I FATTI DELLE GHIAIE
Diario di don Italo Duci, Curato di Ghiaie
Da fine aprile al 13 maggio
Verso la fine di aprile di quest’anno 1944 invitai gli aspiranti alle lezioni di catechismo in preparazione alla gara di cultura religiosa diocesana. Mi costò vero sangue perché volli ad ogni costo tirare al traguardo anche gli aspiranti della contrada del Torchio. Per riuscire allo scopo, dietro autorizzazione del sig. Parroco, mi portai io stesso al Torchio per una ventina di giorni. Raccolsi gli aspiranti del Torchio e della cascina in un locale adibito a ripostiglio della famiglia Caccia. L’arredamento era semplice: un tavolino, un Crocifisso, una banchetta e alcune sedie. Il tentativo andò bene. Ogni giorno pure con sacrificio ero puntuale alle ore 16. Al mio arrivo le mamme si muovevano leste per chiamare i figli ancora per i campi. Le lezioni procedevano a meraviglia e con un po’ di fatica per la prima volta anche quelli del Torchio poterono giungere al traguardo, portarsi a Ponte davanti al Vicario per l’esame….. Proprio in uno di questi giorni e precisamente nei primi di maggio un bambino mi disse: “L’Annunciata desidera che benedica la sua Madonna che è su per le scale, dove alla sera ci raccogliamo a pregare.” Accolsi ben volentieri l’invito e vi andai. Salii per le scale e sul pianerottolo benedissi l’immagine. Era un quadretto o meglio un semplice cartoncino con l’immagine della Madonna di Lourdes. Vidi in fondo alla scala un folto numero di piccoli tra cui mi è stato detto c’era anche la piccola Adelaide. Mi è stato detto che la piccola Adelaide il giorno 13 maggio era andata a raccogliere fiori proprio per portare a questa Madonnina davanti a cui la sera si raccoglivano a pregare. Passò poco tempo da questa mia andata al Torchio che corsero in paese le voci delle apparizioni. Quelli delle altre contrade presero la notizia con un certo senso di ilarità dicendo: “Si, la Madonna verrà proprio al Torchio sì selvatico che il curato ha dovuto andare giù a fare la dottrina ai ragazzi perché non venivano.”
14 Maggio, domenica
Per il giorno 14 avevo accettato l’impegno di un convegno (aspiranti) lavoratori a ponte S. Pietro. Giunsi a casa quasi a mezzogiorno stanco anzi spossato, ma con la gioia nel cuore perché l’iniziativa era riuscita bene. Pensavo: “finirà maggio e nelle prime settimane di giugno prenderò qualche giorno di riposo perché non ne posso proprio più.”. Dopo pranzo attesi ai soliti doveri e alle 17.30 in punto mi recai all’oratorio femminile per ultimare la spiegazione delle lezioni della gara di cultura religiosa. Per strada m’incontrai col parroco pure diretto all’oratorio per avvisare le ragazze del ritiro che avrebbe dovuto aver luogo domenica 21. Entrati, fummo spettatori di un fenomeno insolito tra le ragazze. E rivolto al parroco: sig. parroco c’è qui una che dice di aver visto la Madonna ieri sera e le ha detto di andare ancora. E la bambina fu presentata al parroco. Aveva la testa bassa e dalla fisionomia subito si capì che era della famiglia Roncalli… ”Et prope est la Madona? – si domandò alla bambina – “a la che te est ol diaol!”. “Noe l’era la Madona”. La bambina aveva domandato di andare perché diceva che la Madonna le aveva detto di essere là per le sei… “La lasci andare sig. parroco – disse una suora – vuol dire che faremo una grande risata.” E così dicendo aprì la porta e Adelaide con una o due bambine uscì di corsa. La suora le gridò dietro: “Prima di andare là, fai merenda…se no vedrai anche il Sacro Cuore…” Il parroco diede i suoi avvisi ed io tra l’ilarità e insieme l’ansia delle ragazze svolsi la mia lezione. Tornai a casa quasi un po’ indispettito perché avrei preferito non lasciar uscire la bambina innanzi tempo e perciò temevo che avessero a succedere delle pantomime, ma dentro di me pensavo: “Ha detto che la Madonna verrà ancora perciò alla fine si vedrà.” Già alla sera della domenica dai ragazzi sentii che l’aveva vista ancora. Ma non vi feci caso e non detti importanza anzi cercai di metter un po’ d’acqua sulla cosa dicendo che poteva essere anche il demonio. Ma dentro di me incominciai a pensare: la cosa diventa un po’ lunga, e se fosse vero e se non fosse vero? Come fare, che dire? Cominciai ad agitarmi e ad essere inquieto fino al punto di passare varie notti insonni. Il parroco pure lo stesso. – In quei giorni senza farne parola alla gente per non dare eccessiva importanza cominciammo a celebrare sante S. Messe e far preghiere speciali alla Madonna perché facesse chiaro.
15 Maggio, lunedì
Il lunedì andai a Bergamo come al solito alla scuola ceciliana, ma non ne feci parola con nessuno. Lunedì sera sento che la bambina ha visto ancora la Madonna. Stavolta erano già presenti alcuni curiosi. La voce cominciò a spargersi in paese e soprattutto nello stabilimento e così nelle sere seguenti vi parteciparono anche forestieri. Le operaie uscendo dal lavoro alle 17.30 correvano direttamente al Torchio.
16 e 17 Maggio, martedì e mercoledì
Martedì e mercoledì sera vidi passare parecchie ragazze dirette al Torchio. Vidi anche qualche gruppo di soldati provenienti da Ponte. Mercoledì mi recai a Bergamo e incontrato il Rev. D. Piccardi gli narrai ciò che da giorni avveniva, a titolo di cronaca. Restò impressionato e di fronte alla semplicità della bambina ecc…fu propenso a credere. Gli dissi ciò che avevo sentito la sera precedente: la bambina aveva detto che aveva una cosa da dire al vescovo. Raccomandai da dire niente a nessuno, per non creare curiosità e dicerie premature…Ne feci parola anche col direttore del Seminario Giuseppe Angiolini il quale si mostrò perplesso e quasi sulla negativa raccomandandomi di non espormi imprudentemente, di non partecipare, ecc…Mostrò ancora i suoi dubbi per l’età prematura della bambina…. Quella sera la gente era già aumentata di molto Martedì o mercoledì mattina il parroco fece chiamare la bambina per sentire un po’ cosa diceva. Dopo la feci venire un momento anche da me, per interrogarla un po’ e porre in scritto qualche cosa di preciso. Da sola non volle entrare nel mio studio, ma volle con sé la cugina. Dopo averla assicurata che le facevo nulla che la lasciavo andare ancora potei avere qualche risposta. Cominciai a dirle: “va là che non è vero che vedi la Madonna, non contarmi delle bugie perché vai all’inferno, è poco la prigione in confronto all’inferno.” Volevo sapere in fila ciò che la Madonna le aveva detto nei giorni passati, ma m’accorsi che in fila non si ricordava. Potei sapere che le aveva detto di non aver paura che era la Madonna, di andare là per nove sere, di essere savia che sarebbe andata suora e l’avrebbe portata in cielo, “de pregà e de fa penitenza che de che a du mis al fenes la guera,“, che domenica avrebbe fatto il miracolo. “Quale miracolo?” le chiesi, e rispose di non saperlo. “Ti ha detto di fare una chiesa?” “”Non mi ha detto nulla” “Non le hai domandato chi è?” “No” “Potrebbe essere il diavolo”. Rispose di no. Le dissi ancora: “Prendi l’acqua benedetta e gettagliela addosso”. A questa proposta si mise a ridere. “T’avrà detto che la guerra finisce tra due anni non due mesi” “No du mis.” Infine le dissi alcune cose da dire alla Madonna e di cui aspettai risposta, ma non potei saper mai nulla. Disse che non sen’era ricordata.
