APPUNTI IN MERITO ALLA VISITA PASTORALE A GHIAIE (SETTEMBRE 2003)
Visita Pastorale del Vescovo Mons. Roberto Amadei a Ghiaie di Bonate. Martedì 9 settembre 2003 - Assemblea parrocchiale nella chiesa di Ghiaie di Bonate (Bg)
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DAL BOLLETTINO PARROCCHIALE
Dal Bollettino parrocchiale trascriviamo integralmente il paragrafo che riguarda le presunte Apparizioni del 1944 e i fatti collegati.
"Comunità cristiana di Ghiaie - N. 3 - Dicembre 2003" L'Assemblea parrocchiale è presieduta da Mons. Roberto Amadei
"... Viene poi posta, da un membro della giunta parrocchiale, una domanda sulla questione della Madonna di Ghiaie.
Mons. Amadei dichiara, a tal proposito, di ricevere ogni giorno alcune lettere da persone che si professano devote alla Madonna e che non si rendono affatto conto di quanto il loro comportamento, in realtà, La offenda. Sono state dette molte cose su questa questione, anche calunnie sui Vescovi predecessori, ma al di là di quello che può essere stato il percorso storico, il Vescovo invita a riflettere sul fatto che non è importante, ai fini della fede, il riconoscimento delle apparizioni o l'evento miracolistico in sé, ma che è fondamentale credere in Gesù Cristo e quindi in Maria che è sua Madre. Questa è la sola Verità, non c'è più nulla da aggiungere a quello che Cristo ci ha già detto. Quello che si tenterà di compiere per quel luogo è la regolamentazione del culto, anche per sottrarlo a tentativi di indubbia strumentalizzazione..."
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APPUNTI DA ALTRE FONTI PRESENTI ALL'INCONTRO
Riassumiamo l'intervento del Vescovo sui Fatti di Ghiaie di Bonate del 1944, in base alla trascrizione dettagliata dell'intervento del Vescovo, fatta invece da chi era presente all'Assemblea parrocchiale il 9 settembre 2003.
1) Durante l'Assemblea è stata posta solo una domanda specifica sui Fatti del 1944 da un membro della giunta parrocchiale. Nessuno ha avuto il coraggio o la possibilità di controbattere la risposta del Vescovo. Estranei alla Comunità di Ghiaie non hanno avuto il diritto di parola.
2) Il Vescovo ha accusato i giornalisti e gli scrittori di non conoscere la storia, ribadendo che i libri che sono stati scritti "non hanno nulla di storico".
3) Il Vescovo è dispiaciuto non tanto per le lettere che riceve direttamente, ma per le calunnie mosse contro l'allora Vescovo Mons. Bernareggi, contro i membri della Commissione Teologica e contro Don Luigi Cortesi che ha conosciuto come una brava persona.
4) La Commissione Teologica, secondo il Vescovo, ha lavorato bene e non era composta solo da Bergamaschi.
5) Successivamente Mons. Gaddi e Mons. Oggioni hanno chiesto a Mons. Chiodi di verificare il lavoro svolto dalla Commissione. Mons. Chiodi ha detto che la Commissione ha lavorato bene e alla stessa conclusione è giunto anche il Vescovo attuale Mons. Amadei dopo aver esaminato gli atti della Commissione, compresi certi documenti che i giornalisti non hanno mai visto.
6) I molti religiosi che si recano a Ghiaie sul luogo delle presunte apparizioni, sanno che non vi possono andare e il Vescovo è dispiaciuto che questi religiosi disobbediscano perché in quel luogo non c'è il diritto di culto.
7) Per quanto riguarda il culto, il Vescovo ha detto che se ne può parlare ed eventualmente rettificare il Decreto Bernareggi che resta in ogni modo valido. Partono male coloro che sostengono che non ci si deve fermare qui. Il diritto di culto non significa approvazione delle Apparizioni e, collegandosi a questo, il Vescovo ha ricordato che alcuni santuari sono sorti pur senza apparizione o presunta apparizione.
