Autore:  Ricerche di A. Lombardoni Data documento:  17/06/2008
Titolo:  Testimonianze di religiosi e religiose

 TESTIMONIANZE DI RELIGIOSI E RELIGIOSE SUI FATTI DEL 1944
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Suor Grazia Gussoni, delle Suore della Sapienza
Dichiarazione del 31/05/2008 - Bonate Sopra
"Voglio riparare in qualche modo quello che Adelaide ha sofferto nella nostra casa a Bergamo in Città Alta con suor Bernadette e con suor Franca Maria. Di questo abbiamo sofferto, di questo ne soffriamo e di questo vogliamo chiedere scusa ad Adelaide e sono qui proprio per questo motivo: Adelaide, desiderei tanto abbracciarla per dirle quanto le vogliamo bene! Ringrazio la Madonna che mi ha concesso questo momento e mi ha concesso anche di lavorare perché la causa di Ghiaie si riapra."


Padre Vincenzo Savoldi, C.S. - 23/05/2008
Nel Giudizio Universale non vorrei stare al posto di certi vescovi e sacerdoti che hanno fatto di tutto, perdendo prezioso tempo, per ostacolare, o peggio ridicolizzare, il progetto che Dio Padre ha affidato a Maria Santissima come Regina della Famiglia apparsa ad Adelaide Roncalli, la "Piccola martire".
E ostacolando il progetto d'amore affidato a Maria Rosa Mistica per la santificazione dei sacerdoti e religiosi nel vivere i carismi dei loro fondatori come è apparsa a Pierina Gilli a Montichiari.

Nel giudizio universale a me piacerebbe stare con Papa Giovanni Paolo II, che ha proclamato Maria Regina della Famiglia, con il Papa Paolo VI, che ha proclamato Maria Madre della Chiesa, col Beato Papa Giovanni XXIII, che ha scoperto la sua vocazione sacerdotale a Ghiaie di Bonate - con San Padre Pio - con San Luigi Maria Monfort - con San Massimiliano Maria Kolbe - con il mio fondatore Beato Giovanni Battista Scalabrini --- che mi hanno insegnato fin da piccolo la vera devozione a Maria come Regina della Famiglia e Madre della Chiesa.

Mons. Marino Bertocchi
Parroco di Sotto il Monte
Fonte: L'eco di bergamo 23/04/2008
"Il 13 maggio 1960, Adelaide scrisse una lettera a Papa Giovanni chiedendole "che si cominci ad avere un pò di culto nel luogo benedetto". Oggi forse si può desiderare qualcosa di più".
"Non sto parlando di una riapertura della vicenda sulla quale la Chiesa si è già pronunciata, ma di un riconoscimento delle Ghiaie come luogo di culto mariano, come del resto è già avvenuto in altre località come Schio, Tre Fontane, Montichiari".



Don Vittorio Bergomi
Fontanella, 10 ottobre 2005
(Fonte: Rivista Senapa, Numero 6, 2005)
“Il ricordo di quella bambina è rimasto a lungo in me, anche perché per tanti giorni la gente parlava di quei fatti... e strano a dirsi gli unici a non credere ad un’eventuale veridicità dei fatti erano proprio i preti, voglio sperare non tutti.
Ma quelli che io conoscevo erano scettici: più che scettici, ostili…
Ciò che allora mi faceva soffrire era l’impossibilità a capire questo atteggiamento; ci avessero almeno spiegato, invece no! A quel tempo ciò che diceva il prete non si discuteva, però non mi andava giù. Anche perché si diceva apertamente che il "tal prete" era il nemico dichiarato e dei fatti e della bambina. Sta di fatto che per una normale reazione che è propria dell'adolescenza, o di me adolescente, mi rimase in testa un’idea: «Vorrei essere prete, ma non come questi che non vogliono la Madonna; per un senso di giustizia».”

Padre Candido Maffeis
lettera del 23/12/1977 al prof. W. De Giuseppe
"Ricordo benissimo il pianto di Anna (mamma di Adelaide) quando dopo pochi mesi seppe che la figlia aveva ritrattato tutto e la sentii dire: «Povera figlia mia che le hanno fatto dire proprio i preti!». Questa frase mi è rimasta incisa nel cuore e allora pensai ai Sacerdoti come una casta onnipotente che aveva anche il potere di annullare dei fatti strepitosi come quelli del mio paese..."

Don Severino Bortolan
Novembre 2004
"Se Ghiaie diventerà, per la misericordia di Dio e la nostra buona volontà luce e calore e le famiglie impareranno ad amare la vita dal suo nascere fino al tramonto, questo sarà il grande segno che annuncerà il trionfo di Maria a Ghiaie e nel mondo."


Padre Gianni Manzi
Comboni College - Khartoum (Sudan)
Fonte: Lettera dell'08/05/2004
"... Assieme ho ricevuto la bustona gialla con la tua del 21/04/2004 e con gli articoli di "Senapa" sulle Ghiaie.
Che responsabilità tremenda per gli ecclesiastici di Bergamo!"

Don Giovanni Bonanomi
Fonte: Lettera dell'08/08/1991 a don Attilio Goggi
"... Probabilmente anche noi lassù avremo già tutto chiarito, senza aver la possibilità di mandare un telegramma al nostro Vescovo perché la Madonna ci dirà: «questi sono affari miei, li sbrigherò quando e come a me piace». Noi abbiamo premura, ma Lei no!»

Domenico Argentieri
Fonte: La Fonte sigillata - 1955 - ed. V. Scalera
"Quelle negazioni per qualsiasi tribunale civile non avrebbero alcun valore. Ma per le Autorità Diocesane di Bergamo ebbero un valore enorme, al punto da far sospendere ogni ulteriore indagine, ritenendo ormai chiusa in senso negativo tutta la questione delle apparizioni di Bonate. Non poteva essere altrimenti - dopo l'offesa fatta alla Madonna, invitandola a ritirarsi da quei paraggi, la Vergine Madre si ritirò, e ritirò le sue grazie, lasciando gli uomini responsabili in balia delle sole loro deboli forze, in balia del Maligno!

Don Giovanni Bonanomi
Fonte: Lettera a Claudio Sorgi - 9 aprile 1994
"Io sono un fervente sostenitore delle reali apparizioni delle Ghiaie di onate, ma tutti i passi da me fatti presso la Curia di Bergamo non hanno sortito nessun esito per la cieca e sorda posizione di un funzionario della Curia che purtroppo ha tanto potere da far mettere a tacere anche le più serene ed obiettive voci..."

Padre Angelo Maria Tentori
Tavola rotonda del 30/11/2004 a Radio Maria
"Sostenere che la Chiesa abbia negato l’autenticità di queste apparizioni, non corrisponde a verità…
Quindi quelli che vogliono negare questa libertà ai fedeli riguardo alle apparizioni, sappiano che ingannano le persone. Per quanto riguarda poi la convinzione personale e il culto privato, non c’è alcuna proibizione, non avendo il decreto fatto alcun accenno in proposito. Quindi privatamente e con i debiti riguardi, chiunque è libero di credervi e può anche con retta intenzione recarsi nel luogo delle apparizioni a pregare e lodare la vergine santa...”

Padre Livio Fanzaga – Radio Maria
Dal libro “Tra cielo e terra Radio maria” – Ed. San Paolo
Il primo segno mariano nell’infanzia di Padre Livio
“Adelaide Roncalli abitava a tre chilometri da casa mia. In quel 1944 alle Ghiaie arrivò una incredibile massa di pellegrini… Ci andai anch'io una volta con mia madre, piazzandomi in prima fila. Ricordo che rimasi un po' deluso, dopo l'apparizione, perché dissi a mamma: «Ma io la Madonna non l'ho vista».

Don Giovanni Bonanomi
Lettera al vescovo Mons. Amadei del 23/07/1996
"...Il fatto d'aver ritrovato un foto-montaggio (filmato) dell'Epoca che ritrae tutti i fatti e i personaggi coinvolti nella faccenda Ghiaie, ci presenta la realtà della cosa. A questo proposito è grave l'atto compiuto da un membro della Curia di bergamo che al Sig. Villa ha fatto promettere che avrebbe distrutto tale foto-montaggio. Dov'è l'amore alla verità? - dov'è la libertà di coscenza? - Per fortuna non ha obbedito!..."

Don Giovanni Bonanomi
Bergamo,18/10/2000 - Lettera a D. P.
"Purtroppo il «Cupo Genio del male", continua la sua opera per mezzo anche di Sacerdoti che credono di far bene a contrastare una così benefica opera di pietà popolare genuina e che cadono in un «eccessivo razionalismo ancor più deleterio».

Mons. Marino Bertocelli
Rivista "L'apostolo di Maria" - Gennaio 2005
"Rivista “L’aspostolo di Maria” – gennaio 2005
Articolo di Mons. Marino Bertocelli
"... anche se da qualche indizio pare che qualcosa si stia movendo in tale senso e sarebbe utile per dare alla devozione mariana, che di certo c'è già, una nota di sobrietà biblicoteologica, senza messaggi apocalittici, in sintonia con l'insegnamento del Concilio e in un contesto di sicura e chiara comunione ecclesiale...."

Don Bena, don Compagnoni, Don Bonanomi
Lettera del 5/03/1994 ad altri sacerdoti
"...Vorremmo presentare di persona una forte petizione per la riapertura del processo o, per lo meno, per la consultazione delle motivazioni di rifiuto della reale apparizione essendo già passati i 40 anni prescritti per la visione degli archivi e ricorrendo quest'anno il 50° anniversario..."
(Fonte: archivio don Giovanni Bonanomi)

Don Fermo
Parrocchia di SS. Filippo e Giacono di Fiupiano al Brembo
Lettera a don Bonanomi 13/01/1998
"...Che la Madonna sia apparza alle Ghiaie può essere vero o non vero. A me importa che la gente che si reca colà a pregare, vi preghi veramente, senza la mania del miracolismo; preghi e la gente si converta. Ho visto che la gente si confessa durante il pellegrinaggio; e questo è molto bello, sempre al di là delle apparizioni..."
(Fonte: archivio don Giovanni Bonanomi)

Don G. Bonanomi - Padre Rota Tarcisio - Padre G. Battista Carrara
Lettera al vesvoco di bergamo 26/03/1994
"Perché non ci si può riunire e pregare dove siamo convinti che la Madonna gradisce i nostri incontri e dove anche tanti venerabili vescovi sono venuti a pregare?
Non vogliamo fare polemica, ma richiediamo una documentata spiegazione del diniego sapendo che la nostra richiesta non coinvolge nulla di superstizioso o di turbamento della fede."


Don Giovanni Bonanomi
Intervento all'Assemblea del Clero
"Perchè nella Chiesa di Bergamo si deve dire: Confermiamo quello che é avvenuto 50 anni fa e non accettiamo nessuna possibilità di revisione?...
Un parroco, pochi mesi fa, ha detto ai suoi parrocchiani che facevano peccato a venire a Ghiaie. Chiedo a quel Parroco: "E' più peccato disobbidire al Papa e ai Vescovi che hanno ripetutamente chiesto ai sacerdoti di portare una chiara divisa della loro appartenenza allo stato religioso o presentarsi in pubblico come idraulici o impiegati quasi vergognosi di farsi vedere che sono preti?"


Don Attilio Goggi
Dal suo libro "Sarò riconosciuta", 1983
"Ai favorevoli, a chi crede autentiche le apparizioni di Bonate (basandosi su documenti e non su sentimenti) tutta questa attesa potrà spiacere e fors'anche addolorare non poco, ma la Madonna preferisce sicuramente la nostra unione alla S. Sede invece di una posizione polemica, sempre controproducente e contraria proprio allo spirito di famiglia che brilla nelle apparizioni di Ghiaie".