18 Maggio, giovedì, festa dell’Ascensione
Fin dal mattino all’orario della mess’alta si vide contro il solito molta gente forestiera attirata dalle voci delle apparizioni. La chiesa era piena. Nel paese si notò in questi giorni un risveglio spirituale. Uomini giovani si accostarono ai SS Sacramenti in buon numero. Le Messe anche dei giorni feriali erano affollate. Capivano che qualche cosa di straordinario stava per avvenire nella parrocchia che non si poteva spiegare umanamente. Sembrava loro che la cosa sembrava un po’ lunga per vedervi degli inganni. E poi dicevano : “la bimba è troppo piccola per poter sostenere una una simile parte…” Le cose s’udivano dalla bocca del popolo. La popolazione però a scanso di equivoci nei primi giorni si tenne un po’ in disparte osservando da lungi gli avvenimenti, tenendo coi forestieri un contegno piuttosto riserbato. A mezzogiorno incominciò ad arrivare gente che andava ad ammassarsi sul presunto luogo delle apparizioni. La casa parrocchiale diventa un centro di riferimento di sacerdoti, di medici di avvocati, di professori, di personalità tutti desiderosi di sapere qualche cosa. La folla di questo giorno aveva raggiunto dieci o quindicimila. Subito la notizia si diffuse nelle diocesi vicine senza bisogno di giornali che ne parlarono più tardi.
20 Maggio, sabato
Si giunse al 20 maggio giorno in cui il parroco poté recarsi da sua Eccl. a riferire e dato che la bambina aveva qualche cosa da dire solo al vescovo la portò assieme. Vista la naturalezza della cosa, la semplicità della bambina disse: “lasci fare, lasci andare la cosa, non vi partecipi e la Madonna vi penserà”
21 Maggio, domenica
Arrivò così il giorno 21 MAGGIO. Si aspettava il miracolo, si era detto che era l’ultima apparizione e perciò la folla fu superiore ad ogni previsione. Ne giunse d’ogni parte. Dalle 13 alle 18 fu un continuo arrivare..Si calcolò 200.000 persone. Già dal sabato alcuni notarono segni nel sole. Domenica poi i fenomeni solari furono visibili alla totalità.
22 Maggio, lunedì
Essendo ormai finito il ciclo delle apparizioni, dopo pranzo col parroco e altri sacerdoti m’incamminai sul luogo delle presunte apparizioni. Cammin facendo c’incontrammo col Prevosto di Treviglio Mons. Bignamini. Era la prima volta che mi recavo sul luogo dopo gli avvenimenti. Appena giunto sul luogo la commozione mi prese e non potei trattenere alcune lacrime. Il luogo sembrava trasformato. Sembrava passato l’uragano, un’alluvione, un bombardamento. E l’uragano l’alluvione era veramente passata, ma di folla sterminata. Il vivaio del sig. Ferrari per una parte era ridotto ad uno stato pietoso. Tutti i pellegrini si asportavano come ricordo un ramoscello dei suoi pini o delle sue piante che per tanti e tanti anni avevano costituito le sue cure e la sua passione. Alcune piante, esemplari rari, furono letteralmente schiantate sotto il peso enorme di grappoli umani. Il terreno Colleoni per alcune piane era completamente calpestato e ridotto come ad una piazza; numerose anche le macchine ecc…… Di ritorno ci portammo nella casa della bambina che era assente. Si trovava alla Roncola. Ma di lì a poco una macchina la ritornò in famiglia. Mentre la si interrogava la folla d’un tratto guarda il sole che gira. Mons. Bignamini interroga la mamma e ogni tanto voltandosi dice: “Che semplicità. “ interroga la bambina e a un certo punto le dice: “La Madonna t’ha detto che tornerà ancora?” “Sì, l’ha m’ha dit che la egnerà amò quando fo la prima Comunione, de fà la savia” A questo punto la meraviglia si mosrò sul volto di tutti. Come – domandavano – ieri sera non fu l’ultima volta? Mons. Bignamini spiegò la cosa semplicemente dicendo : “Non volete che la Madonna non venga nel giorno della prima Comunione della bambina?”…Alcuni sacerdoti subito corsero alla loggia a gridare:”La bambina ha detto che la Madonna tornerà ancora domenica.” Io e il sig. prevosto siamo rimasti molto male. Pensavamo che tutto ormai fosse finito…”Che succederà adesso. La voce è ormai diffusa e chissà domenica quanta gente ancora. E poi la bambina non si sarà ingannata? Aveva detto che ieri era l’ultima volta?” – Fu per questo che il giorno appresso il parroco fu ancora dal vescovo per riferire sul da farsi e se non era opportuno ritirare la bambina e rimandare anche la data della prima Comunione per tutti i bambini…. Questa sera verso le 22 giunse dal parroco il curato di Bonate Sopra col parroco di Gromo dopo aver interrogata la bambina. Dissero al parroco: “Abbiamo scoperto il trucco: la cugina è la megera è un isterica è da mettere al muroe fare parlare. E’ lei che fa dire alla bambina quello che vuole. E poi la bambina si confonde, non sa le cose elementari del catechismo… E consigliarono il parroco a gettare tutto per aria. Questa sera venne mezzanotte. Il mattino dopo il parroco andò dal vescovo a riferire: Il vescovo consigliò di fare ancora la prima Comunione alla bambina nel giorno stabilito purché fosse preparata. Si decise perciò di portarla via dal paese perché non fosse turbata e si preparasse bene…
23 Maggio, martedì
