Allora sono andata ho ascoltato la Santa Messa ed ho fatto la Santa Comunione in ringraziamento che era la prima volta che vedevo la parrocchia nuova mai vista perché ero inferma.
Il medico curante Voltera avvisato dai paesani che ero guarita venne a casa a trovarmi e restò meravigliato della mia guarigione, lo stesso giorno sono venuti a vedermi e fotografarmi quelli di Bergamo mandati quelli della Commissione.
Mi hanno detto di andare dal medico e di farmi un certificato di controllo per mandarlo in curia di Bergamo per approvare il miracolo. Allora io, Anna M. Sala andai dal professor Rossi Leopoldo per fare il certificato. Appena mi ha visto non mi ha riconosciuta; ma io subito gli spiegai tutto il fatto che ero la signora Anna M. Sala di Mandello del Lario e che lui era venuto a casa mia con il procuratore del Re del Tribunale di Lecco. Allora mi riconobbe si ricordò di me ; mi visitò attentamente e mi fece un certificato con queste parole: Con l’ultima mia diagnosi nel gennaio 1944 dichiarai che Anna M. Sala solo poteva guarire con un pellegrinaggio a Lourdes o a Caravaggio. Ma in questo momento Anna M. Sala solo poteva guarire con un pellegrinaggio a Lourdes o a Caravaggio è guarita miracolosamente alla Madonna di Ghiaie di Bonate Sopra mentre la piccola Adelaide Roncalli alle ore 20 di sera del 31 maggio 1944 andava in estasi e le appariva la Madonna, quindi il signor professor Rossi Leopoldo mi aveva fatto il certificato l’ho poi portato alla Commissione della Chiesa di Bergamo. Questa incaricò il signor professor Ferdinando Cazzamalli di Como di esaminarmi.
Il signor professor Cazzamalli mi avvisò di andare nel suo Ambulatorio esaminando tutta la mia vita guarita dalla Madonna delle Ghiaie di Bonate io in ringraziamento volevo farmi suora. Andai a piedi da Mandello del Lario fino all’apparizione dove la Madonna di Ghiaie di Bonate ha voluto scegliere proprio quel posto per distribuire i suoi miracoli e le sue grazie ; io pregai sempre perché la Madonna di Ghiaie doveva farmi capire in quale convento dovevo andare. Dopo un po’ di tempo ritorno all’apparizione per chiederle e mi faccia capire dove lei le piaceva e in questo viaggio che ho fatto la Madonna di Ghiaie di Bonate mi ha fatto capire che dovevo andare con la sorella di Adelaide cioè Caterina Roncalli sorella della piccola Adelaide Roncalli. Ritornai dal signor professor Cazzamalli per chiedere un certificato che dichiarasse se potevo andare in Argentina (America) a farmi suora il convento lo richiedeva. Il signor professor Cazzamalli non solo mi disse che potevo andare in America ma pure in Africa
Mi rilasciò dunque il certificato.
Allora abbiamo preparati tutti i documenti per ottenere il passaporto. per tale documento siamo dovuto andare a Genova per rilasciarlo e per fare varie visite mediche quindi dopo aver ricevuto il per messo dal passaporto siamo andati a Roma a chiedere la Santa Benedizione del Santo Padre Papa Pacelli. la quale benedicendoci ci ha detto: Andate figliole fra 10 anni ritornerete ancora qui in Italia. Quindi avevamo tutte le carte in regola
la Signorina Caterina Roncalli e Signorina Anna M. Sala
la nostra partenza è stata 29 agosto da Genova con la nave di Santa Cruz dopo un lungo viaggio nel mare, e terra argentina la porta del convento si è aperta il 1 ottobre alle ore 6,30 del 1950 di sera, e siamo rimaste per 10 anni. Dopo siamo ritornate in Sardegna dove i nostri religiosi padri Concezionisti avevano aperto un nuovo Ospedale. In questo Ospedale siamo arrivate il 2 novembre 1960 per compiere il nostro dovere di Religiose Ospedaliere nel servizio degli Ammalati.
Io mi trovavo in questo ospedale di Basa provincia di Nuoro.
uguale la nostra reverendissima Madre Caterina Roncalli che nel 1976 è stata eletta Madre Generale per Italia Sardegna e Argentina della nostra Congregazione Concezionista Figlie della Immacolata Concezione.
tutto quello che ho scritto è la verità è scritto di mio pugno.
In fede Suor Anna M. Sala
22 febbraio 1985

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Archivio G. Arnaboldi Riva

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Allegato   Data inserimento:  22/02/1985