DUE RELAZIONI SCIENTIFICHE (1987- 1988) SULLO STATO DI COSCIENZA MODIFICATO DI ADELAIDE
In data 3 agosto 2004, il dott. Giorgio Gagliardi ci ha comunicato che, nello scorrere la bibliografia del sito, ha notato che due sue relazioni importanti per lo stato estatico del soggetto, che potrebbero essere utili per la valutazione scientifica del medesimo evento, non erano state citate. Grazie al dott. Gagliardi per la segnalazione e per averci inviato copia di queste due relazioni che includiamo molto volentieri nel sito. (Un altro suo lavoro scientifico sulle Apparizioni di Garabandal comprensivo anche di tabelle sulle Ghiaie, invece, non è stato ancora pubblicato).
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Tratto da "VERRA' A VISITARCI DALL'ALTO" di Giulio Giacometti e Piero Sessa (pag. 301, 302 + tabella pag. 296), Milano 1988.
CONSIDERAZIONI SULLO STATO DI COSCIENZA MODIFICATO DI ADELAIDE RONCALLI DURANTE L'EPIFANIA MARIALE DI BONATE
"Queste considerazioni sono basate sui rilievi effettuati da alcuni medici che sono stati presenti all'Epifania mariale di Ghiaie di Bonate nel 1944, in particolare sulle relazioni della dottoressa Eliana Maggi e di una sola osservazione del prof. Cazzamalli. Lo scrivente, pur sapendo che altri medici erano presenti all'evento non ha trovato le corrispettive relazioni. La dott. Maggi ha partecipato a quasi tutti gli eventi estatici e perciò è il relatore più attendibile, mentre il prof. Cazzamalli ha compiuto una sola limitata indagine neurofisiologica ed ha preferito compiere indagini psichiatrico / paranormali non supportate da adeguate ricerche, ma solo basate sulle teorie cosiddette "metafisiche" più alla moda per quei tempi. Da dire anche che dalle relazioni sia del prof. Cazzamalli che dalle relazioni di don Cortesi, emerge che lo psichiatra ha fatto relazioni filosofico / teologiche ed il prete, con metodi francamente repressivi, ha esordito con relazioni pseudopsichiatriche e pseudopsicologiche. La dott. Maggi dà relazioni delle estasi del 19/5/44, 20/5, 21/5, 29/5, 30/5, 31/55, il prof. Cazzamalli relaziona la medesima del 31/5. Le indagini compiute sono solo avvenute con l'esame dei parametri fisici della bambina di a. 7 e senza una registrazione grafica dei medesimi. La valutazione perciò non può essere paragonata in assoluto con altri rilievi più recenti registrati in continuo e con strumenti. Altro rilievo molto importante: l'estasi neurofisiologica, ad esempio quella registrata a Medjugorje, non può essere confrontata in quanto a Medjugorje i ragazzi testati avevano già al loro attivo (MEDJUGORJE DUE) ben più di 1500 eventi estatici e perciò hanno sicuramente approfondito anche il loro stato di coscienza modificato e la connessa neurofisiologia; differente sarebbe stato valutare la loro neurofisiologia nel 1981. Adelaide ha avuto 13 apparizioni nell'arco di 18 giorni e poi stop, la più giovane "veggente" dei casi valutati con intervento medico. - Lo stato estatico è oscillato dai 6' ai 20' presente l'attivazione ortosimpatica della pre e protoestasi - l'evento è quasi sempre "fasico" e perciò risponde ad un evento che rientra nella risposta fisiologica emozionale - lo stato di coscienza modificata non è profondo - la bambina risponde più o meno torpidamente agli stimoli dolorifici meccanici e "termini": fiammiferi controvento con temperatura ben oltre degli algometri con calore massimo a 53' - la bambina è parzialmente deafferentata dal mondo sensoriale per il riflesso dell'ammiccamento e fotomotore, non si conoscono i diametri pupillari prima, durante, dopo la bambina è parzialmente deafferentata per quanto riguarda l'udito, non avverte sensazioni di pericolo: aerei, né fucilate, né urla della folla, risponde "bisbigliando alle domande" - la bambina fissa lo sguardo "a oriente" e non lo distoglie più - la bambina non ha l'abolizione totale dei movimenti: muove le mani, si asciuga il sudore - l'attivazione ortosimpatica si manifesta anche con il pallore iniziale, le estremità fredde nonostante il caldo presente - l'attivazione ortosimpatica si manifesta anche con l'inibizione della motilità gastrointestinale per cui frequentemente prima dell'evento "sbadiglia" - l'attivazione ortosimpatica si manifesta con il riscontro di una sclera e cornea particolarmente lucenti - la bambina ha delle variazioni dello stato di coscienza modificato per cui alcune volte le sue labbra si muovono velocemente senza emettere suoni - la bambina percepisce un "fenomeno non fisico" con "un non fisico" organismo corporeo collocato nello stesso "non fisico" spazio (Whitemann stato premistico / mistico) - le tabelle evidenziano l'evento fasico dello "stressor" che si aggiunge allo stimolo rappresentato dalla scadenza cronologica dell'evento annunciato e all'attivazione emozionale aspecifica che precede lo "stressor" rappresentato da "un puntino luminoso che arriva da oriente e si ingrandisce sempre di più rivelando al suo interno la presenza della Madonna". Adelaide con un programma comportamentale e con un programma biologico innalza il livello di attivazione biologica necessario a sostenere la modificazione dello stato di coscienza modificato pari ad uno stress acuto di contenuto gratificante. Le modificazioni dei sistemi biologici e delle sequenze comportamentali sono state tali per cui è stato sufficientemente dimostrato che l'organismo della bambina ha risposto in modo ottimale all'evento mistico.