Fra Cecilio
Bergamo 13/02/1983
"Noi che crediamo a Bonate, non offendiamo nessuno. Ieri ho visto un raggio di sole, ma era un pò addormentato; oggi ne ho visto un raggio più chiaro... Vuol dire che ieri non avevamo visto bene; oggi vediamo meglio! Così sarà di Bonate!"
(Fonte: "Ghiaie di Bonate nel 1944" - Cortinovis - pag. 165)

Padre Bonaventura M. Raschi
(Fonte "Questa è Bonate", 1959 - pag. 129)
"Io mi prostro ai piedi della modesta cappella di Ghiaie, bacio quella terra benedetta e Ti dico con tutto il cuore: Madonna, se t'accomodasse la mia povera vita per il trionfo di Bonate, prendila, te la dò con gioia, con fede e con amore. Ho la certezza, che con ciò, ne verrà il supremo vantaggio a tutte le imprese mariane che mi vivono in cuore. Così sia!"

Padre Bonaventura M. Raschi
(Fonte "Questa è Bonate", 1959 - pag. 64)
"Forse sarebbe il caso di non parlar di demonio, nella vita di Adelaide, tanto più che di demoni ne ebbe tanti in certe persone che avvicinarono l'apparizione... e questi sono a sufficienza! Come è anche logico il pensare che il "maligno" non abbia dormito, e, l'azione infernale, abbia avuto il suo peso tremendo nella questione. Sarebbe, però, curioso sapere che fu, per davvero, lo strumenti di satana..."

Don F. Zanetti
Anno 1944
"Si dice che l'apparizione di Fatima è un'ombre rispetto a questa".
(Fonte: 3° libro di don L. Cortesi pag. 179).

Don Franco Betta
Cappellano militare, presente a Ghiaie il 13 giugno del 1944
Niardo, 16/06/1944
"Non si tratta di suggestione o di una sballonata, ma di realtà a tutti evidente".
(Fonte: 3° libro di don L. Cortesi pag. 179).

Mons. Luigi Chiodi
Verdello, 21 agosto 1981
Lettera a Don G. Bonanomi
"... per riaprire un processo chiuso con sentenza (e questo succede anche presso i tribunali civili) occorre che si offrano elementi nuovi di tale portata da supporre o far sospettare un possibile ribaltamento dell'atteggiamento anteriore... Certo il messaggio di Bonate avrebbe dei valori eccezionali per i nostri tempi..."

Don Attilio Goggi
Alessandria, 14/03/83
Lettera al Sig. Stambazzi
"Ogni polemica è contraria allo spirito delle Apparizioni di Ghiaie. Occorre una revisione di "competenti" in materia, delicati di coscienza, interiormente vigili contro ogni pregiudizio sia favorevole che sfavorevole, perché trionfi solo la verità: atteggiamento assai difficile, ma possibile."

Mons. Luigi Chiodi
Verdello, 9 marzo 1981
Lettera al Sig. Luigi Stambazzi
"Il parere espresso dalla Commissione non esclude in assoluto l'apparizione, ma afferma che non esistono ("non consta") prove sicure di essa allo stato dell'informazione presente."

Don Giovanni Bonanomi
Bergamo, 25/08/1986
Lettera a Mons. Chiodi
"Mons. Berta, Segretario del Vescovo Bernareggi anni fa da me interpellato, ha confermato che Lui credeva come il suo Vescovo alle reali apparizioni delle Ghiaie, anzi si è fortemente meravigliato di non essere mai stato interpellato in proposito..."

Don Mario Morra
Rivista Maria Ausiliatrice - Torino, maggio 2003
«È comprensibile e condivisibile la prudenza della Chiesa verso tutte le manifestazioni che riguardano le cosidette "apparizioni mariane", perchè non è oggettivamente facile provarle. Nel caso di Ghiaie di Bonate però il processo di verifica dei fatti mostra una serie di oggettive incongruenze quasi si fosse voluto avallare, attraverso di esso, una tesi precostituita: la teste, cioè, la piccola Adelaide, era una bugiarda, che andava smacherata e punita. Il risultato è che oggi - a sessant'anni dai fatti e nonostante i ripetuti inviti della Chiesa bergamasca a non frequentare il luogo delle presunte apparizioni mariane - , per imperscrutabili disegni divini, è il caso di dire, i pellegrini continuano ad andare a Ghiaie per pregare e per impetrare grazie a Maria, regina della famiglia.»

Don Felice Murachelli
Diario - 31 maggio 1944
«...In quel pugno chiuso ho scorto il ciclone dell'odio disgregatore dei popoli, mentre nella manina della bimba del Torchio, che stringe ed innalza il Rosario più alto che può, l'invito pressante di Dio alla traviata umanità perché torni "a chi volentier perdona". Oh se il nostro secolo comprendesse la lezione di questa bimba!»


Mons. Angelo Bramini
Lodi - Manoscritto. 25 anni dopo la causa sui fatti di Ghiaie
Il “cupo genio del male” del quale il Cortesi scrive nell’ultimo capitolo del suo terzo volume “Malinconico Epilogo”, aveva dunque trionfato sulla causa delle apparizione delle Ghiaie? Molti lo hanno creduto con lui. Ma a ragione? Invece la causa di Ghiaie, ritenuta morta e sepolta per sempre, dopo venticinque anni, è ora più viva che mai.
Nessun cupo genio del male può trionfare quando “entra in campo la Signora”.

Don Felice Murachelli
Brescia 10/11/1947
Lettera a Don Cesare Vitali
“S’è opera umana cadrà, ma s’è opera Divina, nessuna forza umana potrà distruggere quella che la Madonna ha operato alle Ghiaie!”

Don Luigi Meroni
Preseminario S. Pio X - Città del Vaticano
09/04/1983
“La Madonna non ha bisogno di essere difesa da mezzi più o meno sarcastici; sa Lei difendersi manifestando la sua materna protezione a chi si rivolge a Lei con umiltà e fiduciosa confidenza.
Il fatto che “la Chiesa non ha definitivamente negato l’apparizione a Bonate” lascia aperta la situazione a nuovi sviluppi che solo l’azione soprannaturale della Madonna sollecitata con le armi dell’umiltà e preghiera confidente saprà portare a termine come e quando ad essa piacerà.”

Padre B. Raschi
Genova, 14 giugno 1960
“La vergine di Ghiaie, la Sacra Famiglia e Gesù Eucaristico ci siano generosi di benedizioni, di aiuti e ci portino presto in cielo, dal momento che la terra sembra non molto accogliente per noi. Quando la Madonna trionferà, molti si pentiranno di non aver cooperato al suo provvidenziale e necessario regno tra gli uomini.”

Padre Gabriele M. Salvati
Brescia, 07/12/1959
“La Madonna ci ha fatto incontrare la prima volta e ci ha unito in vera e santa amicizia presso il caro ed indimenticabile Don Cesare, morto, forse, per i tanti dispiaceri sofferti e per non aver veduto il trionfo definitivo della Madonna delle Ghiaie, nella quale a me piace continuare a credere, perché l’ho impressa nel mio cuore. Come si fa a cancellare le impressioni e i ricordi di quelle manifestazioni spontanee e fervorose di tutto un popolo che accorreva là, a sprezzo della vita stessa, affrontando talvolta disagi innarrabili? Se il demonio ci ha messo la coda, pazienza; il suo trionfo è effimero e di un giorno. Alla fine il suo capo sarà certamente schiacciato.”

Padre Giuseppe Brioschi - Salesiano
(Treviglio 06/02/2003)
Alla oggettività di quelle apparizioni ho sempre dato il mio pieno assenso, e ancora oggi, più che ottantenne, dalla mia Casa salesiana di Treviglio, a pochi chilometri da Ghiaie di Bonate, mi reco a pregare presso la piccola Cappella... E ogni volta vi trovo un discreto numero di devoti di quelle apparizioni: un piccolo gruppo destinato a diventare fiumana di gente appena, a Dio piacendo, quelle apparizioni avranno avuto il positivo verdetto dell'Autorità Ecclesiastica...

Mons. Rodondi Giov.Maria
(Brescia 10/06/1994)
«Ho sempre detto, anche con sacerdoti bergamaschi, che Bergamo ha perduto un'ottima occasione d'avere un grande santuario Mariano, e tutt'ora sono convinto che sarebbe un grande bene, intanto che ci sono ancora testimonianze utili, riprendere, con serenità e criterio scientifico, la importante questione e venirne a conclusione per la gloria di Dio e della Madonna.»

Mons. Giovanni della Coppa
Avvocato della Sacra Congregazione dei Riti – Roma, maggio 1947
“Fu un grosso errore inquisire la bambina, sia quando lo fece Don Cortesi, sia ora che lo fa il Tribunale. Per la sua età la piccola non è capace né moralmente, né giuridicamente di giurare e di deporre. Essa va lasciata in pace nel modo più assoluto… Né la precedente negazione, né la riaffermazione, né la nuova recentissima negazione hanno valore alcuno, e non debbono sorprendere affatto…
Le indagini da esperirsi invece debbono rivolgersi ora esclusivamente al complesso presumibilmente miracoloso collegato con i fatti di Ghiaie (guarigioni, fenomeni solari, ecc.)… Basterà per es. che tra le guarigioni si riscontri qualche caso od anche uno solo veramente miracoloso, per ritenere che effettivamente nel Maggio 1944 a Ghiaie è avvenuta una manifestazione di ordine e carattere soprannaturale, senza che vi sia né la necessità né l’urgenza di precisarne i termini e la portata. Il tempo dirà tutto…”

Don Luca Balzarini
Luglio 1944
«Quanti Trentini e di Alto Adige sono passati pellegrini per Bonate!… A piedi, in bicicletta, in corriera, in comitiva, da soli! La loro devozione è di vera edificazione! Strano contrasto colle nostre Chiese vuote! Con nessuno alla Dottrina! Colle ragazze semi-nude! Colle mamme, ancor più fredde!»

Padre Gabriel M. Salvati
Siena 07/12/1957 (Lettera)
«Come si fa a cancellare le impressioni e i ricordi di quelle manifestazioni di tutto un popolo che accorreva là, a sprezzo della vita stessa, affrontando talvolta disagi innarrabili? Se il demonio ci ha messo la coda, pazienza; il suo trionfo è effimero e di un giorno. Alla fine il suo capo sarà certamente schiacciato.»

Don Luigi Meroni
Città del Vaticano 04/08/1983 (Lettera)
«Le armi della Madonna per far valere la verità sono: umiltà, preghiera e costanza. Usiamo queste armi e la Madonna se lo crederà opportuno, vincerà ogni difficoltà.»

Padre Bonaventura Maria Raschi
Genova, 14/06/1960
«La Vergine di Ghiaie, la Sacra Famiglia e Gesù Eucaristico ci siano generosi di benedizioni, di aiuti e ci portino presto in Cielo, dal momento che la terra sembra non molto accogliente per noi. Quando la Madonna tionferà, molti si pentiranno di non aver cooperato al suo provvidenziale e necessario regno tra gli uomini.»

