Articolo del giornalista Marco Birolini, pubblicato sul giornale "Il Bergamo" il 22 aprile 2008 (Visulizza l'articolo originale cliccando l'allegato in basso) ======================================================================================= Il Mistero - La prima visione si verificò il 13 maggio, lo stesso giorno di Fatima. Ma la Chiesa tace.
"LE NUVOLE SI APRIRONO E COMPARVE LA MADONNA"
Le apparizioni del maggio 1944 a Ghiaie di Bonate nel racconto di una testimone oculare. "ll cielo era nero ma all'improvviso si creò un varco: si videro delle figure umane e poi un ostensorio che sembrava precipitare al suolo. La folla gridava".
Maggio 1944. Un fiume di gente si dirige verso le Ghiaie di Bonate, piccola frazione in riva al Brembo. Sfidando il pericolo dei bombardamenti alleati, che in quel periodo non risparmiano nemmeno la Bergamasca, la gente si accalca in un campo, attorno a una bambina di sette anni. Si chiama Adelaide Roncalli, è lontana parente del futuro Papa Giovanni XXIII, e il 13 maggio, lo stesso dell'apparizione di Fatima nel 1917, ha iniziato a vedere la Madonna. La voce si sparge, la Chiesa alza dubbiosa il sopracciglio, i medici con scetticismo si interessano al caso. Adelaide ha tredici visioni, durante le quali vede non solo la Santa Vergine, ma anche alcuni Santi e la Sacra Famiglia. Il popolo, schiacciato anche dalla sofferenza di quattro anni di guerra, ci crede. In migliaia, dopo le prime apparizioni, si riversano alle Ghiaie. Ogni sera, alle 18, la folla attende.
Domenica 20 maggio a Bonate ci sono circa 200 mila persone. Il giorno prima, mentre piovigginava, il sole era uscito dalle nubi, gettando un raggio su 30 mila anime incredule. L'attesa, quella domenica, è grandissima. Il tempo resta cupo, le nuvole coprono il cielo da dove Adelaide già otto volte ha visto scendere la Madonna. In mezzo alla folla c'è anche una giovane ragazza, si chiama Rina. oggi, ottantenne, ricorda: "Il cielo era nero, c'era brutto tempo. A un tratto le nuvole si squarciarono, si creò come una finestra - racconta - dentro apparvero delle figure umane. Poi di colpo comparì un ostensorio che precipitò verso terra. La gente gridava, perché sembrava che l'oggetto, luminosissimo, potesse cadere sulle loro teste. Poi tutto cessò all'improvviso, e le nubi si richiusero. Fu uno spettacolo spaventoso".
La testimonianza trova riscontro nei racconti di molti altri testimoni dell'epoca, riportati insieme ad altri documenti nel sito che il professore universitario Alberto Lombardoni ha dedicato al caso. Molte furono le testimonianze delle persone che si trovavano sul luogo e nei paesi vicini - si legge - Verso le sei, il sole uscì dalle nubi, girò vertiginosamente su se stesso proiettando in ogni direzione fasci di luce gialla, verde, rossa, azzurra, viola che colorarono le nubi, i campi, gli alberi e la marea di gente. Dopo alcuni minuti il sole si arrestò per riprendere subito con gli stessi fenomeni". Il racconto di Rina coincide. Molti notarono che il disco si era fatto bianco come un'ostia, le nubi sembravano abbassarsi sulla gente. Chi osservò in cielo una corona del rosario, chi una maestosa figura di Signora con il manto a strascico. Altri, da lontano, videro delinearsi il volto della Madonna nel sole. "Da Bergamo - si legge ancora sul sito www.madonnadelleghiaie.it - molti testimoni osservarono il sole diventare pallido e emanare tutti i colori dell'iride che lanciava in ogni direzione e notarono una grande fascia di luce gialla di una luminosità intensa scendere dall'alto del cielo perpendicolarmente sulle Ghiaie". Dopo quella domenica, ci furono altre quattro apparizioni, l'ultima domenica maggio. Suggestione, isteria di massa? Non si sa. La Chiesa, ufficialmente, non si è mai pronunciata. Ora un film, presentato ieri a Roma, ha riaperto la questione. Si attende una parola dal Vaticano.
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