Agli Amici di questo sito.
Anzitutto desidero esprimervi la mia gratitudine per la vostra costanza nel contattare "www.madonnadelleghiaie.it".
1) Permettetemi una precisazione.
Mi sono giunte voci che qualche curiale, in totale malafede, vorrebbe insinuare che ci sia un interesse commerciale nella gestione del sito che ho dedicato alla Madonna delle Ghiaie, sito di cui sostengo personalmente tutte le spese: comprese le spese postali per la spedizione di materiale inerente a quelle apparizioni.
Mi dispiace deludere quel curiale perché, ancora una volta, ribadisco che il sottoscritto NON HA ALCUN INTERESSE COMMERCIALE, FINANZIARIO O EDITORIALE IN PROPOSITO, NON RACCOGLIE NÉ ACCETTA OFFERTE DI ALCUN TIPO, NON VENDE LIBRI E MATERIALI RELIGIOSI, NON PRODUCE NÉ VENDE CD O DVD, NON PRODUCE NE' DISTRIBUISCE DOCUMENTARI O FILM, NON ORGANIZZA PELLEGRINAGGI O TURISMO MARIANO. NON PERCEPISCE ALCUNCHE' (DIRITTI D'AUTORE COMPRESI) in merito al sito www.madonnadelleghiaie.it.
Ricordo inoltre che tutti i miei interventi in televisione, alla radio, alle conferenze e gli sporadici incontri con gruppi di pellegrini, SONO SEMPRE STATI E SONO GRATUITI.
2) Avrete notato che nel corso di questi mesi sono state pubblicate pochissime notizie nel sito. Non certo perché mancassero.
Gravosi impegni di lavoro mi hanno tenuto lontano per parecchi mesi.
Per quanto riguarda i Fatti di Ghiaie invece, ho scelto la linea del silenzio perché non desideravo in alcun modo di essere coinvolto in avvilenti polemiche e contese intorno ai luoghi delle Apparizioni.
Ho preferito starne al di fuori e proseguire invece le mie ricerche estendendole anche all'estero e nei luoghi legati ai personaggi dei fatti di allora. Ricordo che l'eco di quelle apparizioni, era giunto persino nei campi di concentramento e che Hitler era stato molto infastidito dalle profezie.
A tempo debito, pubblicherò il risultato delle mie ricerche, includendole poi nel mio sito che, oltretutto, vedo vergognosamente scopiazzato alla grande…!
3) Subisco e patisco, e non da oggi, il vergognoso ostracismo dell'ambiente curiale bergamasco che non accetta confronti e che, cosa ancor più grave sotto il profilo morale, ostenta una voluta ignoranza sulle splendide apparizioni di Ghiaie. Basta citare la sospensione della trasmissione sui fatti storici di Ghiaie di Bonate a Radio E (sospensione avvenuta nel dicembre scorso dopo la nona puntata, quando avevo appena accennato all'arrivo dell'inquisitore a Ghiaie). Interruzione ordinata dall'allora vescovo mons. Amadei – che, per sua affermazione, non aveva ascoltato nessuna puntata – per compiacere (sembra) a una certa frangia clericale che "adora" ancora don Luigi Cortesi. Sospensione che ha creato forte sconcerto tra gli ascoltatori. 4) Siamo parecchi a operare, a studiare e scrivere in favore delle Apparizioni, sia pure con metodi diversi e con stili che possono essere anche caratterialmente differenti. Ma la sostanza di quanto si scrive e si pubblica, rispetta la verità. Anche quando questa verità può essere molto scomoda per qualcuno.
Seppellire scandali, occultare verità scomode per riscrivere la storia dei fatti di Ghiaie in versione "soft", "edulcorata", è fare il gioco di quei curiali che non hanno la minima intenzione di riaprire il caso, intenzione che non hanno mai avuto (i documenti e le testimonianze parlano chiaro), anche se non possono oscurare il luogo delle "supposte" apparizioni perché è sempre fonte di ingenti introiti per la Parrocchia di Ghiaie.
5) Ribadisco di essere solo uno studioso, credente, che, documenti alla mano, ha dimostrato quanto spregevole sia stata l'opera di chi, pur indossando una veste talare – allora e perché no, ai giorni nostri – ha contrastato e contrasta ancora le Apparizioni di Ghiaie di Bonate.
Sia però ben chiaro a tutti – laici e non – che i rilievi esternati da me non sono mai contro la Chiesa romana o bergamasca, ma contro alcuni uomini della Chiesa che un giorno, purtroppo, dovranno rispondere d'ogni loro gesto o parola in proposito.
6) Un'ultima dichiarazione: credo che nel maggio 1944 siano avvenuti fatti straordinari a Ghiaie di Bonate e sono convinto che una bimba di sette anni non possa aver inventato una storia così complessa ed articolata.
Spetta però a Santa Madre Chiesa mettere l'ultima parola su questa vicenda. Anche perché – e volutamente lo si ignora (spero per ignoranza crassa) – non si è giunti ancora ad una sentenza definitiva, ma ad una decisione interlocutoria ("non consta"). Inoltre, molti non sanno che mons. Bernareggi, in una postilla del suo testamento, stabilì che la definizione della vicenda di Ghiaie fosse demandata al giudizio del Santo Padre. Il che non avvenne perché gli esecutori testamentari occultarono quella parte. È solo uno dei tanti "perché" che riprenderò presto e, dettagliatamente, nel mio sito.
7) Da quando ho aperto il sito, ho sempre pregato perché si mettesse la parola "perdono" su questa triste vicenda. Ma non sono stato ascoltato e da anni le uniche risposte che sento sono: " Non c'è stato nessun fatto straordinario a Ghiaie! È tutta una montatura!"
"La lettera di Beato Papa Giovanni a mons. Battaglia non ha nessun valore!"
"Padre Gemelli è superato: Cazzamalli e don Cortesi non si toccano!"
"L'Adelaide non è una santa!"
"La visita alle pudende, le minacce e i soprusi ad Adelaide, sono roba di poco conto, di altri tempi! La veggente non si lamenta e non ha subìto nessun trauma!"
"Non c'è bisogno di un altro santuario!Ce ne sono già abbastanza nella Bergamasca!"
"Da 65 anni, non ci sono elementi nuovi per riaprire il caso!"
"Anche altre apparizioni del passato possono non essere veritiere!"
"Nell'Affare Ghiaie, tutto è a posto!"
"La Curia di Bergamo non ha nulla da rimproverarsi e non deve chiedere scusa o perdono a nessuno!"
Non aggiungo altro perché quanto esposto mi pare più che sufficiente.
8) Non m'interessano le dispute, le lotte, le polemiche, i pettegolezzi. Procedo per la mia strada, come ho sempre fatto, con rigore, alla ricerca della verità.
Se è vero che la Madonna ha detto che non vuole "nessuna ombra" su queste Apparizioni, significa che tutta la verità emergerà.
Perché la verità rende liberi, ma liberi davvero!
A presto con numerosi aggiornamenti nel sito. Alberto Lombardoni
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