SCONCERTANTE: COSTRINSERO PERSINO LA BAMBINA A FINGERSI MORTA!
Immaginate che, improvvisamente, alla vostra bambina le imponessero d’inscenare la sua finta morte e la volessero avvolgere in un lenzuolo bianco e portarla, per finta, al cimitero. Cosa penserebbe la vostra bambina? Che terribile trauma subirebbe da quella esperienze? E voi, come reagireste? Cosa direbbe l’opinione pubblica?
Ebbene, la povera Adelaide dovette subire anche questa terribile prova, all’insaputa di tutti.
Trascriviamo la testimonianza di don Attilio Goggi tratta da un suo “Dossier su Ghiaie” inedito (pag. 176) e il parere dell'esperto dott. Giorgio Gagliardi.
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“Avevo sentito dire o avevo letto da qualche parte che la bambina dava fastidio a Hitler appunto per la profezia dei due mesi, ma a questa notizia non avevo dato tutto il peso che meritava. Un giorno, venuto sul discorso, la signora Adelaide mi precisò che, essendo ella in convento dalle suore, queste ricevettero una soffiata che le mise in serio allarme: la bambina era ricercata per essere deportata in Germania o altrove. Decisero sul da farsi ed istruirono la bimba: doveva fingersi morta, sarebbe stata avvolta in un lenzuolo e portata al cimitero del suo paese. Fecero così e mentre la trasportavano su di un auto, le suore, con volto commosso e da commuovere, dissero a chi guardava che purtroppo la bimba era volata in paradiso. La portarono invece in un altro loro convento ove la tennero nascosta per un buon tratto di tempo finché la minaccia parve sfumata. Con questo episodio, narratomi con seria esattezza dalla signora Adelaide, possiamo meglio comprendere che l'Apparsa è stata veramente la “Virgo prudens" nel dire come ha detto sui due mesi, un giovedì...”
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COMMENTO Infatti, la bambina aveva annunciato “Fra due mesi la pace, un giovedì” se tutti avessero pregato e fatto penitenza. E proprio quel giovedì, ci fù l’attentato ad Hitler che indebolì fortemente il regime fascista. Purtroppo, non tutti pregarono e fecero penitenza, l'inquisitore per primo che non credeva nelle apparizioni, e così Hitler si salvò e la guerra continuò per quasi due anni.
Purtroppo anche quest’episodio, come tanti altri sconcertanti, sono stati nascosti per sessant’anni all’opinione pubblica. Come la Curia di Bergamo può ancora sostenere che non vi è stata nessuna irregolarità nel caso Ghiaie? Alla luce dei tanti fatti denunciati perché non si vuole riaprire subito il caso? Che cosa si aspetta?
Mons. Carozzi che fu interpellato da Papa Giovanni in data il 03/09/1960, sconsigliò, al momento, la riapertura dell’istruttoria e dichiarò tra l’altro: “Penso che un’eventuale supplemento di istruttoria sia pienamente non opportuno: 1) perché non potrebbe dare maggior luce sull’apparizione; 2) getterebbe una manata di fango sulla venerata memoria del vescovo Bernareggi; 3) susciterebbe un cumulo di pettegolezzi tra il clero…”
Come mai una riapertura del caso avrebbe gettato “una manata di fango sulla venerata memoria del vescovo Bernareggi”? Si vuol intendere che il Presule era coinvolto colpevolmente nell’”affare” Ghiaie?
========================================================================================== COMMENTO DELL'ESPERTO DOTT. GIORGIO GAGLIARDI
"Commento (Dr. Giorgio Gagliardi, 04/11/2004) Al riguardo della messa in scena per salvare Adelaide dalla deportazione in Germania, come quanto è stato affermato. Si può senz’altro commentare che la sceneggiata del finto funerale in una ragazzina di 7\8 anni nel 1944 ha influito come stress acuto sulla personalità di Adelaide che ha dovuto farsi coprire da un lenzuolo bianco e trasportata al cimitero. Nel dettaglio la ragazzina - Si è vista avvolgere in un lenzuolo anche sulla faccia (probabilmente), perciò non ha più avuto il controllo dell’ambiente che si preannunciava preoccupante poiché si trattava di essere trasportata al cimitero, anche se(indubbiamente) le avevano detto di stare tranquilla perché si trattava di un gioco, di una finta per salvarla dalla deportazione (che conoscenza aveva la ragazzina di questo eventuale termine dettole), anche se ciò nell’immaginario di una bambina di paese non doveva essere del tutto tranquillizzante. - E’ stata deposta su una barella, se non sulla barella dei morti (si spererebbe di no). Da quel momento ed il viaggio al cimitero (lungo o corto che sia stato) ha indubbiamente sconvolto l’immaginario della bambina che sapeva dove la portavano e magari anche l’insorgenza di paure di poter essere veramente deposta in qualche monumento funerario e lì lasciata.
Non è possibile chiedere all’interessata cosa ha provato in quei momenti cruciali e quanto tempo è restata all’interno del cimitero(se è così) prima di caricarla su un altro mezzo di trasporto per andare nell’altro convento. Riguardo al commento di Mons. Carozzi sulla riapertura del caso Ghiaie gli argomenti citati sono molto criticabili e soprattutto non entrano nel merito se la Madonna è apparsa o meno alle Ghiaie nel 1944.
Il caso Garabandal è stato riaperto 5 volte e cinque volte condannato; il caso Pellevoisin è stato riaperto due volte e giudicato dopo un centinaio di anni circa “Positivo”. Quindi che significato ha infangare una memoria di un vescovo che ha espresso “con gli elementi” che gli fornivano una decisione. A Garabandal illustri esperti, che avevano partecipato a Commissioni per altre Apparizioni furono ricevuti al “ristorante” per esprimere le loro deposizioni, quindi in un luogo non certo ideale per parlare della “ Madre di Dio”, e nonostante queste pecche il vescovo non approfondì questi penosi particolari e diede un giudizio negativo. Non fu certo obbiettivo, ma anche lui si fidò della commissione che non era stata all’altezza del suo compito.
Le testimonianze dei vari medici che seguirono il caso Ghiaie non furono presi in considerazione: Adelaide (per i riscontri clinici eseguiti) durante quelle ricerche scientifiche in stato modificato di coscienz: - era assente dall’ambiente - aveva una tachicardia seppur non ai limiti massimi - non percepiva il dolore. - la sua espressione era serena. Quindi Stato Modificato di Coscienza di tipo estatico (Mappa di Fischer) anche se non profondo. Comunque oltre la prova della realtà ordinaria e la creatività."
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