Don Antonio Lozza
Lecco, 05/10/1977 (Lettera)
«… Nel ’60, trovandomi a Roma, ebbi un’udienza da Papa Giovanni, già mio professore di Apologetica in seminario di Bg (1907-910). Ebbi da Lui confidenze circa l’affare di Adelaide e proposte per una ripresa del processo. Io tenni tutto segreto pensando che “nulla da fare” dopo il decreto negativo del Vescovo. Tanto meno da un estraneo per la diocesi. Ebbene? Ora il tema torna di attualità sui giornali, io le chiedo un consiglio: devo mantenere il mio silenzio?…»

Prof. Mons. B. Terzaroli
Ateneo Lateranense, Roma, 09/11/1948
«Non preoccupiamoci per ora della questione se la Madonna sia apparsa o no a Ghiaie. Io non ho ragioni da dubitare che il fatto sia veramente accaduto e che se la Madonna si degnerà di perficere e quae coepit (portare a compimento quanto iniziato), l'Autorità non
mancherà di pronunciarsi favorevolmente, perché vi sono degli argomenti non smentiti mai e che mi paiono convenienti, come quello del sole che fu visto girare la sera del 21 maggio, non solo a Ghiaie, ma anche a Bergamo da uomini e donne, da cattolici e protestanti, e quello difatti straordinari osservati accanto al sole e vicino alla bambina da persone non certo sospette. Anche la veggente comincia a riaversi dallo stato d'animo prodotto in seguito a trattamento non troppo conforme alle regole fondamentali della pedagogia, riasserisce quanto ha deposto in un primo tempo e ritratta ogni anteriore smentita provocata da pressioni o almeno da mancanza di tattica in chi si era preso l'impegno d'interrogarla. Se si avesse osservata la massima: maxima debeturpuere reverentia (Verso i fanciulli si deve usare la massima benevolenza) le cose sarebbero molto più chiare e si sarebbero evitati tanti inconvenienti e malintesi.»

Don Cesare Vitali
13/08/1944
«Se è opera umana cadrà; ma se è opera divina, ricordatevi, nessuna forza umana la potrà distruggere. La Madonna che ha iniziato fra voi quest’opera mirabile e grandiosa la porterà a termine. Non dubitate! Ipsa perficiet! (Ella completerà la sua opera!)»

Don Fenaroli Virgilio
«Mia madre andò da Tavernola alle Ghiaie e ne ritornò convinta. Io stesso (9 anni) verso sera guardando il sole (nell’ora dell’apparizione) lo vidi girare e ne rimasi sconvolto.»

Padre Serafino Suardi
Roma, 13 maggio 1988 (Lettera ad E. Poli)
“La responsabilità degli storici è quella di rappresentare al vero l’ordine degli avvenimenti, senza nulla concedere alla fantasia o all’entusiasmo nostro o delle folle…»

Mons. Paolo Vitti
Roma, 28/01/1955
“Quindi bravo di cuore al Padre Casella con il voto che finalmente faccia luce (senza il consenso di psichiatri) e che Bergamo abbia il suo Santuario proprio ora che Maria Madre e Regina del Mondo stà attuando il suo Piano Misterioso di amore in preparazione dell’Era di Pace Universale nel Regno dei Cuori SS.mi di Gesù e di Maria sulla terra oggi tanto desolata e sconvolta.
Sono sicuro che l’Autorità Ecclesiastica alla quale solo spetta una risposta definitiva, quanto prima, conforti tutti i devoti della Madonna con un riconoscimento solenne, dopo un esame più accurato sui fatti, respingendo le fantasie di menti superbe e malate…”

Don Eligio Garbo
San Felice del Benaco, 1975
«Ci sono Miracoli autentici… e la Madonna non può essere messa a tacere. Se si fossero approvate le Apparizioni di Bonate di bergamo, non avremmo avuto il Divorzio in Italia; così se si fosse dato ascolto ai Messaggi della Madonna di Montichiari non avremmo avuto la crisi delle Vocazioni… e tanto ateismo pratico!»

Don Renzo Del Fante
Milano, 16/07/1982
«Io mi permetto già di sognare un bel Santuario, sul luogo delle Apparizioni, dedicato alla Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, al quale verranno da ogni parte famiglie disperate e sfasciate, e famiglie felici e riconoscenti. Le lontananze, le diversità di razza, di civiltà e di religione non freneranno il misteriosi richiamo.»

Padre Felice Murachelli
20/08/1944
«Vivessi mill’anni non potrò dimenticare quei giorni memorandi passati nella terra di Maria!»

Don Attilio Goggi
Milano, 1983, "Saro' Riconosciuta"
«Il consorzio umano, se vuol vivere in pienezza il dono della vita, deve finalmente capire e praticare il messaggio di salvezza che viene dalle Ghiaie e che è proposto con identico contenuto dal Magistero della Chiesa cattolica sempre più allarmata dalla sordità degli uomini che stanno correndo verso il burrone come gregge impazzito.»

Suor Innocente Mazza – Orsoline
Bergamo 10/11/1944
«Che alle Ghiaie avvengano molte conversioni è fatto vero; laggiù non si contano più le confessioni e le Comunioni giorno e notte… Pare che ci siano anche dei miracoli sui quali però dobbiamo attendere la parola della Chiesa: a buon conto guarigioni ce ne sono a bizzeffe! Che la Madonna sia veramente con noi!»

Padre Casella della compagnia di Gesù
«È stato osservato che le comunicazioni verbali tra terra e cielo vanno sempre più in crisi. Se la Madonna si fa vedere o parla ad una massa, si grida alla suggestione collettiva. Se appare ad una persona adulta si sospetta il messaggio contaminato da interpretazioni personali. Se si rivolge a bimbi innocenti ci si prende l’arbitrio di sottoporli ad orribili torture fisiche e morali …. come se l’asserire d’aver visto la Madonna sia un delitto tale da meritare il bando da ogni legge di carità umana e cristiana. Del resto anche la testimonianza degli innocenti ha ormai scarsa importanza… Che resta ormai più alla Madonna se non di far parlare le pietre?»

Padre Cipriano Casella
28 dicembre 1951
«… nell’ora più tragica della Patria abbiamo vissuta l’onda meravigliosa di speranza partita da Bonate, lo slancio incontenibile di preghiera dalla Vergine, che sollevò i cuori e certamente accelerò la fine delle nostre sventure; abbiamo parlato con Cardinali e Vescovi, con persone in concetto di santità, colle folle di credenti: tutti ringraziavano commossi la Vergine per questo sprazzo di luce in mezzo alle nostre tenebre, mano tesa dal cielo per la ricostruzione della famiglia cristiana, orrendamente disintegrata dalla guerra; abbiamo assistito al delirio dei paesi al ritorno dei loro miracolati… abbiamo visto rifiorire la fede in molti cuori che l’avevano perduta…»

Suor Claudina Marazzi
Bergamo, 22 maggio 1944
“Ieri sera assistemmo ad un fenomeno nel sole che ci ha emozioante grandemente, eravamo tutte estatiche davanti a quel fatto prodigioso.”

Madre Clementina Mattiuzzo
Vimercate 25/05/1944
«A Bergamo da due settimane si rivivono i fatti meravigliosi di Fatima!… Le sorelle videro stando in Casa il roteare e i diversi colori del sole, e noi ottenemmo di vedere (per un’eccezione) la piccola veggente non ancor settenne… »

Mons. Francesco Vistalli
Bergamo
«Non ho mai creduto, ma ora che ho letto il decreto, da come è formulato, devo dire che deve esserci del vero”.

Padre Tarcisio Riva
Bergamo, 03/11/1998
“… la mia vocazione è partita proprio dalle Ghiaie ed è lì che ho deciso di entrare in una congregazione mariana. Poi mia mamma Carolina, finché è riuscita a camminare, andava tutte le settimane alle Ghiaie per raccomandare alla Madonna i suoi tre figli sacerdoti e missionari… Questi avvenimenti purtroppo sono sotto la stretta sorveglianza dei vescovi. A noi non resta che pregare e continuare a divulgare questa apparizione, perché la Madonna stessa illumini il nostro Vescovo e lo faccia decidere ad aprire il caso…»

Don Martino Compagnoni
Clusone 14/06/1988
“Forse è giunto il tempo di rivedere quello che forse troppo affrettatamente si è voluto dimenticare.”

Suor Maria Grazia Brunato
Udine 04/04/1995
“Io desidero e prego perché al più presto venga il trionfo della Madonna a Ghiaie di Bonate per il bene della Famiglia.”

Suor M. Bambina A.
16/07/1997
“Sono convinta della verità delle apparizioni per l’esperienza che ho fatto all’età di 9 anni, mentre una sera senza nulla sapere e giocando, vidi con meraviglia il sole girare su se stesso e cambiare i colori e seppi da qualche passante che stava apparendo la S. Vergine alle Ghiaie. Con questa confidenza voglio dirle tutta la devozione che ho per la Madonna delle Ghiaie e l’immenso piacere che mi ha fatto con il suo dono. Io ho speranza che a poco a poco la Madonna si farà riconoscere e spargerà molte grazie da quel luogo benedetto, soprattutto per le famiglie.”

Don Attilio Goggi
Bergamo, 07/02/1984
«Il sottoscritto dichiara la sua piena convinzione sull’autenticità soprannaturale delle Apparizioni di Ghiaie e, nello stesso tempo, esprime la sua ripugnanza verso qualunque forma di polemica verso chiunque avesse avuto parte a quei fatti. Non ci sono nemici da combattere. Nel rispetto delle singole opinioni ci sono solo domande da fare e risposte da dare secondo verità e carità per un’autorevole, definitiva valutazione di quei fatti.»

Don Attilio Goggi
Alessandria 24/01/1985
“Ubbidienza alla Chiesa, sì, senz’altro, ma con occhi figlialmente sempre aperti perché l’infallibilità è solo del Papa quando parla ex cathedra, dice il Concilio Vaticano 1°. Voglio essere ubbidiente come mi vuole la Chiesa, cioè non “perinde ac cadaver”, come ha scritto qualche buona anima.”

Don Cesare Vitali - Parroco di Ghiaie di Bonate
31/01/1946
«Ad ogni modo la Madonna c’è stata! E questo è provato dai fatti miracolosi che hanno del soprannaturale, come hanno dichiarato i medici e che è pure scritto nel libro di Don Cortesi. Chi ha chiamato tanta gente? Chi convertito tanti peccatori? E noi siamo testimoni. Chi ha fatto tante preghiere? Forse, il Demonio? Chi ha preservato Bergamo dai bombardamenti? Chi l’Alta Italia dal passaggio della guerra? …»

Padre Giovanni Treccani, missionario
(12/06/1984)
«Persone che si sacrificano affinché venga il trionfo, non è per una causa umana, non è per la gloria di una persona, e perciò: perché impedire che la via dello spirito possa crescere, perché impedire? Quello che mi stupisce tanto qui in Italia principalmente adesso nell’epoca in cui viviamo del materialismo e del peccato, è che ci troviamo davanti a certi fenomeni veramente diabolici, in ogni città, in ogni Diocesi, e vediamo che quasi non c’è più santità anche fra il Clero, e davanti a questo fenomeno è necessario ritornare alle vie del Signore in una vera conversione. C’è la distruzione delle famiglie e la Madonna di Bonate giustamente era apparsa per l’unità delle famiglie, e aveva parlato. Io non so perché ci possano essere anche persone che dovrebbero essere guidate nello spirito, e invece prendono certe posizioni. Veramente fanno la parte del nemico che è satana che vuole la distruzione dell’opera di Dio...
La Madonna di Bonate non è né Lourdes né Fatima, è la stessa Vergine Maria, per noi è la stessa, però c’è un significato profondo, principalmente in quest’epoca dove il nemico satana distrugge le famiglie; nuovamente la Madonna porterà l’unione, riconcilierà, sarà la via che porta alla salvezza delle nostre famiglie…

Suor Ida (di Milano)
(Pellegrinaggio a Ghiaie, 27/06/1976)
«Ecco, lo Spirito Santo sta suscitando doni, dal di dentro di anime soprattutto dei laici,... una volta i Sacerdoti pregavano per la conversione dei laici. Adesso devono i laici pregare per la conversione dei sacerdoti, non buoni, e per la perseveranza, il coraggio dei buoni… Ad ogni modo, noi nella Madonna crediamo. Siamo qua tutti, ed abbiamo fiducia nella Madonna. La devozione alla Madonna è segno sicuro di salvezza.»