Quel giorno il parroco che si portava dal vescovo diede ordine che la bambina fosse portata dalle suore pensando che potesse rimanere più quieta. Fu un lavoro difficile convincere Adelaide a rimanere dalle suore lontana da casa. La folla in quel giorno anziché diminuire aumentava e giungeva da ogni parte continuamente. Appena la folla seppe che la bambina era dalle suore si riversò all’asilo per vederla, toccarla, sentirla. La feci portare nelle stanze di sopra e convinsi la folla ad uscire di fuori e per accontentarla di quando in quando bisognava portare la bambina alla finestra. – Un sig. impiegato dello stabilimento fu introdotto a vedere la bambina dalla parte del salone. Fu in quell’incontro che sentii Adelaide dire: “La Madonna mi ha detto che viene ancora quando faccio la prima Comunione per quattro volte fino a mercoledì.” Di risposta: “No, ti sbagli, la Madonna t’ha detto domenica ch’era l’ultima volta.” E lei a dire: “sì viene ancora.” Ai molti che m’interrogavano non potevo altro rispondere che questo: “L’autorità competente non ha ancora detto nulla, vero o non vero io non loso; però sembra che qualche cosa ci sia…..Così avvenne anche il primo incontro con padre Gabriele Salviati sul piazzale della chiesa. A dire il vero però dentro di me la pensavo diversamente. Ero stato testimonio di troppi fatti per poter negare che negli avvenimenti non ci fosse qualche cosa di straordinario. C’erano sì dei punti neri, ma la sostanza restava intaccata. Così passò la mattina. Dopo pranzo giunse la Dott. Maggi di Pontida per esaminare la bambina, per osservare se la trovava normale. La trovò bene e solo un po’ stanca per le continue interrogazioni, per la mancanza di riposo. Verso sera giunse il parroco di ritorno dal vescovo con l’ordine di ritirare la bambina dalle orsoline di Gandino a Bergamo. Si temeva di non riuscire a persuaderla, ma con l’attrattiva dell’auto si lasciò cambiare e portare via. Sarebbe tornata il sabato successivo di sera per la prima Comunione.
25 Maggio, giovedì
Già al mattino di buon ora è un susseguirsi di pellegrini, che continuano per tutta la giornata. Si può fare il calcolo di qualche migliaia. Si riscontra in genere grande devozione. Molti passano per il paese recitando il S. Rosario. Il luogo delle apparizioni è sempre gremito. Giunge l’eco di guarigioni. – A sera, dopo la funzione del mese di Maggio, vengono riuniti alcuni uomini e alcuni giovani per incaricarli del buon ordine e per la sorveglianza. L’Eco di Bergamo in data 22 maggio porta la prima ed ultima cronaca dei fatti delle Ghiaie col comunicato della Curia che raccomanda il riserbo. Il 25 maggio poi lo stesso quotidiano dà solenne smentita alla pseudo corrispondenza Cattolica della radio che smentiva i fatti delle Ghiaie.
26 Maggio, venerdì
Anche oggi sin dal mattino è un accorrere di pellegrini. Si riscontra ancora grande devozione e fede. Tutto il giorno sul luogo delle apparizioni è un susseguirsi di preghiere e di canti… Da parte del clero viciniore si è iniziata una lotta. Definiscono gli avvenimenti di questa contrada una montatura, una pagliacciata. Aumenta il lavoro anche in Chiesa. Molti pellegrini giungono da lontano digiuni e si accostano ai SS. Sacramenti.
27 Maggio, sabato
E’ un continuo affluire di pellegrini d’ogni dove e d’ogni ora. Molti, col proposito di pernottare all’aperto, pur di assistere alla prima Comunione della bambina. Tutto il giorno Confessioni e Comunioni. Questa sera sono uscito dal confessionale alle 22,30. Nell’uscire di chiesa, sui gradini della porta principale vi erano seduti risposero: “Potremo essere i primi ad entrare in chiesa. Sul luogo delle apparizioni già nei giorni precedenti passarono molti ammalati, ma oggi il numero è aumentato. Anche molti di loro hanno pernottato all’aperto. Tutta la notte si è pregato. Verso mattina si diressero verso la chiesa che fu subito letteralmente gremita.
28 Maggio, domenica
Alle 5,30 la chiesa era già gremita di forestieri desiderosi di partecipare alla funzione della prima Comunione della piccola Adelaide. Numero straordinario di Confessioni e di Comunioni. La piazza pure era gremita di gente in attesa della bambina che dall’asilo, assieme alle compagne, doveva passare processionalmente alla chiesa. Alle sette la processione si snoda dall’asilo verso la chiesa tra due folte ali di popolo. Si rinnovano come di rito le promesse battesimali - indi S. Messa celebrata dal sig. Parroco. Durante la Messa tengo la preparazione alla Comunione. La chiesa era uno spettacolo meraviglioso. I bambini e le bambine della prima Comunione con i padrini e le madrine, contro all’ordinario, vengono portati sul presbiterio. Il coro pure rigurgitava di gente, così pure le balaustre ad ogni angolo. La funzione si svolse con la semplicità e la normalità solita degli altri anni. Di straordinario vi era la folla. Così pure nella piccola Adelaide nulla di straordinario. Al termine della funzione i piccoli della prima Comunione si portarono all’asilo per la solita colazione e presentazione del ricordo del Parroco. Adelaide fu presa veramente d’assalto e il suo velo andò in frantumi. Poi si fu costretti a portarla sul poggiolo della canonica per mostrarla alla immensa folla che gremiva la piazza. Indi la si riportò a Bergamo, per riportarla alla sera all’orario dell’apparizione. Anche in quest’oggi giunsero notizie di guarigioni.
29 Maggio, lunedì
Molti pellegrini hanno pernottato ancora chi a tetto chi all’aperto. Molti col proposito di rimanervi fino al trentun maggio, giorno dell’ultima apparizione. Comunioni e Confessioni si susseguono per tutta la giornata. Molti giungono digiuni da lontano. La gente arriva per tutta la giornata a getto continuo quasi come ieri e domenica. La sera per alloggiare i pellegrini e il grande numero di ammalati si è dovuto trasformare l’asilo, le aule, il salone, il palcoscenico in dormitorio.