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Tratto da "LE APPARIZIONI DELLA MADONNA DA LOURDES A MEDJUGORJE" di Marco Margnelli e Giorgio Gagliardi, Riza Scienze numero 16, luglio 1987 (pagine 64, 65 e 66).
LE GHIAIE DI BONATE (di Giorgio Gagliardi e Marco Margnelli)
Il ciclo delle apparizioni delle Ghiaie di Bonate (Bergamo) inizia in un giorno di maggio del 1944 con un grido della sorellina di Adelaide Roncalli, che corre dalla mamma: "Adelaide è morta in piedi". La madre corre e trova la piccola (che ha sette anni) in uno strano stato: è rigida e assente dalla realtà, ma non sembra in pericolo di vita. In pochi minuti "rinviene" e dice di aver avuto un'apparizione. Malgrado i tempi calamitosi (la Seconda Guerra Mondiale è nella sua fase più crudele) e malgrado i bombardamenti, la voce si sparge in fretta. Alle dodici apparizioni che seguiranno, assisterà un numero sempre maggiore di persone, finché, all'ultima, per accompagnare Adelaide sul luogo del suo appuntamento coll'ultrasensibile saranno necessari i carabinieri e occorrerà intimidire la folla, stimata in 200 mila persone, con colpi di moschetto. Abbiamo incluso in questa monografia la storia dell'epifania di Bonate perché le apparizioni furono studiate con buon occhio scientifico sia da Ferdinando Cazzamalli, psichiatra, autore di numerosi studi e libri di metapsichica e da vari medici, come Elena Maggi, che hanno lasciato le prime, importanti, documentazioni psicofisiologiche di un'estasi epifanica (Cazzamallí F., La Madonna di Bonate, Bocca, Milano, 1951). Anche se limitati, questi dati si prestano bene a un paragone con quanto si è osservato a Medjugorje. Secondo le testimonianze della Maggi, Adelaide entrava in estasi dopo quattro sbadigli e cioè, sembrerebbe, con un'attivazione parasimpatica invece che ortosimpatica, come si è osservata a Medjugorje. Infatti, l'andamento della frequenza cardiaca non assomiglia a quello dei veggenti jugoslavi, ma piuttosto a quello di un samadhi. Poiché le estasi di Bonate duravano fino a cinque minuti, questi particolari indurrebbero al sospetto che si verifichino, nel nostro contesto religioso, anche estasi parasimpatiche e che a Medjugorje, come risulterebbe da dati sparsi (che non abbiamo discusso per mancanza di spazio) si è studiato solo il momento d'ingresso dell'estasi. Secondo quanto poi è possibile arguire dalle descrizioni di Cazzamalli, lo stato di coscienza di Adelaide era indiscutibilmente diverso da quello della coscienza normale e sussisteva l'anestesia dolorifica, come poterono accertare gli osservatori, con fiammiferi. Lo stesso Cazzamalli accertò che Adelaide aveva buona intelligenza, non mentiva e non frodava. Quanto alla sua salute mentale, c'è l'autorevole conclusione di Padre Agostino Gemelli, che scriveva al vescovo di Bergamo: "Non è un soggetto isterico, non ha alcuna forma morbosa, si è di fronte ad un tipo precocemente positivo, realistico, sintetico". Nel giro di due mesi (tanto è durato il ciclo di Bonate) si concludono spontaneamente i primi cinque blocchi del nostro schema di studio delle epifanie. Non mancano neppure i fenomeni solari, visti da innumerevoli testimoni né quelli paranormali, indagati, ovviamente dal Cazzamalli. Il 20 luglio, mentre alle Ghiaie è in corso un'apparizione, alcuni bombardieri inglesi stanno compiendo un'incursione su Bergamo: c'è il rischio che venga bombardata la folla raccolta attorno ad Adelaide. Quando è il momento di sganciare le bombe, i piloti odono nelle cuffie radio una voce di donna che dice loro di bombardare l'argine del fiume. Bergamo e la folla sono salvi e al loro rientro alla base i piloti non sapranno dare spiegazioni dei fatti. Manca il completamento del sesto blocco, il giudizio teologico. Ci pensa un prete, don Cortesi, che predispone una indagine piuttosto rude ma molto efficiente. Nel frattempo, per la mente positivista del Cazzamalli, il caso è chiaro: si tratta "di allucinazione creativa e visioni di tipo oniroide autoipnotico" (Cazzamalli, op. cit.). Don Cortesi provvede ad allontanare Adelaide dal luogo delle apparizioni e dalla famiglia e a farla "ospitare" in un collegio, onde poterla studiare e, probabilmente, "metterla alla prova", coadiuvato da zelantissime suore che alternano le minacce di un'eternità spaventosa "all'inferno" con "qualche" sano scapaccione. Dopo alcuni mesi di collegio, Adelaide ritratta (per iscritto!) di aver visto la Madonna e la storia di Bonate sembra conclusa. Don Cortesi motiverà in vari libri le sue decisioni e la sua condotta (Cortesi L., Il problema delle Ghiaie di Bonate SESA, Bergamo, 1945) dimostrando, sostanzialmente, la scarsa attitudine mistica di Adelaide. Non tutti saranno d'accordo (Ballini A., Una fosca congiura contro la storia, Ars Graphica, Roma, 1954; Ballini A.-Cazzamalli F., La metapsichica e le apparizioni, Carrara, Bergamo, 1952), tant'è vero che Bonate è ancora viva nel ricordo di molti (Anonimo, Le apparizioni, op. cit.) e la cappella eretta alle Ghiaie, benché penosamente in abbandono (con gli anni le è sorto accanto un deposito di rottami) è ancora méta di pellegrinaggi e sede di preghiere.
========================================================================================== Fonte: Dr. Giorgio Gagliardi
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