Padre Alberto Busco dei Somaschi
(Pescia 13/03/1983)
Spettacolo grandioso di fede. Il 13 luglio erano migliaia di persone con centinaia di malati che si succedevano dinanzi a quel luogo. Da Udine e da Venezia arrivavano pellegrinaggi. Mi hanno commosso le invocazioni dette ad alta voce dal medico che guidava il pellegrinaggio di Udine: “Signore, noi crediamo in voi! Signore, che io creda… che io oda… che io cammini…”

Abbé Oswald
(Ghiaie 13/05/73)
L’Abate, ritornato a Ghiaie dopo 29 anni, scrisse in francese sul foglio di una petizione (traduzione): «L’Abate Oswald, pellegrino del 1944, il quale ha visto quello che si chiama vedere, e ha voluto ritornare sul posto, quest’oggi 13/05/73 – Augusta-Pretoria.»
Che avrà visto l’abate venuto dal Sud Africa? Ha visto quello che si chiama vedere, cioè «non fantasie»!

Madre Crocifissa Assolari
(Arese, 12/01/1987)
«… Sono molto contenta perché mi sembra di aver dato un piccolo contributo, come del resto da quarant’anni desideravo, alla veridicità dei fatti di Bonate. Voglia la Beatissima Vergine, nella sua materna bontà, ridare alla nostra Bergamo la gioia di venerarla e di ringraziarla in un santuario eretto in suo onore nella terra che lei ha santificato con la sua presenza, sia pure spirituale.»

Padre Mario Mason S. J.
(Milano, novembre 1986)
«Dio manifesta la sua misericordia infinita continuamente verso i suoi figli peccatori, bisognosi di perdono e di aiuto, perché compiano il suo disegno di amore e di grazia per la loro stessa felicità e la salvezza terrena ed eterna, ma ci sono dei momenti particolari della storia, in cui fa risplendere maggiormente la sua Grazia per mezzo della Chiesa, scegliendo luoghi e persone sconosciuti nei modi imprevedibili… sono segni provvidenziali a un mondo sconvolto e sotto la minaccia di prove straordinarie. Non è difficile scoprire nei nostri tempi questi interventi del Signore per salvare l’umanità dai suoi pericoli incombenti e gravissimi e arrestarla nella sua corsa verso l’annientamento prima morale e poi fisico… Avevo chiesto alla madonna che mi desse anche un segno della sua materna presenza… ne ebbi più di uno… e al mio ritorno a Milano, subito il giorno dopo, l’incontro con la Sig.ra Bianca Cignolini, residente da molti anni a Milano, sposata, mai conosciuta prima, che veniva a portarmi la sorpresa della sua “straordinaria guarigione” ottenuta dalla Madonna 42 anni fa a Bonate…»

Padre Nazareno Mario
«… quei Monsignori non si sono fatti né si fanno onore. Questa è storia e noi abbiamo diritto a difendere una bambina bistrattata da sacerdoti. Il Vescovo ha la colpa di non averla saputa difendere da un maestro in Seminario. È vero, prima di morire ha cercato di riparare mettendo nel suo testamento che consegnava al Papa la questione, gli esecutori testamentari (Monsignori) non hanno seguito la volontà del Vescovo e questa è verità documentata… sono fatti pubblici e ci interessano e di cui ci è lecito parlare…»

Padre Felice Murachelli
(Brescia 01/08/1987)
«… io sono convintissimo che la Madonna sia veramente apparsa ad Adelaide Roncalli, ma è la causa canonica che fu condotta male. Aggiungo che se fossero state approvate le apparizioni delle Ghiaie (richiami e messaggi alle famiglie cristiane) non avremmo avuto in Italia né la legge del divorzio né dell’aborto e lo sfacelo delle famiglie cristiane. Ognuno davanti a Dio si assuma le sue responsabilità!»

Don Italo Duci
(Ghiaie 31/05/1944)
«Molte anime tornarono ai Sacramenti dopo lunghi anni di lontananza; altre trovarono la fede; altre la gioia perduta; altre trovarono la forza e la generosità; altre peccatrici attaccate al mondo, piansero i loro peccati e promisero fedeltà e vita nuova.»

Don Italo Duci
(Ghiaie 12/07/1944)
«Gli allarmi si succedono ininterrottamente per tutta la giornata. Eppure i pellegrini giungono lo stesso col Rosario in mano e al canto di laudi in onore di Maria. Pare che al giungere alle Ghiaie ogni timore scompaia ; pare loro d’essere in un luogo di predilezione e di immunità. Quanta fede si vede! Quanti sacrifici e disagi per giungere fin qui! Alcuni giungono a piedi scalzi; altri giungono a piedi da lontano…»

«È si grande il numero di sacerdoti che il turno delle Messe ha inizio subito dopo la mezzanotte… Il numero di sacerdoti li calcolo a un migliaio. La giornata di oggi la si può chiamare la giornata dei sacerdoti. Là sul luogo delle apparizioni, formano attorno al recinto un cerchio d’onore alla Madonna che certamente sarà stata contenta. Loro pregano e fanno pregare, loro intonano canti.»

Fra Patrizio Carobbio
«… darò il mio appoggio nella mia povera preghiera … in riparazione del rifiuto di tanti bergamaschi nel rinnegare la vera apparizione del 1944 alle Ghiaie, che se avrebbero accettato subito questo messaggio della Madonna attraverso la bambina Adelaide Roncalli, certamente non avrebbe avuto il sopravvento l’indegna legge del divorzio e dell’aborto in Italia!»

Mons. Giuseppe Maritano Vescovo missionario (Belem – Pa – Brasile)
«Quanti ricordi, mio Dio! Non ti so dire che cosa il libro “Le apparizioni di Bonate”, ha prodotto in me! So che mi sento mezzo turbato e pieno di gioia allo stesso tempo, senza saper dire perché. Ti mando queste foto che ho fatto io stesso a Ghiaie… Cose da nulla, senza dubbio, che a me servono per farmi ricordare dei giorni e delle ore in cui mi piaceva di essere vicino assai a qualche cosa di soprannaturale che si faceva toccare con mano. Era come se si spaccasse il cielo e lasciasse sentire qualche cosa di Paradiso mescolato colla franchigia del mondo.»

Padre Giuseppe M. Petazzi
(05/10/1945)
«Ho detto da principio che la Madonna non ha bisogno delle nostre bugie per difendere il suo onore. Qui però debbo aggiungere che è nostro preciso dovere impedire a tutto potere il disonore e l’affronto che si vuole fare alla nostra Madre Celeste con le bugie che purtroppo si dicono per denigrare i fatti delle Ghiaie di Bonate.
Non si richiede molta scienza nella discrezione degli spiriti per formulare un giudizio sicuro in proposito. Da parte degli oppositori noi troviamo la bugia, l’inganno, la doppiezza, segni tutti dello spirito cattivo, mentre vediamo che tutte le anime timorate e semplici, quelle che evidentemente sono mosse dallo spirito buono, propendono per la realtà delle apparizioni o per lo meno non si pronunciano in senso contrario, molto meno godono della negazione dei fatti.
È evidente che il solo confronto tra l’uno e l’altro spirito è più che sufficiente per dimostrare da quale parte sia la verità.»

Mons. Vittorio Bonomelli
(16/06/1973)
«Io sono convinto che quando noi saremo diventati più innamorati della Madonna, ci sarà un momento nel quale il Vescovo di Bergamo avrà la luce, per dire: «Di mia iniziativa, perché la Madonna vuole così, voglio che si faccia». Allora ci sarà la vera apoteosi. Ora ciò che vale è la preghiera, unitamente a un senso di implorazione alla Madonna… I fatti di Ghiaie sono pieni di luce; sono di un’autenticità che, direi, sta alla pari, per non dire supera, Fatima e Lourdes.»

Fra Cecilio Cortinovis
(16/03/1950)
«… "La Madonna sarebbe apparsa all'innocenza" ed avrebbe detto a tutti di fare penitenza, lavando le nostre anime nel Divin Sangue di Gesù, sempre a nostra disposizione, facendo soffrire un po' anche il nostro corpo che non vuole saperne; allora i nostri occhi sarebbero divenuti limpidi come quei dei bambini, per cui avremmo avuto il bene di vedere la Madonna...
Noi complichiamo le cose semplici e facili, noi, non la Chiesa! La Chiesa ci predica continuamente di conservare l'innocenza battesimale, di vivere continuamente solo di Dio e dei Santi Sacramenti, di fare penitenza; ci dice di imitare il nostro Divino Modello crocifisso per i nostri peccati, ecc. Noi, collettivamente, non la vogliamo ascoltare; non vogliamo il sacrificio volonteroso per amor di Dio e della Madonna. I nostri occhi rimangono appannati, appannati e peggio! Ecco che non vediamo Iddio né le carezze della Madre di Dio e Madre nostra!»

Padre Candido Maffeis
(Roma 06/07/1956)
«Con quale bontà la nostra Madonna stringe al suo cuore le due tortorelle; così dobbiamo fare noi con le anime traviate, stringercele al cuore e far del loro pentimento un’arma di salvezza. La gioventù oggi non è amata, ha bisogno di un Cuore che sia la fornace dell’amore. Che quest’amore di Maria si comunichi al nostro cuore per poter comprendere, piangere e perdonare i peccati.»

Mons. Angelo Bramini
(Lodi 16/11/1946)
«Io spero che la vera scienza che attinge luce alle sorgenti della fede, farà giustizia di tutte le pompose corbellerie che sono state scritte intorno alle manifestazioni di Ghiaie. Ed allora si potrà dire sostanzialmente e virtualmente decisa in senso favorevole la grande causa.»

Mons. Rodondi Giov. Maria
(Brescia 10/06/1994)
«Ho sempre detto, anche con sacerdoti bergamaschi, che Bergamo ha perduto un'ottima occasione d'avere un grande santuario Mariano, e tutt'ora sono convinto che sarebbe un grande bene, intanto che ci sono ancora testimonianze utili, riprendere, con serenità e criterio scientifico, la importante questione e venirne a conclusione per la gloria di Dio e della Madonna.»

Padre Giuseppe M. Petazzi
«…Se facciamo un confronto tra le condizioni di coloro che sono portati a credere alle Apparizioni di Maria SS, e quelle di chi si atteggia a scettico, o peggio a sprezzante, vediamo che, mentre in questi ultimi appare manifesto lo spirito di superbia e di vanità, negli altri, noi vediamo comunemente tutti i caratteri di chi è guidato dallo Spirito buono, Spirito di umiltà, di semplicità, di vera e tenerissima devozione verso la Madre Divina.
Anzi, più volte ci è avvenuto di scorgere in queste anime semplici, tanto buon senso e tanta sapienza celeste, per cui sanno facilmente ribattere le opposizioni degli avversari; e, senza aver studiato alta Teologia, fanno osservazioni che corrispondono perfettamente al giudizio degli uomini più eminenti per santità e dottrina…»

Mons. Giuseppe Piccardi
(Bergamo 20/01/1960)
«Quante SS. Messe – sono migliaia e migliaia – che umili e distinti fedeli fanno celebrare per questo Suo trionfo! Ho conosciuto anime belle che hanno offerto la loro vita a questo scopo e ne ho visto morire, anche in giovane età, contente di essere ammalate per la causa della Madonna.
Conosco anime pure e generose, letteralmente perseguitate per questa causa e che sono disposte a morire in questo schianto della loro vita, purché Maria nella nostra terra trionfi…
Come fa loro pena questa muraglia insormontabile ed il senso quasi di disprezzo alla loro credenza pia e di diniego assoluto alla loro speranza che non si rassegna a morire!…
Ma più che per le persone è per la Madonna che si soffre; per la Madonna così negata cinicamente, così ripudiata nelle Sue grazie con cui era venuta, così disprezzata nell’attuale e tragico messaggio per lo sfacelo della famiglia cristiana ed umana.»

