Autore:  G. Purcaro Data documento:  30/05/2008
Titolo:  Massimo rispetto per i pellegrini

 Articolo del giornalista Giuseppe Purcaro uscito su BergamoSette - Cronache dell'Isola venerdì 30 maggio del 2003.

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MASSIMO RISPETTO PER I PELLEGRINI

DON GALBIATI, PARROCO DI GHIAIE, CONFIDA NELLA SAGGEZZA E NELLA LUNGIMIRANZA DELLA CHIESA



GHIAIE DI BONATE. «Ho a cuore, come tutta la Chiesa, la centralità di Cristo: è lui il fine, la radice della Fede. Occorre saper distinguere la fede dalla devozione. La prima si incentra tutta sulla figura di Cristo. La seconda è una libera espressione dei fedeli. Alle Ghiaie, da quasi sessant’anni, assistiamo ad una devozione che è legittima e contro cui la Chiesa si è mai scagliata né mai ha ostacolato. Io stesso prego e recito il Rosario, in forma privata, davanti alla cappella. E ascolto, per quanto mi consentono le mie forze, i fedeli devoti che accorrono alle Ghiaie. La Chiesa sa essere misericordiosa, sa calibrare e coniugare misericordia e verità».

Non si sente né lontano né ostile alle presunte apparizioni della Regina della Famiglia don Davide Galbiati, parroco che da due anni e mezzo, guida una delle parrocchie più delicate della diocesi orobica («ma quale parrocchia non è più delicata di altre» fa notare il sacerdote).

Dal 13 maggio, anniversario della prima apparizioni alla piccola veggente Adelaide Roncalli, Ghiaie è invasa ogni giorno da folle di pellegrini che arrivano da ogni parte del Nord Italia. Mercoledì 28 c’è stato un pellegrinaggio di alcuni parrocchiani di Terno d’Isola, e domani, sabato 31 maggio, si attendono altri pellegrini per l’ultimo giorno delle apparizioni. Un flusso continuo e spontaneo, frutto del tam-tam tra i fedeli, a volte guidati anche da religiosi e religiose. Ma la parrocchia di Ghiaie come vede questo fenomeno? E come si pone visto che si ritrova in casa devoti ma anche presunti veggenti? Ad Oliveto Citra, paese del Salernitano dove nel 1985, la Madonna sarebbe apparsa ad alcuni giovani, il parroco ha voluto creare la «Fondazione Regina del Castello», che vigila su tutto ciò che si verifica in relazione alle apparizioni e per amministrare le offerte dei fedeli. Un apposito Comitato di vigilanza garantisce l’ordine in tutti i sensi. E a Ghiaie? «Ogni parrocchia ha la sua storia e presenta situazioni diverse – risponde don Galbiati - . Noi, il Vicariato, la Diocesi, tutti seguiamo con attenzione quanto avviene alle Ghiaie. Non possiamo fare l’impossibile ma io stesso ho modo di parlare, di avvicinare i devoti. La devozione a Maria è comunque molto sentita nella nostra comunità. Ogni mercoledì, prima della Messa delle 20,30, recitiamo in chiesa parrocchiale il Rosario. A conclusione del mese mariano, il 31 maggio, facciamo una fiaccolata in preghiera, come avviene in altre parrocchie. Non esiste una peculiarità di Ghiaie. Qui si sono verificati fenomeni su cui la Chiesa ha sospeso il giudizio. Non ha negato, ma solo sospeso. C’è chi vede nella Chiesa una matrigna, noi vediamo una madre di enorme saggezza che sa aspettare. Anche le apparizioni mariane riconosciute non sono da intendersi come dogmi di fede. Il mio compito di pastore è quello di predicare la centralità di Cristo. La devozione è un’altra cosa, comunque da rispettare. Anche se a volte può manifestarsi in forme particolari, a volte enfatiche. Ma i veggenti ci sono alle Ghiaie come in altri luoghi di apparizioni. E’ facile fare del sensazionalismo su tali fenomeni. Ma non serve a nulla. Non serve a far comprendere la Verità. Chi sta sopra di noi saprà valutare a tempo debito i fenomeni di Ghiaie».

La parrocchia delle Ghiaie sta raccogliendo fondi per finanziare la costruzione dell’oratorio attraverso la vendita a scopo benefico di oggettistica sacra e di pubblicazioni che parlano proprio dei fatti del 1944. Anche senza l’imprimatur della Chiesa? «La Chiesa non è una gerarchia rigida come appare a chi ne sta fuori – spiega don Galbiati - . La Chiesa è saggezza. Non pone vincoli, non impone nulla a nessuno. Non c’è misericordia senza verità e non c’è verità senza misericordia. In quanto a noi, siamo trasparenti e pubblichiamo sul nostro bollettino parrocchiale la somma dei proventi raccolti per l’oratorio».

Giuseppe Purcaro

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Allegato   Data inserimento:  30/05/2008