8) Il Vescovo ha ribadito che la Madonna non è offesa se, sbagliando, non vengono riconosciute certe Apparizioni, ma è offesa se si creano dei fanatismi che portano a rincorrere miracoli anziché portare a Cristo.
9) Il Vescovo ha fatto capire chiaramente di non credere alle Apparizioni.
10) Infine ha concluso dicendo che non è importante credere alle Apparizioni, ma è importantissimo invece credere in Gesù Cristo.
11) Non risulta, salvo e/o, che il Vescovo si sia recato, alla località Torchio, sul luogo delle presunte apparizioni del 1944.
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COMMENTO CHE COS'È "STORICO"? 1) Se il Vescovo ha esaminato dettagliatamente gli atti della Commissione Teologica, pare strano che non abbia riscontrato nessuna delle numerose e gravissime irregolarità denunciate, da tempo, già da Mons. Bramini “difensore” delle apparizioni e della piccola Adelaide, e da molti religiosi, prelati e studiosi dei Fatti del Maggio 1944, e anche dalla veggente stessa. Possibile che siano passate inosservate le violenze subite da Adelaide Roncalli da parte di alcuni religiosi e religiose, gli esperimenti disonesti e sacrileghi che Don Cortesi ha ammesso di aver effettuato sulla povera bambina, i gesti “troppo familiari e affettuosi” dello stesso sacerdote verso la piccola. Possibile che siano passate inosservate le continue e grossolane violazioni del Codice di Diritto canonico durante il processo. Possibile che il Vescovo non sia stato colpito dalle terribili pagine offensive e poco caritatevoli scritte da don Cortesi sulla bambina e sulla sua famiglia e contenute nei suoi scritti? Chi invece ha avuto la pazienza di leggere quelle pagine, ne è rimasto nauseato e esterrefatto.
2) Se esistono veramente dei documenti mai visti dai giornalisti che comprovano che le apparizioni del maggio 1944 non sono vere o sono tutt’altro che di natura divina (paranormale, diabolica, umana, militare, scientifica, extraterrestre, …?) perché finalmente non si dimostra alla gente, con prove tangibili, che tutto è stato un inganno? Perché si tengono nascosti quei documenti? Che cosa non si vuole e non si deve dire? Se quanto scritto dai giornalisti e scrittori, non ha nulla di storico, si spieghi allora e si dica che cos’è “storico” per la Curia, visto che molti dei numerosi documenti consultati dagli studiosi e citati nei loro libri sono sicuramente presenti nel voluminoso fascicolo perennemente “in riordino” custodito in Curia. Che cos’è allora “storico” di quel fascicolo?
3) Qualcuno che, nell’arco di questi sessant’anni, ha avuto l’opportunità di consultare il dossier “Ghiaie” in Curia, ha affermato senza mezzi termini che quelle carte celano gravi irregolarità.
4) Il Vescovo dice di avere dei documenti mai visti, ma anche gli studiosi, da parte loro, hanno avuto accesso, in certi archivi, a documenti riservati e attendibilissimi di cui sicuramente il Vescovo non è mai stato a conoscenza.
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PREGHIAMO PERCHE' FINALMENTE EMERGA TUTTA LA VERITA' SULLE APPARIZIONI DEL 1944 E VENGA RICONOSCIUTA L'INNOCENZA DI ADELAIDE RONCALLI, LA PICCOLA VEGGENTE DI ALLORA.
PREGHIAMO TUTTI PERCHE', FINALMENTE, DOPO SESSANT'ANNI DALLE APPARIZIONI DEL 1944, SUA ECCELLENZA APRA QUELLA FONTE DI LUCE E DI SPERANZA PER TUTTE LE FAMIGLIE DEL MONDO.
PREGHIAMO PERCHE' SUA ECCELLENZA METTA A DISPOSIZIONE DELLE MIGLIAIA E MIGLIAIA DI PELLEGRINI, SACERDOTI SANTI ALLA CAPPELLETTA DEL TORCHIO.
PREGHIAMO.
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