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Citiamo dal libro «Una fosca congiura contro la storia» di Achille Ballini, pubblicato nel 1954 e censurato dalla Curia, le testimonianze importanti di due sacerdoti di quel tempo.

Don Vitali (Parroco di Ghiaie)
«Bisognava entrare nei confessionali per capire se in tutto quel movimento c’era o non c’era il dito di Dio. Chi vi attirava i grandi peccatori a vuotare il sacco delle loro miserie? Lo spirito di preghiera e penitenza suscitatosi, resterà incancellabile nella storia di Ghiaie. Nessuno potrà dimenticarlo.»

Don Moreschi (Parroco-vicario di Chignolo)
«Se questi sacerdoti invece di gironzolare per le Ghiaie a raccogliere notizie delle donnette e far della critica scriteriata, fossero venuti nel confessionale ad aiutare gli uomini che chiedevano di riconciliarsi con Dio, le assicuro che avrebbero capito come si può credere nelle Apparizioni e mai le avrebbero combattute».
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Archivi privati


Padre Candido Maffeis
lettera del 23/12/1977 al prof. W. De Giuseppe
"Ricordo benissimo il pianto di Anna (mamma di Adelaide) quando dopo pochi mesi seppe che la figlia aveva ritrattato tutto e la sentii dire: «Povera figlia mia che le hanno fatto dire proprio i preti!». Questa frase mi è rimasta incisa nel cuore e allora pensai ai Sacerdoti come una casta onnipotente che aveva anche il potere di annullare dei fatti strepitosi come quelli del mio paese..."

Don Severino Bortolan
Novembre 2004
"Se Ghiaie diventerà, per la misericordia di Dio e la nostra buona volontà luce e calore e le famiglie impareranno ad amare la vita dal suo nascere fino al tramonto, questo sarà il grande segno che annuncerà il trionfo di Maria a Ghiaie e nel mondo."


Padre Gianni Manzi
Comboni College - Khartoum (Sudan)
Fonte: Lettera dell'08/05/2004
"... Assieme ho ricevuto la bustona gialla con la tua del 21/04/2004 e con gli articoli di "Senapa" sulle Ghiaie.
Che responsabilità tremenda per gli ecclesiastici di Bergamo!"

Don Giovanni Bonanomi
Fonte: Lettera dell'08/08/1991 a don Attilio Goggi
"... Probabilmente anche noi lassù avremo già tutto chiarito, senza aver la possibilità di mandare un telegramma al nostro Vescovo perché la Madonna ci dirà: «questi sono affari miei, li sbrigherò quando e come a me piace». Noi abbiamo premura, ma Lei no!»

Domenico Argentieri
Fonte: La Fonte sigillata - 1955 - ed. V. Scalera
"Quelle negazioni per qualsiasi tribunale civile non avrebbero alcun valore. Ma per le Autorità Diocesane di Bergamo ebbero un valore enorme, al punto da far sospendere ogni ulteriore indagine, ritenendo ormai chiusa in senso negativo tutta la questione delle apparizioni di Bonate. Non poteva essere altrimenti - dopo l'offesa fatta alla Madonna, invitandola a ritirarsi da quei paraggi, la Vergine Madre si ritirò, e ritirò le sue grazie, lasciando gli uomini responsabili in balia delle sole loro deboli forze, in balia del Maligno!

Don Giovanni Bonanomi
Fonte: Lettera a Claudio Sorgi - 9 aprile 1994
"Io sono un fervente sostenitore delle reali apparizioni delle Ghiaie di onate, ma tutti i passi da me fatti presso la Curia di Bergamo non hanno sortito nessun esito per la cieca e sorda posizione di un funzionario della Curia che purtroppo ha tanto potere da far mettere a tacere anche le più serene ed obiettive voci..."

Padre Angelo Maria Tentori
Tavola rotonda del 30/11/2004 a Radio Maria
"Sostenere che la Chiesa abbia negato l’autenticità di queste apparizioni, non corrisponde a verità…
Quindi quelli che vogliono negare questa libertà ai fedeli riguardo alle apparizioni, sappiano che ingannano le persone. Per quanto riguarda poi la convinzione personale e il culto privato, non c’è alcuna proibizione, non avendo il decreto fatto alcun accenno in proposito. Quindi privatamente e con i debiti riguardi, chiunque è libero di credervi e può anche con retta intenzione recarsi nel luogo delle apparizioni a pregare e lodare la vergine santa...”

Padre Livio Fanzaga – Radio Maria
Dal libro “Tra cielo e terra Radio maria” – Ed. San Paolo
Il primo segno mariano nell’infanzia di Padre Livio
“Adelaide Roncalli abitava a tre chilometri da casa mia. In quel 1944 alle Ghiaie arrivò una incredibile massa di pellegrini… Ci andai anch'io una volta con mia madre, piazzandomi in prima fila. Ricordo che rimasi un po' deluso, dopo l'apparizione, perché dissi a mamma: «Ma io la Madonna non l'ho vista».

Don Giovanni Bonanomi
Lettera al vescovo Mons. Amadei del 23/07/1996
"...Il fatto d'aver ritrovato un foto-montaggio (filmato) dell'Epoca che ritrae tutti i fatti e i personaggi coinvolti nella faccenda Ghiaie, ci presenta la realtà della cosa. A questo proposito è grave l'atto compiuto da un membro della Curia di bergamo che al Sig. Villa ha fatto promettere che avrebbe distrutto tale foto-montaggio. Dov'è l'amore alla verità? - dov'è la libertà di coscenza? - Per fortuna non ha obbedito!..."

Don Giovanni Bonanomi
Bergamo,18/10/2000 - Lettera a D. P.
"Purtroppo il «Cupo Genio del male", continua la sua opera per mezzo anche di Sacerdoti che credono di far bene a contrastare una così benefica opera di pietà popolare genuina e che cadono in un «eccessivo razionalismo ancor più deleterio».

Mons. Marino Bertocelli
Rivista "L'apostolo di Maria" - Gennaio 2005
"Rivista “L’aspostolo di Maria” – gennaio 2005
Articolo di Mons. Marino Bertocelli
"... anche se da qualche indizio pare che qualcosa si stia movendo in tale senso e sarebbe utile per dare alla devozione mariana, che di certo c'è già, una nota di sobrietà biblicoteologica, senza messaggi apocalittici, in sintonia con l'insegnamento del Concilio e in un contesto di sicura e chiara comunione ecclesiale...."

Don Bena, don Compagnoni, Don Bonanomi
Lettera del 5/03/1994 ad altri sacerdoti
"...Vorremmo presentare di persona una forte petizione per la riapertura del processo o, per lo meno, per la consultazione delle motivazioni di rifiuto della reale apparizione essendo già passati i 40 anni prescritti per la visione degli archivi e ricorrendo quest'anno il 50° anniversario..."
(Fonte: archivio don Giovanni Bonanomi)

Don Fermo
Parrocchia di SS. Filippo e Giacono di Fiupiano al Brembo
Lettera a don Bonanomi 13/01/1998
"...Che la Madonna sia apparza alle Ghiaie può essere vero o non vero. A me importa che la gente che si reca colà a pregare, vi preghi veramente, senza la mania del miracolismo; preghi e la gente si converta. Ho visto che la gente si confessa durante il pellegrinaggio; e questo è molto bello, sempre al di là delle apparizioni..."
(Fonte: archivio don Giovanni Bonanomi)

Don G. Bonanomi - Padre Rota Tarcisio - Padre G. Battista Carrara
Lettera al vesvoco di bergamo 26/03/1994
"Perché non ci si può riunire e pregare dove siamo convinti che la Madonna gradisce i nostri incontri e dove anche tanti venerabili vescovi sono venuti a pregare?
Non vogliamo fare polemica, ma richiediamo una documentata spiegazione del diniego sapendo che la nostra richiesta non coinvolge nulla di superstizioso o di turbamento della fede."


Don Giovanni Bonanomi
Intervento all'Assemblea del Clero
"Perchè nella Chiesa di Bergamo si deve dire: Confermiamo quello che é avvenuto 50 anni fa e non accettiamo nessuna possibilità di revisione?...
Un parroco, pochi mesi fa, ha detto ai suoi parrocchiani che facevano peccato a venire a Ghiaie. Chiedo a quel Parroco: "E' più peccato disobbidire al Papa e ai Vescovi che hanno ripetutamente chiesto ai sacerdoti di portare una chiara divisa della loro appartenenza allo stato religioso o presentarsi in pubblico come idraulici o impiegati quasi vergognosi di farsi vedere che sono preti?"


Don Attilio Goggi
Dal suo libro "Sarò riconosciuta", 1983
"Ai favorevoli, a chi crede autentiche le apparizioni di Bonate (basandosi su documenti e non su sentimenti) tutta questa attesa potrà spiacere e fors'anche addolorare non poco, ma la Madonna preferisce sicuramente la nostra unione alla S. Sede invece di una posizione polemica, sempre controproducente e contraria proprio allo spirito di famiglia che brilla nelle apparizioni di Ghiaie".

Fra Cecilio
Bergamo 13/02/1983
"Noi che crediamo a Bonate, non offendiamo nessuno. Ieri ho visto un raggio di sole, ma era un pò addormentato; oggi ne ho visto un raggio più chiaro... Vuol dire che ieri non avevamo visto bene; oggi vediamo meglio! Così sarà di Bonate!"
(Fonte: "Ghiaie di Bonate nel 1944" - Cortinovis - pag. 165)

Padre Bonaventura M. Raschi
(Fonte "Questa è Bonate", 1959 - pag. 129)
"Io mi prostro ai piedi della modesta cappella di Ghiaie, bacio quella terra benedetta e Ti dico con tutto il cuore: Madonna, se t'accomodasse la mia povera vita per il trionfo di Bonate, prendila, te la dò con gioia, con fede e con amore. Ho la certezza, che con ciò, ne verrà il supremo vantaggio a tutte le imprese mariane che mi vivono in cuore. Così sia!"

Padre Bonaventura M. Raschi
(Fonte "Questa è Bonate", 1959 - pag. 64)
"Forse sarebbe il caso di non parlar di demonio, nella vita di Adelaide, tanto più che di demoni ne ebbe tanti in certe persone che avvicinarono l'apparizione... e questi sono a sufficienza! Come è anche logico il pensare che il "maligno" non abbia dormito, e, l'azione infernale, abbia avuto il suo peso tremendo nella questione. Sarebbe, però, curioso sapere che fu, per davvero, lo strumenti di satana..."

Don F. Zanetti
Anno 1944
"Si dice che l'apparizione di Fatima è un'ombre rispetto a questa".
(Fonte: 3° libro di don L. Cortesi pag. 179).