30 Maggio, martedì
Anche in quest’oggi numero stragrande di Confessioni e di Comunioni. L’affluenza di quest’oggi fu superiore ad ogni aspettativa. Giunsero si può dire interi treni di pellegrini da Torino, Monza, Seregno, Rò, Brescia – ecc… Sin dal mattino la gente cominciò ad arrivare come fiumana fino alle 18.30 con ogni mezzo di trasporto. Ne arrivano in barroccio – in carrozze – in carri agricoli con buoi – automoboli – camion – furgoncini – motociclette ecc… Questa sera la visione avvenne in ritardo. Mi hanno riferito che chiesto alla bambina se la Madonna non venisse avrebbe risposto: “viene di qui a venti minuti.” Di fatti di lì a venti minuti entrò in visione. Per 10 o 15 minuti. Dato il numero grande di pellegrini quest’oggi fu loro aperto anche il Dopolavoro (per quelli di Vimercate). Oggi si prestarono, oltre ai nostri giovani ed uomini, anche gruppi di UNITALSI di Ponte, di Bergamo, di Seriate ecc… e si distribuirono il servizio come meglio poterono attorno agli ammalati. Dopo pranzo il movimento assunse un ritmo vertiginoso, per le macchine, autocorriere, camion, biciclette. Eppure in mezzo a questo movimento non si segnalarono disgrazie.
31 Maggio, mercoledì
Stanco delle giornate veramente campali, al mattino del 31 maggio mi alzai credendo fosse per tornare la calma. Ma già la via era rigurgitante di gente e in chiesa. L’altare e il confessionale m’attendevano… Il lavoro si può dire cominciava…
Molti pellegrini ed ammalati, per poter assistere all’ultima apparizione sostano qui da alcuni giorni. La folla cominciò a giungere verso sera del 30 e continuò per tutta la notte. Al mattino assunse un aspetto quasi vertiginoso che continuò per tutta la giornata con ritmo accelerato fino alle 18. Si calcola passassero 150 persone al minuto. Questo su un solo percorso. A Ponte la folla era tanta che si dovette dividere in due colonne: una colonna diretta alle Ghiaie per via diretta, l’altra diretta alle Ghiaie per la via di Bonate Presezzo. Altra folla giungeva da altre strade e si dirigeva sul luogo senza passare per il paese. Altra folla giungeva da oltre il Brembo. Per tutta la giornata un susseguirsi di Comunioni e Comunioni. Alcuni sacerdoti vi celebrarono la S. Messa. Le ultime Comunioni e Confessioni furono alle 13.30. Gli ammalati raggiunsero quasi il migliaio. A detta di molti sui treni e sui tram si pregava e si cantavano inni sacri in onore di Maria. Le vie che conducevano a questa borgata giorno e notte risuonavano solo di preghiere e di canti, erano una processione di oranti. Spettacolo davvero commovente che varie volte mi strappò le lacrime. Non era raro il passare di pellegrini scalzi in segno di penitenza. L’asilo, salone – cortili – aule s’improvvisarono a ricovero per ammalati. Anche quest’oggi vari gruppi dell’UNITALSI assieme con elementi del paese si prodigarono per alleviare almeno un po’ le sofferenze e i disagi degli ammalati d’ogni genere (persin di lupus). Data la fiumana di gente l’ordine del medico responsabile era di lasciare gli ammalati all’asilo. Per loro vi sarebbe stata una funzione particolare al momento dell’apparizione. Ma ad un certo momento si videro ammalati incamminarsi a qualche modo da soli e appena sorretti. Travolti da quella folla sembrava dovessero soccombere da un momento all’altro; invece anche in quest’oggi nessuna disgrazia. La bambina giunse un po’ in ritardo per la via di Bonate Sotto. Si sentì anche male e così la visione ebbe luogo solo verso le venti. Quest’oggi furono presenti anche medici distinti e fu loro preparato un posto apposta vicino alla bambina perché potessero osservarla. Chi la pungeva da una parte chi da un’altra senza che essa mostrasse segni di dolore. Quest’ultima visione fu caratterizzata da molte guarigioni. A sera la chiesa rimase aperta per dare tetto a molti pellegrini ed ammalati. Si passò la notte si può dire in preghiera. Si trasformò a ricovero anche l’asilo con tutti i suoi ambienti, la casa parrocchiale, le case della buona popolazione, i fienili. Molte anime tornarono ai Sacramenti dopo lunghi anni di lontananza; altre trovarono la fede; altre la gioia perduta; altre trovarono la forza e la generosità; altre peccatrici attaccate al mondo, piansero i loro peccati e promisero fedeltà e vita nuova. Dopo il 31 maggio la bambina non fu più vista alle Ghiaie. Così la bimba che aveva visto la Madonna cominciò ad eclissarsi per cedere il posto alla Madonna…, e la Madonna aprì la sorgente di strepitose grazie che si susseguirono ininterrottamente fino al 18 luglio.
1 giugno, giovedì
La bambina ormai è fuori paese e passa in seconda linea per cedere il primo posto alla Madonna. I pellegrini continuano lo stesso a giungere per visitare il luogo delle apparizioni. Giungono in gran numero anche i sacerdoti e religiosi
2 Giugno, venerdì
I pellegrini giungono col solito ritmo d’ogni dove
3 Giugno, sabato
Giunge notizia di una guarigione avvenuta a Stezzano. Di buon ora arrivano i pellegrini. Una donna si porta sul luogo per nove giorni venuta da un paese vicino per ottenere la conversione del marito.
4 Giugno, domenica
I pellegrini, al confronto dei giorni passati giungono in minor numero. Però le funzioni e S. Messe della domenica sono affollatissime di forestieri. D. Paolo Locatelli è ancora tra noi e quest’oggi alla Messa prima, alla Mess’alta, alla Dottrina parla alla popolazione del come partecipare agli avvenimenti di questi giorni, del come diportarsi, e l’avverte, se vuole le benedizioni della Madonna, di non lasciarsi prendere dalla mania di far soldi. Di fatti per gli avvenimenti di questi giorni la vita calma e tranquilla della parrocchia ha subito un po’ di scossa. La popolazione è rimasta come sbalordita vedendo quasi d’improvviso la propria contrada sopraffatta da una fiumana di popolo. Riavutisi dallo sbalordimenti molti, invece di chinarsi ad adorare i mirabili disegni di Dio ed attendere con calma e disinteresse la parola della chiesa, si preoccuparono di sfruttare l’occasione a scopo di lucro. Alcuni poi passando il limite non si vergognarono di sfruttare vigliaccamente i poveri pellegrini, fino al punto di far pagare Due e anche di più un bicchier d’acqua. A ragion del vero pochi quelli del paese, la maggioranza forestiera. Da alcune sere fino a tarda ora la commmissione composta per incarico di Mons. Vescovo si raduna nella casa parrocchiale per discutere sugli avvenimenti e sulla protezione e sulla sistemazione del luogo delle apparizioni ecc….
8 Giugno, giovedì, festa del Corpus Domini
Per meglio disimpegnare il servizio religioso il parrocco s’è convinto di chiamare per la festa un sacerdote in più. Quest’oggi fu in mezzo a noi un padre cappuccino di Bergamo. Da quest’oggi ha inizio la Messa festiva delle otto per i pellegrini.
