Autore:  Don Bonanomi - Don Breviario Data documento:  20/11/1980
Titolo:  Siamo profondamente convinti della realtà di quelle apparizioni

 Richiesta di revisione del processo alle Apparizioni di Ghiaie di Bonate del 1944 inviata al Vescovo di Bergamo, mons. Oggioni, da parte di due sacerdoti della diocesi.

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SIAMO PROFONDAMENTE CONVINTI DELLA REALTÀ DI QUELLE APPARIZIONI.



Bergamo, 20/11/1980

Ecc.za Rev.ma
Mons. GIULIO OGGIONI
Vescovo di
PERGAMO

Ecc.za Rev.ma
dopo il nostro colloquio presso i Cappuccini dell’11 novembre c.m., crediamo opportuno di precisare per scritto quanto allora detto poiché non abbiamo potuto incontrare il Vicario generale ammalato e perché in definitiva è Lei che ci deve dare una risposta, sentito chi Lei crede opportuno sentire.
Abbiamo fondati motivi di credere che sia giunto il momento di una revisione del processo sui fatti di Ghiaie di Bonate, sia perché dalla base sorge una moltitudine di richieste che non si possono ignorare.
Ci sembra che il messaggio delle Ghiaie di Bonate abbia prefigurato l’attuale disfacimento della famiglia e suggerito un importante modo di correzione di rotta.
Noi abbiamo vissuto di persona quelle storiche giornate del 1944.

In questi mesi, uno degli scriventi, don Bonanomi, è stato invitato a dare un parere su un libro della resistenza. Il libro sta per essere ultimato e ha un capitolo anche sulle Ghiaie di Bonate dove è avvenuto un fatto storico che ha avuto un innegabile influsso sugli avvenimenti della guerra negli anni 1944-45.

Ci spinge a sollecitare la revisione di quel processo Ecclesiastico anche lo stesso decreto Vescovile del 30.04.1948 che contemplava momenti più sereni per rivedere la situazione.
Sappiamo che una revisione del processo comporta una mole di lavoro, un vespaio di polemiche soprattutto da parte di chi ha contribuito in modo determinante all’orientamento della Commissione, ma “Amicus Plato, sed magis amica Veritas”.

Eccellenza, crediamo che lei sia la persona più adatta a dare inizio a questa revisione perché:
1) È un fervente ammiratore e conoscitore di Mons. A Bernareggi che personalmente era convinto di quella reale apparizione e che nella sua grande intelligenza ha voluto usare una certa prudenza, allora necessaria per impedire ogni abusivismo e sfruttamento degli avvenimenti.

2) Ha già saputo superare certe difficoltà interne al Clero Bergamasco e con energia e saggezza procede a tante gradite chiarificazioni e riforme.

3) Sa ascoltare i Suoi Sacerdoti.
Chi presenta questa petizione non è sospettabile di fanatismo, di insubordinazione all’Autorità Ecclesiastica, o di essere stato montato da qualcheduno, ma ha sempre dimostrato, almeno crediamo in serena coscienza, un forte impegno nella pastorale e nella testimonianza evangelica.

Abbiamo però un’interna ansia di giungere ad una chiarificazione.

Siamo profondamente convinti della realtà di quelle apparizioni.

Condividono con noi questa ansia molte e ragguardevoli persone tra cui non pochi Vescovi.

Sappiamo che dalla base, Sacerdoti e moltissimi laici attendono questa revisione. Ci teniamo, comunque a scanso di equivoci, a non essere confusi con chi in modo non corretto pretende di “difendere” la Madonna gettando discredito su persone o istituzioni.
Conosciamo che le difficoltà che si frappongono non sono insuperabili. Il richiesto “Fatto nuovo” può darsi che incominci a verificarsi partendo proprio da questa formale richiesta di revisione del processo.

In attesa di una risposta, porgiamo rispettosi saluti.

Don Giovanni Bonanomi
Don Romano Breviario

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Fonte: Archivio privato di don Giovanni Bonanomi


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Allegato   Data inserimento:  20/11/1980