Don Franco Betta
Cappellano militare, presente a Ghiaie il 13 giugno del 1944
Niardo, 16/06/1944
"Non si tratta di suggestione o di una sballonata, ma di realtà a tutti evidente".
(Fonte: 3° libro di don L. Cortesi pag. 179).

Mons. Luigi Chiodi
Verdello, 21 agosto 1981
Lettera a Don G. Bonanomi
"... per riaprire un processo chiuso con sentenza (e questo succede anche presso i tribunali civili) occorre che si offrano elementi nuovi di tale portata da supporre o far sospettare un possibile ribaltamento dell'atteggiamento anteriore... Certo il messaggio di Bonate avrebbe dei valori eccezionali per i nostri tempi..."

Don Attilio Goggi
Alessandria, 14/03/83
Lettera al Sig. Stambazzi
"Ogni polemica è contraria allo spirito delle Apparizioni di Ghiaie. Occorre una revisione di "competenti" in materia, delicati di coscienza, interiormente vigili contro ogni pregiudizio sia favorevole che sfavorevole, perché trionfi solo la verità: atteggiamento assai difficile, ma possibile."

Mons. Luigi Chiodi
Verdello, 9 marzo 1981
Lettera al Sig. Luigi Stambazzi
"Il parere espresso dalla Commissione non esclude in assoluto l'apparizione, ma afferma che non esistono ("non consta") prove sicure di essa allo stato dell'informazione presente."

Don Giovanni Bonanomi
Bergamo, 25/08/1986
Lettera a Mons. Chiodi
"Mons. Berta, Segretario del Vescovo Bernareggi anni fa da me interpellato, ha confermato che Lui credeva come il suo Vescovo alle reali apparizioni delle Ghiaie, anzi si è fortemente meravigliato di non essere mai stato interpellato in proposito..."

Don Mario Morra
Rivista Maria Ausiliatrice - Torino, maggio 2003
«È comprensibile e condivisibile la prudenza della Chiesa verso tutte le manifestazioni che riguardano le cosidette "apparizioni mariane", perchè non è oggettivamente facile provarle. Nel caso di Ghiaie di Bonate però il processo di verifica dei fatti mostra una serie di oggettive incongruenze quasi si fosse voluto avallare, attraverso di esso, una tesi precostituita: la teste, cioè, la piccola Adelaide, era una bugiarda, che andava smacherata e punita. Il risultato è che oggi - a sessant'anni dai fatti e nonostante i ripetuti inviti della Chiesa bergamasca a non frequentare il luogo delle presunte apparizioni mariane - , per imperscrutabili disegni divini, è il caso di dire, i pellegrini continuano ad andare a Ghiaie per pregare e per impetrare grazie a Maria, regina della famiglia.»

Don Felice Murachelli
Diario - 31 maggio 1944
«...In quel pugno chiuso ho scorto il ciclone dell'odio disgregatore dei popoli, mentre nella manina della bimba del Torchio, che stringe ed innalza il Rosario più alto che può, l'invito pressante di Dio alla traviata umanità perché torni "a chi volentier perdona". Oh se il nostro secolo comprendesse la lezione di questa bimba!»


Mons. Angelo Bramini
Lodi - Manoscritto. 25 anni dopo la causa sui fatti di Ghiaie
Il “cupo genio del male” del quale il Cortesi scrive nell’ultimo capitolo del suo terzo volume “Malinconico Epilogo”, aveva dunque trionfato sulla causa delle apparizione delle Ghiaie? Molti lo hanno creduto con lui. Ma a ragione? Invece la causa di Ghiaie, ritenuta morta e sepolta per sempre, dopo venticinque anni, è ora più viva che mai.
Nessun cupo genio del male può trionfare quando “entra in campo la Signora”.

Don Felice Murachelli
Brescia 10/11/1947
Lettera a Don Cesare Vitali
“S’è opera umana cadrà, ma s’è opera Divina, nessuna forza umana potrà distruggere quella che la Madonna ha operato alle Ghiaie!”

Don Luigi Meroni
Preseminario S. Pio X - Città del Vaticano
09/04/1983
“La Madonna non ha bisogno di essere difesa da mezzi più o meno sarcastici; sa Lei difendersi manifestando la sua materna protezione a chi si rivolge a Lei con umiltà e fiduciosa confidenza.
Il fatto che “la Chiesa non ha definitivamente negato l’apparizione a Bonate” lascia aperta la situazione a nuovi sviluppi che solo l’azione soprannaturale della Madonna sollecitata con le armi dell’umiltà e preghiera confidente saprà portare a termine come e quando ad essa piacerà.”

Padre B. Raschi
Genova, 14 giugno 1960
“La vergine di Ghiaie, la Sacra Famiglia e Gesù Eucaristico ci siano generosi di benedizioni, di aiuti e ci portino presto in cielo, dal momento che la terra sembra non molto accogliente per noi. Quando la Madonna trionferà, molti si pentiranno di non aver cooperato al suo provvidenziale e necessario regno tra gli uomini.”

Padre Gabriele M. Salvati
Brescia, 07/12/1959
“La Madonna ci ha fatto incontrare la prima volta e ci ha unito in vera e santa amicizia presso il caro ed indimenticabile Don Cesare, morto, forse, per i tanti dispiaceri sofferti e per non aver veduto il trionfo definitivo della Madonna delle Ghiaie, nella quale a me piace continuare a credere, perché l’ho impressa nel mio cuore. Come si fa a cancellare le impressioni e i ricordi di quelle manifestazioni spontanee e fervorose di tutto un popolo che accorreva là, a sprezzo della vita stessa, affrontando talvolta disagi innarrabili? Se il demonio ci ha messo la coda, pazienza; il suo trionfo è effimero e di un giorno. Alla fine il suo capo sarà certamente schiacciato.”

Padre Giuseppe Brioschi - Salesiano
(Treviglio 06/02/2003)
Alla oggettività di quelle apparizioni ho sempre dato il mio pieno assenso, e ancora oggi, più che ottantenne, dalla mia Casa salesiana di Treviglio, a pochi chilometri da Ghiaie di Bonate, mi reco a pregare presso la piccola Cappella... E ogni volta vi trovo un discreto numero di devoti di quelle apparizioni: un piccolo gruppo destinato a diventare fiumana di gente appena, a Dio piacendo, quelle apparizioni avranno avuto il positivo verdetto dell'Autorità Ecclesiastica...

Mons. Rodondi Giov.Maria
(Brescia 10/06/1994)
«Ho sempre detto, anche con sacerdoti bergamaschi, che Bergamo ha perduto un'ottima occasione d'avere un grande santuario Mariano, e tutt'ora sono convinto che sarebbe un grande bene, intanto che ci sono ancora testimonianze utili, riprendere, con serenità e criterio scientifico, la importante questione e venirne a conclusione per la gloria di Dio e della Madonna.»

Mons. Giovanni della Coppa
Avvocato della Sacra Congregazione dei Riti – Roma, maggio 1947
“Fu un grosso errore inquisire la bambina, sia quando lo fece Don Cortesi, sia ora che lo fa il Tribunale. Per la sua età la piccola non è capace né moralmente, né giuridicamente di giurare e di deporre. Essa va lasciata in pace nel modo più assoluto… Né la precedente negazione, né la riaffermazione, né la nuova recentissima negazione hanno valore alcuno, e non debbono sorprendere affatto…
Le indagini da esperirsi invece debbono rivolgersi ora esclusivamente al complesso presumibilmente miracoloso collegato con i fatti di Ghiaie (guarigioni, fenomeni solari, ecc.)… Basterà per es. che tra le guarigioni si riscontri qualche caso od anche uno solo veramente miracoloso, per ritenere che effettivamente nel Maggio 1944 a Ghiaie è avvenuta una manifestazione di ordine e carattere soprannaturale, senza che vi sia né la necessità né l’urgenza di precisarne i termini e la portata. Il tempo dirà tutto…”

Don Luca Balzarini
Luglio 1944
«Quanti Trentini e di Alto Adige sono passati pellegrini per Bonate!… A piedi, in bicicletta, in corriera, in comitiva, da soli! La loro devozione è di vera edificazione! Strano contrasto colle nostre Chiese vuote! Con nessuno alla Dottrina! Colle ragazze semi-nude! Colle mamme, ancor più fredde!»

Padre Gabriel M. Salvati
Siena 07/12/1957 (Lettera)
«Come si fa a cancellare le impressioni e i ricordi di quelle manifestazioni di tutto un popolo che accorreva là, a sprezzo della vita stessa, affrontando talvolta disagi innarrabili? Se il demonio ci ha messo la coda, pazienza; il suo trionfo è effimero e di un giorno. Alla fine il suo capo sarà certamente schiacciato.»

Don Luigi Meroni
Città del Vaticano 04/08/1983 (Lettera)
«Le armi della Madonna per far valere la verità sono: umiltà, preghiera e costanza. Usiamo queste armi e la Madonna se lo crederà opportuno, vincerà ogni difficoltà.»

Padre Bonaventura Maria Raschi
Genova, 14/06/1960
«La Vergine di Ghiaie, la Sacra Famiglia e Gesù Eucaristico ci siano generosi di benedizioni, di aiuti e ci portino presto in Cielo, dal momento che la terra sembra non molto accogliente per noi. Quando la Madonna tionferà, molti si pentiranno di non aver cooperato al suo provvidenziale e necessario regno tra gli uomini.»

Don Antonio Lozza
Lecco, 05/10/1977 (Lettera)
«… Nel ’60, trovandomi a Roma, ebbi un’udienza da Papa Giovanni, già mio professore di Apologetica in seminario di Bg (1907-910). Ebbi da Lui confidenze circa l’affare di Adelaide e proposte per una ripresa del processo. Io tenni tutto segreto pensando che “nulla da fare” dopo il decreto negativo del Vescovo. Tanto meno da un estraneo per la diocesi. Ebbene? Ora il tema torna di attualità sui giornali, io le chiedo un consiglio: devo mantenere il mio silenzio?…»

Prof. Mons. B. Terzaroli
Ateneo Lateranense, Roma, 09/11/1948
«Non preoccupiamoci per ora della questione se la Madonna sia apparsa o no a Ghiaie. Io non ho ragioni da dubitare che il fatto sia veramente accaduto e che se la Madonna si degnerà di perficere e quae coepit (portare a compimento quanto iniziato), l'Autorità non
mancherà di pronunciarsi favorevolmente, perché vi sono degli argomenti non smentiti mai e che mi paiono convenienti, come quello del sole che fu visto girare la sera del 21 maggio, non solo a Ghiaie, ma anche a Bergamo da uomini e donne, da cattolici e protestanti, e quello difatti straordinari osservati accanto al sole e vicino alla bambina da persone non certo sospette. Anche la veggente comincia a riaversi dallo stato d'animo prodotto in seguito a trattamento non troppo conforme alle regole fondamentali della pedagogia, riasserisce quanto ha deposto in un primo tempo e ritratta ogni anteriore smentita provocata da pressioni o almeno da mancanza di tattica in chi si era preso l'impegno d'interrogarla. Se si avesse osservata la massima: maxima debeturpuere reverentia (Verso i fanciulli si deve usare la massima benevolenza) le cose sarebbero molto più chiare e si sarebbero evitati tanti inconvenienti e malintesi.»

Don Cesare Vitali
13/08/1944
«Se è opera umana cadrà; ma se è opera divina, ricordatevi, nessuna forza umana la potrà distruggere. La Madonna che ha iniziato fra voi quest’opera mirabile e grandiosa la porterà a termine. Non dubitate! Ipsa perficiet! (Ella completerà la sua opera!)»