9 Giugno, venerdì
Come al solito giungono pellegrini d’ogni dove. Uno che dal vestito pareva un signore giunge a piedi scalzi. E’ di Padova. Pernotta alle Ghiaie e al mattino è in chiesa di buon ora e chiede di servire la S. Messa e s’accosta alla S. Comunione. Da notare che in questi sacerdoti che passano celebrano anche la S. Messa.
10 Giugno, sabato
Giunge una comitiva di sacerdoti salesiani con studenti da Treviglio.
11 Giugno, domenica
Ci viene in aiuto Padre Adriano dei cappuccini. Parla alla Messa delle otto, Mess’alta, a dottrina. Insiste perché la contrada mantenga la sua semplicità, non faccia speculazioni, tratti bene i pellegrini. Giunge un sacerdote con un pellegrinaggio e celebra la S. Messa. Anche oggi giungono parecchie migliaia di persone che si susseguono per tutta la giornata. In questi giorni i giovani dell’oratorio di Ponte iniziarono una novena alla Madonna per i loro bisogni e per il loro assistente, carissimo D. Alessandro, deportato in Germania. Arrivano in gruppo: avanti ragazzi, dietro giovani, uomini e donne. Passano recitando il S. Rosario. Arrivati sul luogo s’inginocchiano recitando il S. Rosario e intonano inni mariani. Ritornano cantando inni alla Vergine. Ieri il nostro quotidiano l’ ”Eco” portò la smentita circa la voce di future apparizioni. L’ “Italia” di giovedì porto un articolo assai criticato perché troppo ampolloso e prematuro che sembra quasi sportivo e direi quasi propagandistico.
12 Giugno, lunedì
Al termine di ogni settimana nell’andare a riposo dico tra me: “Forse domani ritornerà la calma e potrò respirare.” Ma al mattino del lunedì già di buon ora i pellegrini giungono e bisogna essere pronti al Confessionale, per le Comunioni, per le benedizioni, per le informazioni, ad ogni ora del giorno. Già in maggio mi sentivo esaurito ed aspettavo il Giugno per un po’ di respiro. La Madonna però mi diede la forza di resistere alla valanga di lavoro e compensò le mie fatiche con impensate consolazioni spirituali. Sin dal mattino la giornata si preannuncia di movimento. I pellegrini giungono a folti gruppi da Brescia – Como – Torino – Padova – Vicenza – Cuneo – Trento – Gorizia – ecc…Confessioni e Comunioni a bizzeffe… Verso sera i pellegrini aumentano a dismisura. Gli alloggi non bastano e si mettono a disposizione fienili – asilo – casa parrocchiale – chiesa. In chiesa a mezzanotte sacerdoti ascoltano ancora confessioni. L’affluenza straordinaria di quet’oggi si spiega dalla falsa voce sparsasi ovunque di una nuova apparizione. La Madonna però ha visto tanta fede ha udito tante preghiere giunte fino a Lei e le ha premiate con una serie di guarigioni che si susseguirono per tutta la notte e per tutta la giornata successiva. Sul luogo delle apparizioni molti giungono con l’intenzione di passarvi la notte in preghiera. Di fatti quella notte, dicono, fu ancora uno spettacolo commovente di canti e di preghiere.
13 giugno, martedì
La notte da molti è passata in chiesa. Era uno spettacolo commovente. Al mattino alle 3 cominciano S. Messe e Comunioni che si susseguono quasi ininterrottamente fino a mezzogiorno. Alle 14 ultime Confessioni e Comunioni. Sin dal mattino giunge notizia di guarigioni. L’afflusso della gente è continuo e in massa. Giungono ammalati d’ogni dove e su ogni mezzo di trasporto. Molte le autoambulanze di ospedali. L’asilo con gli annessi è ripieno di ammalati. Dopo pranzo l’afflusso di gente continua. Ho calcolato che in quest’oggi siano passate quasi un cento mila persone. Per soddisfare al desiderio degli ammalati alle 17.30 ed alle 18 nella chiesa benedizione col SS. Sacramento. La chiesa era rigurgitante di ammalati. Dopo si incomincia a sfollare. Molti rimangono perché mancano treni. La notte è come la precedente. Tutti i posti disponibili sono occupati. La chiesa è lasciata ancora aperta. La notte la passo nella chiesa assieme ai pellegrini, sorvegliando e pregando. Verso le tre del mattino cominciano le S. Comunioni e S. Messe. Per tutta la notte in chiesa fu un andirivieni di pellegrini. Sembrava di vedere la folla del vangelo che per tre giorni seguì Gesù dimentica degli stessi interessi materiali. Gli ammalati erano molti, accomodati sui banchi, altri sul pavimento o su carrozzelle. Era un mormorio continuo di preghiere e di quando in quando si udiva il pianto di qualche bambino. Pellegrini ed ammalati occupavano anche i posti del presbiterio del coro. In questi giorni e nei giorni precedenti si segnalarono guarigioni. Un bambino di 11 anni con una gamba paralizzata dall’età di 18 mesi poté camminare e la gamba riprese la vita. Altro bambino pure paralitico guarito ecc…. Queste le guarigioni corporali. Ma chi saprebbe dire il numero di quelle spirituali? Le conversioni furono numerose e ce ne furono segnalate dai paesi vicini e dai lontani nel ceto colto e non colto, ed anche di persone influenti. Altra cosa che potei notare subito dal principio è stato un risveglio di fede in tante anime in cui era assopita da anni. Molte anime ebbero a dire: “Ora sento di aver trovato la fede. L’avevo anche prima ma era come non l’avessi.” E promettevano di cambiare vita. Molte anime sentivano il bisogno di fare una confessione un po’ generale per il bisogno che sentivano di aver l’anima bella nel presentarsi alla Madonna.
15 Giugno, giovedì
Nei pellegrini s’è riscontrato un po’ di fanatismo e un qualche cosa che sa d********************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************************ano in chiesa, ma in compenso si è ottenuto più serietà e s’è ottenuto che tutto il giorno v’è sempre qualcuno che fa compagnia a Nostro Signore, mentre prima molti se ne andavano senza nemmeno visitare la chiesa. In questi giorni sorge un po’ di incomprensione con… Un frate di Milano riferisce della conversazione di un signore venuto qui per scherzare. Tornato a casa, dopo quarant’anni si confessò. Riferì che Padre Gemelli nel sentire questi fatti propendeva a prestare fede.
16 Giugno, venerdì
I pellegrini non accennano a diminuire. Ne giungono da Verona, Arona, Mantova, ecc…Il lavoro è stato intenso. Ero occupato per le Confessioni, Comunioni, benedizioni, informazioni, e corrispondenza. La commissione parla dell’erezione di una cappelletta. Anche quest’oggi molti gli ammalati.
