Autore:  Don I. Duci Data documento:  11/06/1946
Titolo:  Quel libro di don Cortesi mi nausea

 QUEL LIBRO DI DON CORTESI MI NAUSEA

Da molto tempo una frangia del Clero, decisamente contraria alle presunte Apparizioni di Ghiaie del 1944, va dicendo che non vi è nulla di irregolare nella condotta di don Luigi Cortesi, asserendo di aver letto le sue tre opere su quei fatti.
Dubitiamo che qualcuno di loro abbia veramente letto attentamente quei libri, se mai soltanto "quà e là" (come ci ha confidato un prelato), perché altrimenti avrebbero rilevato le numerose ammissioni dell'inquisitore di aver violato i divieti del vescovo di visitare ed interrogare la bambina, di aver usato violenza psicologica ed di aver eseguito esperimenti disonesti e sacrileghi sulla bambina, di aver violato il segreto istruttorio, di non avere i titoli per scrivere certe relazioni... Non sarebbero sfuggite le intere pagine di gravi calunnie scritte contro Adelaide e la sua famiglia, le deliranti definizioni offensive verso quella Madonna "con restrizioni mentali" apparsa in quel luogo, le eresie scritte...

La Curia di Bergamo ha asserito ed asserisce tuttora che i libri di don Cortesi erano segreti, una "specie di istruttoria" del processo, e che quindi non erano di dominio pubblico.
Quest'affermazione NON È VERA perché i libri di don Cortesi circolavano e come! Lui stesso, ne distribuì, clandestinamente 60 copia ad amici e conoscenti e successivamente erano consultabili anche in biblioteca.

Il suo terzo libro "Il problema della apparizioni di Ghiaie" che stronca le apparizioni, fu molto criticato.

Ecco tra le tante testimonianze in merito, la lettera che l'allora curato di Ghiaie, don Italo Duci, scrisse a Mons. Bramini difensore delle Apparizioni di Ghiaie.

========================================================================================== Ghiaie – 11 – 6 – 46

Rev.mo Monsignore,

dietro suo invito mi son deciso a stendere qualche osservazione personale sull’opera di D. Cortesi alle Ghiaie. Avrei tralasciato volentieri di far osservazioni su persone e specie su D. Cortesi, ma lo faccio per l’onore della Madonna e per il trionfo della verità.
Per questo ciò che dirò in questa mia relazione non lo dirò per infamare, ma con l’intenzione unica di giovare alla causa del bene, e sempre salvando le intenzioni.
La prima cosa che non mi è piaciuta in D. Cortesi sin da principio è stato il modo di raccogliere testimonianze. Nulla in casa parrocchiale. Di suo arbitrio andava e veniva, interrogava Tizio, Caio senza la presenza di testimoni qualificati che potessero garantire e dar valore alle deposizioni. Notai come una stonatura ch’egli non poche volte andasse e venisse per il paese anche alla festa durante le S. Funzioni con poca edificazione dei fedeli, anche se per interrogarli.
Per le ragioni suesposte il lavoro di D. Cortesi lo considero un semplice studio personale. Per queste ragioni anche gli interrogatori intorno ad Adelaide temo manchino di forza per mancanza di controllo e di serietà. Solo lui difatti avea il monopolio della bambina. Per mancanza di testimoni anche le sue conclusioni intorno ad Adelaide si possono considerare un semplice studio personale.
Come sacerdote poi dovea farsi rispettare di più, non usare certe confidenze, e non permettere che Adelaide ne usasse con lui.
Ma D. Cortesi dovea condurre a termine uno studio sulla psicologia della bambina e perciò lo si lasciò fare. E senza alcun protocollo giunse difatti al termine del suo studio con la pubblicazione del lussuoso volume: “Il problema delle apparizioni di Ghiaie”, Le conclusioni in esso dedotte mi sembrarono paradossali e tragiche da farmi passare alcune notti insonni.
A proposito di questo libro sul mio diario dell’8 ottobre 1945 trovo segnate queste osservazioni: “… È giunto il libro di D. Cortesi, libro che nega tutto. L’ho letto e sono stato male; son venuto a questa conclusione: o mi trovo innanzi ad un uomo ed allora devo credere alle sue conclusioni, oppure mi trovo di fronte ad un anormale, un pazzoide…”
Nausea il contegno e la famigliarità con la bambina, nausea l’aria di dotto, di psicologo, di medico che vuol assumere. Nausea la cartella clinica ch’egli stesso stende di Adelaide circa la continenza. Nausea la prima parte ch’egli ha avuto di entusiasta esagerato per voler apparire critico profondo. Nausea la maniera naturalistica di spiegare tutto, conversioni, bene spirituale, fatti prodigiosi…” Si potrebbe aggiungere: nausea sino a far ribrezzo il fatto di baciare la bambina sui capelli quando gli dice che non ha visto la Madonna.
Anche secolari mostrarono il loro dissenso circa l’opera di D. Cortesi. Ha regalato due vestiti: uno al fratello di Maria e l’altro a Candido. Al dir di secolari abbondavano anche le sigarette. Lo scopo forse fu quello di riuscir meglio nei suoi interrogatori. In ultimo devo aggiungere che D. cortesi ha avuto da noi molte relazioni, documenti, certificati medici riguardanti il problema delle Ghiaie. Di tutto questo materiale noi non ne conserviamo copia. Sarebbe perciò desiderabile, ora che D. C. ha ultimato il suo mandato, che tale materiale tornasse all’archivio parrocchiale, perché potrebbe tornare utile per altre indagini. Sarebbe una stonatura che la parrocchia non conservasse copia degli atti che riguardano fatti sì importanti. Avevo mostrato questo mio parere sin da principio, che cioè la parrocchia fosse il centro di raccolta dei documenti, ma si è agito altrimenti…
Prima di ultimare questa mia relazione ci tengo a dichiarare che anche la cappella sorta qui e che venne poi chiamata rifugio è sorta contro la nostra volontà; in questa costruzione parte importante l’ebbe anche D. Cortesi.

Per il metodo usato su Adelaide, lo trovo contrario al buon senso, perciò i risultati da esso ottenuti lasciano molto dubitare.

Ecco le poche mie osservazioni. Le stesi non con l’intenzione d’infamare, ma per l’amor della verità, sicuri che tutto rimarrà segreto.
Con sensi di profonda stima mi dico di lei umilissimo servitore.
D. Italo Duci

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Fonti:
- Archivio privato.
- Archivio privato di Mons. Bramini.

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Allegato   Data inserimento:  11/04/2006