Don Fenaroli Virgilio
«Mia madre andò da Tavernola alle Ghiaie e ne ritornò convinta. Io stesso (9 anni) verso sera guardando il sole (nell’ora dell’apparizione) lo vidi girare e ne rimasi sconvolto.»

Padre Serafino Suardi
Roma, 13 maggio 1988 (Lettera ad E. Poli)
“La responsabilità degli storici è quella di rappresentare al vero l’ordine degli avvenimenti, senza nulla concedere alla fantasia o all’entusiasmo nostro o delle folle…»

Mons. Paolo Vitti
Roma, 28/01/1955
“Quindi bravo di cuore al Padre Casella con il voto che finalmente faccia luce (senza il consenso di psichiatri) e che Bergamo abbia il suo Santuario proprio ora che Maria Madre e Regina del Mondo stà attuando il suo Piano Misterioso di amore in preparazione dell’Era di Pace Universale nel Regno dei Cuori SS.mi di Gesù e di Maria sulla terra oggi tanto desolata e sconvolta.
Sono sicuro che l’Autorità Ecclesiastica alla quale solo spetta una risposta definitiva, quanto prima, conforti tutti i devoti della Madonna con un riconoscimento solenne, dopo un esame più accurato sui fatti, respingendo le fantasie di menti superbe e malate…”

Don Eligio Garbo
San Felice del Benaco, 1975
«Ci sono Miracoli autentici… e la Madonna non può essere messa a tacere. Se si fossero approvate le Apparizioni di Bonate di bergamo, non avremmo avuto il Divorzio in Italia; così se si fosse dato ascolto ai Messaggi della Madonna di Montichiari non avremmo avuto la crisi delle Vocazioni… e tanto ateismo pratico!»

Don Renzo Del Fante
Milano, 16/07/1982
«Io mi permetto già di sognare un bel Santuario, sul luogo delle Apparizioni, dedicato alla Famiglia di Gesù, Maria e Giuseppe, al quale verranno da ogni parte famiglie disperate e sfasciate, e famiglie felici e riconoscenti. Le lontananze, le diversità di razza, di civiltà e di religione non freneranno il misteriosi richiamo.»

Padre Felice Murachelli
20/08/1944
«Vivessi mill’anni non potrò dimenticare quei giorni memorandi passati nella terra di Maria!»

Don Attilio Goggi
Milano, 1983, "Saro' Riconosciuta"
«Il consorzio umano, se vuol vivere in pienezza il dono della vita, deve finalmente capire e praticare il messaggio di salvezza che viene dalle Ghiaie e che è proposto con identico contenuto dal Magistero della Chiesa cattolica sempre più allarmata dalla sordità degli uomini che stanno correndo verso il burrone come gregge impazzito.»

Suor Innocente Mazza – Orsoline
Bergamo 10/11/1944
«Che alle Ghiaie avvengano molte conversioni è fatto vero; laggiù non si contano più le confessioni e le Comunioni giorno e notte… Pare che ci siano anche dei miracoli sui quali però dobbiamo attendere la parola della Chiesa: a buon conto guarigioni ce ne sono a bizzeffe! Che la Madonna sia veramente con noi!»

Padre Casella della compagnia di Gesù
«È stato osservato che le comunicazioni verbali tra terra e cielo vanno sempre più in crisi. Se la Madonna si fa vedere o parla ad una massa, si grida alla suggestione collettiva. Se appare ad una persona adulta si sospetta il messaggio contaminato da interpretazioni personali. Se si rivolge a bimbi innocenti ci si prende l’arbitrio di sottoporli ad orribili torture fisiche e morali …. come se l’asserire d’aver visto la Madonna sia un delitto tale da meritare il bando da ogni legge di carità umana e cristiana. Del resto anche la testimonianza degli innocenti ha ormai scarsa importanza… Che resta ormai più alla Madonna se non di far parlare le pietre?»

Padre Cipriano Casella
28 dicembre 1951
«… nell’ora più tragica della Patria abbiamo vissuta l’onda meravigliosa di speranza partita da Bonate, lo slancio incontenibile di preghiera dalla Vergine, che sollevò i cuori e certamente accelerò la fine delle nostre sventure; abbiamo parlato con Cardinali e Vescovi, con persone in concetto di santità, colle folle di credenti: tutti ringraziavano commossi la Vergine per questo sprazzo di luce in mezzo alle nostre tenebre, mano tesa dal cielo per la ricostruzione della famiglia cristiana, orrendamente disintegrata dalla guerra; abbiamo assistito al delirio dei paesi al ritorno dei loro miracolati… abbiamo visto rifiorire la fede in molti cuori che l’avevano perduta…»

Suor Claudina Marazzi
Bergamo, 22 maggio 1944
“Ieri sera assistemmo ad un fenomeno nel sole che ci ha emozioante grandemente, eravamo tutte estatiche davanti a quel fatto prodigioso.”

Madre Clementina Mattiuzzo
Vimercate 25/05/1944
«A Bergamo da due settimane si rivivono i fatti meravigliosi di Fatima!… Le sorelle videro stando in Casa il roteare e i diversi colori del sole, e noi ottenemmo di vedere (per un’eccezione) la piccola veggente non ancor settenne… »

Mons. Francesco Vistalli
Bergamo
«Non ho mai creduto, ma ora che ho letto il decreto, da come è formulato, devo dire che deve esserci del vero”.

Padre Tarcisio Riva
Bergamo, 03/11/1998
“… la mia vocazione è partita proprio dalle Ghiaie ed è lì che ho deciso di entrare in una congregazione mariana. Poi mia mamma Carolina, finché è riuscita a camminare, andava tutte le settimane alle Ghiaie per raccomandare alla Madonna i suoi tre figli sacerdoti e missionari… Questi avvenimenti purtroppo sono sotto la stretta sorveglianza dei vescovi. A noi non resta che pregare e continuare a divulgare questa apparizione, perché la Madonna stessa illumini il nostro Vescovo e lo faccia decidere ad aprire il caso…»

Don Martino Compagnoni
Clusone 14/06/1988
“Forse è giunto il tempo di rivedere quello che forse troppo affrettatamente si è voluto dimenticare.”

Suor Maria Grazia Brunato
Udine 04/04/1995
“Io desidero e prego perché al più presto venga il trionfo della Madonna a Ghiaie di Bonate per il bene della Famiglia.”

Suor M. Bambina A.
16/07/1997
“Sono convinta della verità delle apparizioni per l’esperienza che ho fatto all’età di 9 anni, mentre una sera senza nulla sapere e giocando, vidi con meraviglia il sole girare su se stesso e cambiare i colori e seppi da qualche passante che stava apparendo la S. Vergine alle Ghiaie. Con questa confidenza voglio dirle tutta la devozione che ho per la Madonna delle Ghiaie e l’immenso piacere che mi ha fatto con il suo dono. Io ho speranza che a poco a poco la Madonna si farà riconoscere e spargerà molte grazie da quel luogo benedetto, soprattutto per le famiglie.”

Don Attilio Goggi
Bergamo, 07/02/1984
«Il sottoscritto dichiara la sua piena convinzione sull’autenticità soprannaturale delle Apparizioni di Ghiaie e, nello stesso tempo, esprime la sua ripugnanza verso qualunque forma di polemica verso chiunque avesse avuto parte a quei fatti. Non ci sono nemici da combattere. Nel rispetto delle singole opinioni ci sono solo domande da fare e risposte da dare secondo verità e carità per un’autorevole, definitiva valutazione di quei fatti.»

Don Attilio Goggi
Alessandria 24/01/1985
“Ubbidienza alla Chiesa, sì, senz’altro, ma con occhi figlialmente sempre aperti perché l’infallibilità è solo del Papa quando parla ex cathedra, dice il Concilio Vaticano 1°. Voglio essere ubbidiente come mi vuole la Chiesa, cioè non “perinde ac cadaver”, come ha scritto qualche buona anima.”

Don Cesare Vitali - Parroco di Ghiaie di Bonate
31/01/1946
«Ad ogni modo la Madonna c’è stata! E questo è provato dai fatti miracolosi che hanno del soprannaturale, come hanno dichiarato i medici e che è pure scritto nel libro di Don Cortesi. Chi ha chiamato tanta gente? Chi convertito tanti peccatori? E noi siamo testimoni. Chi ha fatto tante preghiere? Forse, il Demonio? Chi ha preservato Bergamo dai bombardamenti? Chi l’Alta Italia dal passaggio della guerra? …»

Padre Giovanni Treccani, missionario
(12/06/1984)
«Persone che si sacrificano affinché venga il trionfo, non è per una causa umana, non è per la gloria di una persona, e perciò: perché impedire che la via dello spirito possa crescere, perché impedire? Quello che mi stupisce tanto qui in Italia principalmente adesso nell’epoca in cui viviamo del materialismo e del peccato, è che ci troviamo davanti a certi fenomeni veramente diabolici, in ogni città, in ogni Diocesi, e vediamo che quasi non c’è più santità anche fra il Clero, e davanti a questo fenomeno è necessario ritornare alle vie del Signore in una vera conversione. C’è la distruzione delle famiglie e la Madonna di Bonate giustamente era apparsa per l’unità delle famiglie, e aveva parlato. Io non so perché ci possano essere anche persone che dovrebbero essere guidate nello spirito, e invece prendono certe posizioni. Veramente fanno la parte del nemico che è satana che vuole la distruzione dell’opera di Dio...
La Madonna di Bonate non è né Lourdes né Fatima, è la stessa Vergine Maria, per noi è la stessa, però c’è un significato profondo, principalmente in quest’epoca dove il nemico satana distrugge le famiglie; nuovamente la Madonna porterà l’unione, riconcilierà, sarà la via che porta alla salvezza delle nostre famiglie…

Suor Ida (di Milano)
(Pellegrinaggio a Ghiaie, 27/06/1976)
«Ecco, lo Spirito Santo sta suscitando doni, dal di dentro di anime soprattutto dei laici,... una volta i Sacerdoti pregavano per la conversione dei laici. Adesso devono i laici pregare per la conversione dei sacerdoti, non buoni, e per la perseveranza, il coraggio dei buoni… Ad ogni modo, noi nella Madonna crediamo. Siamo qua tutti, ed abbiamo fiducia nella Madonna. La devozione alla Madonna è segno sicuro di salvezza.»

Padre Alberto Busco dei Somaschi
(Pescia 13/03/1983)
Spettacolo grandioso di fede. Il 13 luglio erano migliaia di persone con centinaia di malati che si succedevano dinanzi a quel luogo. Da Udine e da Venezia arrivavano pellegrinaggi. Mi hanno commosso le invocazioni dette ad alta voce dal medico che guidava il pellegrinaggio di Udine: “Signore, noi crediamo in voi! Signore, che io creda… che io oda… che io cammini…”

Abbé Oswald
(Ghiaie 13/05/73)
L’Abate, ritornato a Ghiaie dopo 29 anni, scrisse in francese sul foglio di una petizione (traduzione): «L’Abate Oswald, pellegrino del 1944, il quale ha visto quello che si chiama vedere, e ha voluto ritornare sul posto, quest’oggi 13/05/73 – Augusta-Pretoria.»
Che avrà visto l’abate venuto dal Sud Africa? Ha visto quello che si chiama vedere, cioè «non fantasie»!

Madre Crocifissa Assolari
(Arese, 12/01/1987)
«… Sono molto contenta perché mi sembra di aver dato un piccolo contributo, come del resto da quarant’anni desideravo, alla veridicità dei fatti di Bonate. Voglia la Beatissima Vergine, nella sua materna bontà, ridare alla nostra Bergamo la gioia di venerarla e di ringraziarla in un santuario eretto in suo onore nella terra che lei ha santificato con la sua presenza, sia pure spirituale.»

