Autore:  Vari sacerdoti Data documento:  26/03/1994
Titolo:  Perché non ci si può riunire a pregare in quel luogo?

 PERCHÉ NON CI SI PUÒ RIUNIRE A PREGARE IN QUEL LUOGO?

Lettera indirizzata da tre sacerdoti a Mons. Roberto Amadei, Vescovo di Bergamo


Bergamo 26 Marzo 1994

Eccellenza Reverendissima,
dopo il grande eco prodotto dalla trasmissione televisiva di martedì 1° Marzo e le molteplici sollecitazioni che ci vengono da una larga base di fedeli, crediamo opportuno, prima che la cosa vada in mano solo ai laici, di riprendere l’iniziativa presso l’autorità ecclesiastica per alcune richieste e crediamo che sia nostro diritto chiedere che siano ascoltate e tenute in dovuta considerazione.

Non vogliamo entrare in merito al processo ecclesiastico per le Ghiaie di Bonate del quale pur conoscendo e stimando i componenti della giuria non abbiamo nessun elemento per giudicare il perché di quel vago verdetto.

Ci riferiamo invece ai nuovi elementi emersi ed ai nuovi documenti acquisiti sia dal filmato ritrovato e fatto conoscere solo ora e ignorato dalla giuria e da varie testimonianze udite solo in questi periodi.
Ci conforta anche la lettera delle famiglie di Giovanni Paolo II°, che contiene voci già udite nei vari messaggi delle Ghiaie di Bonate.

Alla luce di questi nuovi elementi chiediamo che ci sia data la possibilità di essere liberi di compiere atti di culto nel luogo dove tante migliaia di pellegrini hanno pregato e continuano a pregare.

La nostra vita di sacerdoti fedeli testimoni del vangelo in vari campi dell’Apostolato ed entusiasti del nostro ministero sacerdotale ci fa sperare che la nostra richiesta non sarà disprezzata, ma ritenuta degna di essere presa in seria considerazione.

Da anni coltiviamo queste convinzioni e in occasione del 50° di quegli avvenimenti presentiamo la nostra richiesta, non essendoci mai stata data una documentata spiegazione del “non constat”.

Chiariamo che non vogliamo riaprire nessun processo ne condannare nessuno, ma ci sembra un superato autoritarismo l’impedirci di usare un culto che in nulla è contro la fede, la morale e la pratica religiosa.

Perché non ci si può riunire e pregare dove siamo convinti che la Madonna gradisce i nostri incontri e dove anche tanti venerabili vescovi sono venuti a pregare?

Non vogliamo fare polemica, ma richiediamo una documentata spiegazione del diniego sapendo che la nostra richiesta non coinvolge nulla di superstizioso o di turbamento della fede.

Ci si conceda almeno un tacito consenso lasciando al tempo decidere.

Speriamo che anche questa richiesta non cada nel vuoto e porgiamo distinti ossequi.

Firmato:
Don Giovanni Bonanomi
Padre Rota Tarcisio
Padre G. Battista Carrara

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Fonti:
- Archivio privato di don Giovanni Bonanomi




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Allegato   Data inserimento:  26/03/1994