17 Giugno, sabato
Sin dal mattino i pellegrini giungono a schiere. Alle ore 15 mentre benedico ammalati ed oggetti giunge in chiesa una graziata di Saronno. E’ tanta la gioia e la riconoscenza alla Madonna che vuota sulle balaustre il portamonete fino all’ultimo centesimo. La si conduce in casa parrocchiale. Era inferma da undici anni. A sera giunge pellegrinaggio da Castellanza e portano la notizia di una compagna guarita a casa il 15 c. m. Ha gettato l’apparecchio ortopedico che portava alla gamba da 19 anni. Era stata per tre giorni sul luogo delle apparizioni. Tornata a casa guarì mentre faceva la novena. Il redattore Boffa dell’Eco di Bergamo pubblica un bell’articolo sulle 13 apparizioni sul Pro Famiglia del 18 – 6 – 44.
18 Giugno, domenica
Giunge un pellegrinaggio. Nel salone teatro dopo le funzioni prima riunione generale dei giovani uomini e donne per la fondazione del gruppo UNITALSI. Verso sera giunge notizia di una guarigione. E’ una bambina di Terni sfollata a Magenta. Aveva un piede equino. Verso sera giunge pure un sacerdote di una valle bresciana con pellegrinaggio.
19 Giugno, lunedì
Dopo tanto tempo di ressa è la prima giornata di calma. Pellegrini da Pavia, da Milano. Giunge l’eco di una guarigione. E’una donna che da un anno aveva perso la voce e la riacquista.
20 Giugno, martedì
L’affluenza che ieri sembrava diminuita oggi aumenta ancora. Giunsero pellegrinaggi da Torino, Mantova, Milano. Parecchie S. Messe Confessioni e Comunioni. Molti ammalati. Fervore nei pellegrini… Verso sera giunge notizia di una guarigione. E’ un bambino di 13 anni che guarisce per strada. Aveva dalla nascita tutti e due i piedi equini. Arrivano molte macchine e autoambulanze.
21 Giugno, mercoledì
Parecchie S. Messe e Comunioni. Un signore dopo 20 anni torna ai SS. Sacramenti. Pellegrinaggio da Riva di Trento con un camoin a rimorchio. Giungono altri pellegrinaggi. Oggi vengo a sapere che per la parte spirituale dan da lavorare anche nei paesi vicini ed a Bergamo alla Chiesa delle Grazie e di S. Marco.
22 Giugno, giovedì
Pellegrinaggio pavese
23 Giugno, venerdì
Pellegrinaggio di Sesto
24 Giugno, sabato
Giungono varie comitive e pellegrinaggi. Uno di Mandello
25 Giugno, domenica
Giunge pellegrinaggio organizzato di Seregno. Arrivano per le 10. Molti fanno la S. Comunione. La chiesa è gremita. La Messa è cantata dalla loro cantoria. Oggi per la grande affluenza di pellegrini vi furono quattro Messe. Tutto il giorno fu un andirivieni fino alle ore 22…Giunge notizia di una guarigione. E’una bambina di Bergamo affetta da paralisi infantile ad un arto inferiore. Ebbe un bel miglioramento.
26 Giugno, lunedì
Di buon mattino giunge il pellegrinaggio ammalate di Almenno. Sono sfollate di Milano che hanno avuto la loro casa di cura distrutta. Alle otto e mezzo il loro cappellano celebra la S. Messa. Vi rimangono tutto il giorno. Una loro ammalata affetta da encefalite ha avuto un miglioramento. Nel pomeriggio passa anche il Marchese avv. Cornaggia. Questa sera giunge un padre missionario di Trento e riferisce di alcune conversazioni: un ricco signore da 40 anni lontano dalla chiesa….e un impiegato venuto in bicicletta con l’intenzione di cogliere il trucco e di tornare nello stabilimento per scherzare. Invece senza volerlo se ne tornò convertito, cambiò vita e divenne un propagandista della Madonna delle Ghiaie; un altro si decise a confessarsi…..Questo padre dichiara inoltre che nei giorni delle apparizioni (31 Maggio) in alcuni paesi del Trentino dalle 18 alle 19.30 furono visti segni nel sole, che girava, che cambiava di colore. Alcuni videro nel sole una croce rossa (in due paesi); dei bambini sotto i sei anni hanno visto Gesù Bambino vestito di rosso. Questi segni furono visti senza pensare a ciò che avveniva alle Ghiaie e si domandavano il perché quel giorno il sole mostrava quei fenomeni… Un altro sacerdote di Torino riferì che questi avvenimenti suscitarono un risveglio di fede, operarono un bene immenso.
27 Giugno, martedì
Di buon mattino celebrano sacerdoti che celebrano la S. Messa. Sono di Parma, Alba, Venezia, Brescia, ecc…Verso le dieci giunge pellegrinaggio di Saronno con un centinaio di ammalati. La chiesa è gremita. Fa servizio un gruppo UNITALSI di Saronno. Nel pomeriggio i due autotorpedoni portano sul luogo gli ammalati per le invocazioni. Pur sotto un acquazzone rimangono. Nel pomeriggio giungono altri pellegrinaggi: di Cremona, di Vedano Olona (Varese). Verso sera un pellegrinaggio di ragazze da Chigi (Brescia). Al mattino giunge notizia che una suora ammalata portata sul posto delle apparizioni ha avuto un miglioramento. A sera giunge notizia di un’altra guarigione avvenuta alla stazione di Ponte S. Pietro. E’ un bambino di Saronno d’anni 3 abitante a Origgio (di Saronno) via Vittorio Emanuele. Ammalato di spondilite da sei mesi circa. Incapace di reggersi, accusava dolori continuamente. Dalla radiografia alcuni anelli della colonna vertebrale erano atrofizzati. Dopo essere stato portato sul luogo delle apparizioni mentre la zia che lo portava si ritirava sotto una tettoia per ripararsi da un’acquazzone, mostrava movimenti insoliti. Nel tragitto verso Ponte si addormentava. Si svegliava alla stazione alle ore 17.30, dove si mise a far movimenti prima non fatti, a giocare, a correre. Richiesto dalla zia se la schiena non gli faceva più male rispose: “No, la Madonna m’ha fatto la grazia.” Venerdì 30 alla visita di controllo presso la cassa mutua il medico prendeva visione della prima lastra e la confrontava con quella fatta di recente. Trovava le ossa della colonna vertebrale in via di guarigione…
28 Giugno, mercoledì
Per tutta la mattinata è un acquazzone si può dire torrenziale. Eppure anche sotto quest’acqua i pellegrini giungono giungono assai numerosi animati da grande fede. Sul luogo delle apparizioni la gente è folta e se ne sta immobile sotto l’acqua anche senza ombrello, s’inginocchia nel pantano…Verso le 11.33 il sig. Dott. Loglio passa a vedere se ci sono novità. Scambio quattro chiacchere e in quel mentre si annunzia una nuova grazia. Di li a poco la graziata giunge in macchina e il dottore stende il verbale. Era affetta da paralisi agli arti inferiori dalla nascita. Si alza dalla sedia da sola (ciò che non aveva mai fatto da sola) e deambula per lunghi tratti. I parenti dichiarano di non averla mai vista reggersi così. La zia e il fratello nel vederla per la prima volta scendere da sola dalla macchina scoppiano in pianto. Testimonio del fatto è stato anche D. Giuseppe Vavassori Direttore del Patronato S. Vincenzo di Bergamo, che quel mattino era qui in aiuto…L’autista piuttosto miscredente rispetto a questo fatto fu talmente scosso che disse: “Ora credo anch’io.” Erano giunti in chiesa verso le undici – si confessarono, si comunicarono. Pregarono molto e il giovane teneva la corona in mano. Poi si portarono sul luogo delle apparizioni. Pioveva ancora molto. Giunti sul luogo il figlio intona il Rosario. L’ammalata non vuole ombrello. Vuole provare a camminare e cammina barcollante fino alla casa della bambina. Erano di Rovereto.