Padre Mario Mason S. J.
(Milano, novembre 1986)
«Dio manifesta la sua misericordia infinita continuamente verso i suoi figli peccatori, bisognosi di perdono e di aiuto, perché compiano il suo disegno di amore e di grazia per la loro stessa felicità e la salvezza terrena ed eterna, ma ci sono dei momenti particolari della storia, in cui fa risplendere maggiormente la sua Grazia per mezzo della Chiesa, scegliendo luoghi e persone sconosciuti nei modi imprevedibili… sono segni provvidenziali a un mondo sconvolto e sotto la minaccia di prove straordinarie. Non è difficile scoprire nei nostri tempi questi interventi del Signore per salvare l’umanità dai suoi pericoli incombenti e gravissimi e arrestarla nella sua corsa verso l’annientamento prima morale e poi fisico… Avevo chiesto alla madonna che mi desse anche un segno della sua materna presenza… ne ebbi più di uno… e al mio ritorno a Milano, subito il giorno dopo, l’incontro con la Sig.ra Bianca Cignolini, residente da molti anni a Milano, sposata, mai conosciuta prima, che veniva a portarmi la sorpresa della sua “straordinaria guarigione” ottenuta dalla Madonna 42 anni fa a Bonate…»

Padre Nazareno Mario
«… quei Monsignori non si sono fatti né si fanno onore. Questa è storia e noi abbiamo diritto a difendere una bambina bistrattata da sacerdoti. Il Vescovo ha la colpa di non averla saputa difendere da un maestro in Seminario. È vero, prima di morire ha cercato di riparare mettendo nel suo testamento che consegnava al Papa la questione, gli esecutori testamentari (Monsignori) non hanno seguito la volontà del Vescovo e questa è verità documentata… sono fatti pubblici e ci interessano e di cui ci è lecito parlare…»

Padre Felice Murachelli
(Brescia 01/08/1987)
«… io sono convintissimo che la Madonna sia veramente apparsa ad Adelaide Roncalli, ma è la causa canonica che fu condotta male. Aggiungo che se fossero state approvate le apparizioni delle Ghiaie (richiami e messaggi alle famiglie cristiane) non avremmo avuto in Italia né la legge del divorzio né dell’aborto e lo sfacelo delle famiglie cristiane. Ognuno davanti a Dio si assuma le sue responsabilità!»

Don Italo Duci
(Ghiaie 31/05/1944)
«Molte anime tornarono ai Sacramenti dopo lunghi anni di lontananza; altre trovarono la fede; altre la gioia perduta; altre trovarono la forza e la generosità; altre peccatrici attaccate al mondo, piansero i loro peccati e promisero fedeltà e vita nuova.»

Don Italo Duci
(Ghiaie 12/07/1944)
«Gli allarmi si succedono ininterrottamente per tutta la giornata. Eppure i pellegrini giungono lo stesso col Rosario in mano e al canto di laudi in onore di Maria. Pare che al giungere alle Ghiaie ogni timore scompaia ; pare loro d’essere in un luogo di predilezione e di immunità. Quanta fede si vede! Quanti sacrifici e disagi per giungere fin qui! Alcuni giungono a piedi scalzi; altri giungono a piedi da lontano…»

«È si grande il numero di sacerdoti che il turno delle Messe ha inizio subito dopo la mezzanotte… Il numero di sacerdoti li calcolo a un migliaio. La giornata di oggi la si può chiamare la giornata dei sacerdoti. Là sul luogo delle apparizioni, formano attorno al recinto un cerchio d’onore alla Madonna che certamente sarà stata contenta. Loro pregano e fanno pregare, loro intonano canti.»

Fra Patrizio Carobbio
«… darò il mio appoggio nella mia povera preghiera … in riparazione del rifiuto di tanti bergamaschi nel rinnegare la vera apparizione del 1944 alle Ghiaie, che se avrebbero accettato subito questo messaggio della Madonna attraverso la bambina Adelaide Roncalli, certamente non avrebbe avuto il sopravvento l’indegna legge del divorzio e dell’aborto in Italia!»

Mons. Giuseppe Maritano Vescovo missionario (Belem – Pa – Brasile)
«Quanti ricordi, mio Dio! Non ti so dire che cosa il libro “Le apparizioni di Bonate”, ha prodotto in me! So che mi sento mezzo turbato e pieno di gioia allo stesso tempo, senza saper dire perché. Ti mando queste foto che ho fatto io stesso a Ghiaie… Cose da nulla, senza dubbio, che a me servono per farmi ricordare dei giorni e delle ore in cui mi piaceva di essere vicino assai a qualche cosa di soprannaturale che si faceva toccare con mano. Era come se si spaccasse il cielo e lasciasse sentire qualche cosa di Paradiso mescolato colla franchigia del mondo.»

Padre Giuseppe M. Petazzi
(05/10/1945)
«Ho detto da principio che la Madonna non ha bisogno delle nostre bugie per difendere il suo onore. Qui però debbo aggiungere che è nostro preciso dovere impedire a tutto potere il disonore e l’affronto che si vuole fare alla nostra Madre Celeste con le bugie che purtroppo si dicono per denigrare i fatti delle Ghiaie di Bonate.
Non si richiede molta scienza nella discrezione degli spiriti per formulare un giudizio sicuro in proposito. Da parte degli oppositori noi troviamo la bugia, l’inganno, la doppiezza, segni tutti dello spirito cattivo, mentre vediamo che tutte le anime timorate e semplici, quelle che evidentemente sono mosse dallo spirito buono, propendono per la realtà delle apparizioni o per lo meno non si pronunciano in senso contrario, molto meno godono della negazione dei fatti.
È evidente che il solo confronto tra l’uno e l’altro spirito è più che sufficiente per dimostrare da quale parte sia la verità.»

Mons. Vittorio Bonomelli
(16/06/1973)
«Io sono convinto che quando noi saremo diventati più innamorati della Madonna, ci sarà un momento nel quale il Vescovo di Bergamo avrà la luce, per dire: «Di mia iniziativa, perché la Madonna vuole così, voglio che si faccia». Allora ci sarà la vera apoteosi. Ora ciò che vale è la preghiera, unitamente a un senso di implorazione alla Madonna… I fatti di Ghiaie sono pieni di luce; sono di un’autenticità che, direi, sta alla pari, per non dire supera, Fatima e Lourdes.»

Fra Cecilio Cortinovis
(16/03/1950)
«… "La Madonna sarebbe apparsa all'innocenza" ed avrebbe detto a tutti di fare penitenza, lavando le nostre anime nel Divin Sangue di Gesù, sempre a nostra disposizione, facendo soffrire un po' anche il nostro corpo che non vuole saperne; allora i nostri occhi sarebbero divenuti limpidi come quei dei bambini, per cui avremmo avuto il bene di vedere la Madonna...
Noi complichiamo le cose semplici e facili, noi, non la Chiesa! La Chiesa ci predica continuamente di conservare l'innocenza battesimale, di vivere continuamente solo di Dio e dei Santi Sacramenti, di fare penitenza; ci dice di imitare il nostro Divino Modello crocifisso per i nostri peccati, ecc. Noi, collettivamente, non la vogliamo ascoltare; non vogliamo il sacrificio volonteroso per amor di Dio e della Madonna. I nostri occhi rimangono appannati, appannati e peggio! Ecco che non vediamo Iddio né le carezze della Madre di Dio e Madre nostra!»

Padre Candido Maffeis
(Roma 06/07/1956)
«Con quale bontà la nostra Madonna stringe al suo cuore le due tortorelle; così dobbiamo fare noi con le anime traviate, stringercele al cuore e far del loro pentimento un’arma di salvezza. La gioventù oggi non è amata, ha bisogno di un Cuore che sia la fornace dell’amore. Che quest’amore di Maria si comunichi al nostro cuore per poter comprendere, piangere e perdonare i peccati.»

Mons. Angelo Bramini
(Lodi 16/11/1946)
«Io spero che la vera scienza che attinge luce alle sorgenti della fede, farà giustizia di tutte le pompose corbellerie che sono state scritte intorno alle manifestazioni di Ghiaie. Ed allora si potrà dire sostanzialmente e virtualmente decisa in senso favorevole la grande causa.»

Mons. Rodondi Giov. Maria
(Brescia 10/06/1994)
«Ho sempre detto, anche con sacerdoti bergamaschi, che Bergamo ha perduto un'ottima occasione d'avere un grande santuario Mariano, e tutt'ora sono convinto che sarebbe un grande bene, intanto che ci sono ancora testimonianze utili, riprendere, con serenità e criterio scientifico, la importante questione e venirne a conclusione per la gloria di Dio e della Madonna.»

Padre Giuseppe M. Petazzi
«…Se facciamo un confronto tra le condizioni di coloro che sono portati a credere alle Apparizioni di Maria SS, e quelle di chi si atteggia a scettico, o peggio a sprezzante, vediamo che, mentre in questi ultimi appare manifesto lo spirito di superbia e di vanità, negli altri, noi vediamo comunemente tutti i caratteri di chi è guidato dallo Spirito buono, Spirito di umiltà, di semplicità, di vera e tenerissima devozione verso la Madre Divina.
Anzi, più volte ci è avvenuto di scorgere in queste anime semplici, tanto buon senso e tanta sapienza celeste, per cui sanno facilmente ribattere le opposizioni degli avversari; e, senza aver studiato alta Teologia, fanno osservazioni che corrispondono perfettamente al giudizio degli uomini più eminenti per santità e dottrina…»

Mons. Giuseppe Piccardi
(Bergamo 20/01/1960)
«Quante SS. Messe – sono migliaia e migliaia – che umili e distinti fedeli fanno celebrare per questo Suo trionfo! Ho conosciuto anime belle che hanno offerto la loro vita a questo scopo e ne ho visto morire, anche in giovane età, contente di essere ammalate per la causa della Madonna.
Conosco anime pure e generose, letteralmente perseguitate per questa causa e che sono disposte a morire in questo schianto della loro vita, purché Maria nella nostra terra trionfi…
Come fa loro pena questa muraglia insormontabile ed il senso quasi di disprezzo alla loro credenza pia e di diniego assoluto alla loro speranza che non si rassegna a morire!…
Ma più che per le persone è per la Madonna che si soffre; per la Madonna così negata cinicamente, così ripudiata nelle Sue grazie con cui era venuta, così disprezzata nell’attuale e tragico messaggio per lo sfacelo della famiglia cristiana ed umana.»

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Citiamo dal libro «Una fosca congiura contro la storia» di Achille Ballini, pubblicato nel 1954 e censurato dalla Curia, le testimonianze importanti di due sacerdoti di quel tempo.

Don Vitali (Parroco di Ghiaie)
«Bisognava entrare nei confessionali per capire se in tutto quel movimento c’era o non c’era il dito di Dio. Chi vi attirava i grandi peccatori a vuotare il sacco delle loro miserie? Lo spirito di preghiera e penitenza suscitatosi, resterà incancellabile nella storia di Ghiaie. Nessuno potrà dimenticarlo.»

Don Moreschi (Parroco-vicario di Chignolo)
«Se questi sacerdoti invece di gironzolare per le Ghiaie a raccogliere notizie delle donnette e far della critica scriteriata, fossero venuti nel confessionale ad aiutare gli uomini che chiedevano di riconciliarsi con Dio, le assicuro che avrebbero capito come si può credere nelle Apparizioni e mai le avrebbero combattute».
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Allegato   Data inserimento:  17/06/2008