29 Giugno, giovedì
Giungono vari pellegrinaggi: da Ispra sul lago maggiore – da varese con tre autotorpedoni con ammalati – pellegrinaggi milanesi – da Pescantino. Si sentono voci di guarigioni. E’ un bambino, che migliora, è un uomo paralizzato per metà che si muove…ecc… Alle ore 22.30 una donna afona da tre anni riacquista la voce…
30 Giugno, venerdì
Quest’oggi giunge un altro pellegrinaggio da Saronno – altro da Pavia – da Lodi – da Boscate – da Salò ed altri. Molte le Comunioni e Confessioni.
1 Luglio, sabato
Pellegrinaggi da: Gavardo (Brescia), da Seregno, da Milano, da Scano al Brembo, da cesano Maderno – Vedano Olona. Camioncino ammalati da Seriate. Giunge voce di una grazia. A sera giungono pellegrini in grande quantità e pernottano.
2 Luglio, domenica
Tutta la notte è un andirivieni di pellegrini…Alle quattro molti attendono in piazza l’apertura della chiesa per la messa. Ben sette oggi furono le Messe per dar la possibilità ai pellegrini numerosissimi di sentire la Messa. Alle dieci giunge il pellegrinaggio di Saronno di circa 200 persone. Verso mezzogiorno le ultime S. Comunioni.
3 Luglio, lunedì
Dopo un periodo di ressa oggi sembra tornata un po’ di calma. Tuttavia di pellegrini ne giungono ancora in gran numero, ma ad intervalli, da Pavia – Saronno – Caronno. Verso le 14 un bambino di Milano di 9 anni riacquista parzialmente la vista. (vedi diario ammalati).
4 Luglio, martedì
Già di buon mattino giunge un pellegrinaggio da Brescia parrocchia S. Afra da Somma Campagna (Verona), da S. Pietro Martire (Milano), da Saronno – circa 200 persone – Turate. La chiesa per alcune ore è gremita all’inverosimile. Pellegrini anche da Seregno – molti sacerdoti da Verona….
5 Luglio, mercoledì
Pellegrinaggio da Calcio – Cividate – Vedano Olona (100) – Binago (100) – Origgio (200) – Macherio (50) – Saronno (100) – Ghirla (Milano) – Valorio ecc… Giunge voce di una guarigione. Giorno di intenso lavoro.
6 Luglio, giovedì
Già dalle 4 sono in chiesa e celebro per quelli di Mandello. Alle sette giunge pellegrinaggio della parrocchia di S. Nazaro ( Brescia) – Cesano Maderno (150) – Turate. La chiesa per tutta la mattinata è gremita. Proprio al momento dell’elevazione della Messa del pellegrinaggio di Saronno e di Turate si sente passare una squadriglia di apparecchi e subisce un bombardamento assordante che dura pochi minuti. La ferriera di Dalmine è stata colpita in pieno. L’allarme non è suonato e gli operai furono sorpresi sul lavoro e perciò le vittime furono molte. Giungono pellegrinaggi da: Como – Milano – Cantù – Ania Viscosa (Milano).
7 Luglio, venerdì
Il bombardamento di Dalmine ha gettato un po’ di panico nei pellegrini che da oggi diminuiscono. Ne giungono però ancora da : Milano parrocchia S. Alessandro - Lodi - Como - Romano Lombardo.
8 Luglio, sabato
La folla ricomincia. Arriva da : S. Giorgio Nogaro (Udine) - Cantù - Cavaion (Verona) Gavardo - Lovate Veronese - Trade - Saronno - Malnate - Mazzate - Como - Gaverlate - Milano - Vedano Olona - Brescia. Verso sera ne giungono altri da Lecco - Mandello - Maggianico - Acquirate. La chiesa anche stanotte resta aperta.
9 Luglio, domenica
La notte da molti è passata in preghiera nella chiesa. Per tutta la notte è un passare di pellegrini che pregano e cantano. La chiesa è piena. Si confessa. Mi alzo alle due per scendere in chiesa e dare il turno ad altro Sacerdote. Entro in confessionale. Intanto si prega e si canta fino alle 3.15. A questo punto cominciano le Comunioni e le Messe. A tutte le Messe la chiesa è affollatissima. Succede un grande temporale e gli ambienti dell’asilo rigurgitano di pellegrini che cercano un posto per consumare il loro pranzo. I pellegrini sono di varie parrocchie di Milano - Lodi - maestranza stabilimento - Verona - Brescia - Udine - Trieste - Rovereto - Gervignano - Magenta - Como - Seregno - Saronno - Bardolino sul Garda - ecc...
10 Luglio, lunedì
Pellegrini giungono da : Busto Garolfo - varie parrocchie da Milano - Lodi - Cerro Maggiore - Volta Bresciana - Como - Saronno - Sondrio - Merano - Udine - Monza - Meda - Spino d’Adda. Giungono voci di guarigione.
11 Luglio, martedì
A Messa prima la chiesa è già piena di pellegrini. Ne arrivano da Trento, Bologna - Busto Garolfo - Buttanocco - Udine - Trieste - Pola - Reggio Emilia.
12 Luglio, mercoledì
Giornata d’intensità straordinaria. Pellegrini ne giungono d’ogni dove e sin dalle città più lomtane e dalle valli più remote. In questi giorni sono aumentate le incursioni aeree e sembra proprio essere presi di mira. Di fatti siamo in mezzo a vari obiettivi : ponti, campi d’aviazione, fabbriche ecc...Gli allarmi si succedono ininterrottamente per tutta la giornata. Eppure i pellegrini giungono lo stesso col Rosario in mano e al canto di laudi in onore di Maria. Pare che al giungere alle Ghiaie ogni timore scompaia ; pare loro d’essere in un luogo di predilezione e di immunità. Quanta fede si vede ! Quanti sacrifici e disagi per giungere fin qui ! Alcuni giungono a piedi scalzi ; altri giungono a piedi da lontano. “Abbiamo grandi grazie da chiedere alla Madonna perciò è giusto che facciamo un po’ di penitenza. Giungono malati d’ogni dove e d’ogni sorta. Dopo pranzo il ritmo di chi arriva si accelera fino a prendere l’aspetto di una processione. Giungono da : Udine - Bolzano - Merano - Trieste - Pola - Trento e da altre numerosissime città, valli e paesi remotissimi. Stragrande è il numero di sacerdoti giunti anche loro d’ogni dove. Chi può prende posto nella canonica e nelle case dove si prodigano per cedere un posto al Sacerdote. I più restano all’aperto o sul luogo delle apparizioni o nella chiesa che anche stanotte rimane aperta. E’ si grande il numero di sacerdoti che il turno delle Messe ha inizio subito dopo la mezzanotte. Le S. Messe si succedono su tre altari a ritmo continuo fin quasi verso le 14. Verso le otto e mezzo inizia un turno di Messe anche nella Chiesina, Molti poi per celebrare in tempo utile escono di Parrocchia e celebrano nei paesi vicini. Molti celebrano a Bergamo. Il numero di sacerdoti li calcolo a un migliaio. La giornata di oggi la si può chiamare la giornata dei sacerdoti. Là sul luogo delle apparizioni, formano attorno al recinto un cerchio d’onore alla Madonna che certamente sarà stata contenta. Loro pregano e fanno pregare, loro intonano canti. Già verso la sera di questo giorno giunge l’eco di guarigioni.
13 luglio, giovedì
Al mattino la folla che non ha avuto tregua nemmeno durante la notte continua ad arrivare mentre altri ripartono. A mio modo di vedere il numero supera di molto quello delle giornate delle apparizioni. Scene commoventi di pellegrini e di ammalati richiamano continuamente l’attenzione. Questo giorno 13 luglio è giorno di grande attesa. La gente male informata s’è fissata in mente che sia il giorno della pace. Fu davvero una giornata di fede e di preghiere. Anche oggi giunge voce di guarigioni. Le S. Messe cominciano subito dopo la mezzanotte e continuano fino a quasi a mezzogiorno. La chiesa per tutta la notte è ripiena anche nei viali e nella sacristia. E’ una folla numerosa che si presenta stanca. Da giorni molti sono in viaggio senza dormire.
15 Luglio, sabato
Giorno di calma. Dalle prime ore del mattino la folla numerosa rimasta qui riparte. La folla riprende. Giungono pellegrini da Monza - Tradate ecc... Verso sera giungono nuovi pellegrinaggi...
16 Luglio, domenica
Anche stanotte molti pellegrini hanno vegliato in preghiera sul luogo. Pellegrini da Pavia - Milano - Saronno (400).
17 Luglio, lunedì
Si può dire che da oggi comincia una calma vera. I pellegrini diventano rari. Non più pellegrinaggi e numerosi come nei giorni passati, ma pellegrini isolati. Questa sospensione è spiegabile. Molta gente male informata attendeva la pace proprio il 13 Luglio o un grande avvenimento ; non essendosi verificato persero un po’ la fede nelle apparizioni. Altri pur avendo ancora tutta la fede e la fiducia nella Madonna furono bloccati per i numerosi bombardamenti delle ferrovie, dei ponti ecc... Ad ogni modo non è avvenuto quel collasso che si prevedeva. Il messaggio della Madonna di preghiera e di penitenza preso prima un po’ alla leggera è stato preso un po’ seriamente.
18 Luglio, martedì
Giungono padri Somaschi seminaristi di Saronno. Quest’oggi la Madonna ha fatto ancora una bella grazia : è una bambina udinese di 5 anni guarita di spondilite. Fu l’ultima grazia straordinaria ottenuta sul luogo.
19, 20, 21, 22 Luglio, da mercoledì a sabato
Pellegrini da Lecco - Lodi - Milano - Udine - Trieste - Seregno - Cantù - Buscate - Locate Milanese
23 Luglio, domenica
E’ domenica. Quelli di Pontida passano la notte in preghiera sul luogo e verso mattina sono in chiesa per la Messa Comunione. Verso le 10.30 giungono pellegrini da Milano accompagnati dai frati di S. Antonio. Giungono quelli di Pavia - Lambrate (300) - Lodi (200) - Gervignano - Rò. Quest’oggi fu visto attorno al sole un alone.
24 Luglio, lunedì
Questa mattina alle 8.30 una squadriglia di caccia bombardieri fu per la prima volta su Ponte S. Pietro. Scesero in picchiata sui due ponti e lasciarono andare una ventina di bombe non tutte esplose. Si temeva un disastro ; invece dato il numero delle bombe e la vicinanza delle case le vittime furono poche e i danni lievi. Pellegrini da Buttanuco, da Milano, da Vicenza.
25 Luglio, martedì
Pellegrini da Valtrigne.
26 Luglio, mercoledì
Pellegrini di Almenno, di Vicenza, di Gorizia,...In questa notte mi è stato riferito da persone ed anche da un sacerdote sul luogo delle apparizioni si è visto un fenomeno strano. Una stella cadde sul luogo delle apparizioni e giunta quasi a terra si divise in tante stellette di vario colore. Verso le ore 19 improvvisamente giunge Mons. Vescovo. Sosta qualche minuto dal Parroco e a piedi si porta sul luogo delle apparizioni circondato da folla a cui porge l’anello da baciare. Giunto sul posto delle apparizioni entra nel recinto ed intona ad alta voce il Rosario. Di fronte a questo atto del Vescovo un senso di commozione passò in mezzo a tutta quella folla. Il Rosario del capo della Diocesi sembrava avesse loro detto : consolatevi levate pure le vostre preghiere alla Madonna. E la Madonna avrà di certo gradito questo atto di omaggio....Nel ritorno, la folla aumentata mostrava la sua soddisfazione e pareva dicesse : ora possiamo essere sicuri e abbiamo un argomento di più per far tacere gli increduli.
------------------------------------------------------------ Fonte: archivio privato
|